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A Spazio Ilisso i Paesaggi umani di Marianne Sin-P...

A Spazio Ilisso i Paesaggi umani di Marianne Sin-Pfältzer

La casa editrice Ilisso, con sede a Nuoro, nel cuore della Sardegna, pubblica, fin dagli anni Ottanta, “volumi di arte, archeologia, linguistica e cultura materiale, artigianato e design, storia, fotografia e narrativa e realizza mostre d’arte per documentare e raccontare la storia e la cultura della Sardegna tra tradizione e contemporaneità”.

Non poteva, quindi, mancare uno spazio tutto dedicato all’arte che portasse lo stesso nome della casa editrice: nasce così lo Spazio Ilisso, luogo per le Arti e la cultura, che abita un antico edificio costruito a cavallo tra Ottocento e Novecento. La struttura, acquisita e ristrutturata seguendo un processo filologico e conservativo, è una villa a due piani immersa in un giardino di 600 mq. La consapevolezza con cui è stato eseguito il recupero di Casa Papandrea (questo il nome della villa) ha permesso di mantenere le caratteristiche originarie dell’edificio: è difficile non notare subito l’eleganza dell’architettura e le antiche cementine dei pavimenti, diverse per ogni stanza, custodi di passi e storie. Lo spazio ha aperto le sue porte al pubblico lo scorso dicembre come luogo destinato all’arte contemporanea, alla fotografia e come Museo Permanente della Scultura Sarda, il cui allestimento è in corso d’opera e di cui si può, però, già figurare qualcosa appena entrati nel cortile interno, dove una Madre di Costantino Nivola abbraccia e accoglie il visitatore.

Ad ospitare le esposizioni temporanee è il secondo piano dell’edificio in cui, fino al 27 settembre 2020, è possibile visitare una mostra fotografica che regala una straordinaria visione della Sardegna degli anni ’50 e ’60.  L’artista è Marianne Sin-Pfältzer (Hanau 1926-Nuoro 2015), fotografa tedesca che arriva sull’isola nel dopoguerra, catturando con uno sguardo nuovo e pulito i “paesaggi umani” (come suggerito dal titolo della mostra) in un’epoca di transizione, in cui la modernità iniziava ad affacciarsi in una terra impreparata ad accoglierla e ancora ferita dalla guerra.

Uno sguardo umano ed empatico ha permesso all’artista di guadagnare la fiducia delle persone, riuscendo a coglierne gli aspetti più intimi della quotidianità, catturando la fatica delle vite, ma anche il desiderio di non abbandonarsi al passato e alle difficoltà. Immagini commoventi, dunque, che riescono a penetrare l’anima di chi quelle storie le ha conosciute e sentite dai nonni, ma anche di chi, con lo sguardo libero da sovrastrutture culturali, ha un occhio esterno rispetto alla storia dell’isola e riesce a cogliere direttamente l’universalità dell’animo umano. Sono volti di uomini e, soprattutto donne e bambini, che potrebbero provenire da qualsiasi parte del mondo.  Le immagini della Sin-Pfältzer ricordano gli idilli leopardiani: sono “situazioni, affezioni, avventure storiche” dell’animo di chi viene ritratto, ma anche dell’artista che, con il suo obiettivo fotografico, ha saputo modulare la sua sensibilità su quella delle persone che l’hanno accolta e si sono aperte alla macchina fotografica.

La geografia umana che ne deriva è sorprendente: alle storie della Sardegna si intrecciano quelle   della  Germania che negli stessi anni viveva pienamente la modernità e si stava scontrando con i problemi razziali, ma anche quelle di paesi lontani come l’India e le Filippine. A completare il percorso, un approfondimento sull’ attività di designer dell’artista, segno della sua insaziabile necessità di sperimentare con le immagini. Un video, realizzato da Enrico Pinna e Andrea Mura, fa invece chiarezza, attraverso diverse testimonianze, sul percorso dell’artista in Sardegna, dove Marrianne Sin-Pfältzer si è trasferita negli ultimi anni della sua vita. “Paesaggi umani” è una mostra che regala al visitatore un mondo che appare lontano, ma ancora vitale e vibrante nelle immagini che raccontano la bellezza e la complessità di un luogo fisico, la Sardegna, e di un luogo intellettuale, quello dell’animo umano, ricordandoci l’importanza della costruzione e della custodia della memoria.

Chiara Peru

Info:

Marianne Sin-Pfältzer – Paesaggi umani
Fino al 27 settembre 2020
Spazio Ilisso
Via Brofferio 23, Nuoro
www.ilisso.it

Spazio Ilisso, esterno. Ph Nelly Dietzer

Marianne Sin-Pfältzer, Cagliari, Passeggiata alle Saline, 1968 

Marianne Sin-Pfältzer, Campidano, 1963 

Spazio Ilisso, particolare della sala della mostra dedicata all’attività di designer di Marianne  Sin-Pfältzer. Studi  per tessuti batik. Ph Nelly Dietzer. 


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