La personale “Ti bacio molto” di Andrea Astolfi a s.m.l.00 – zerozerosullivellodelmare nasce dal ritrovamento di una guida lusitana, contenente una lettera dedicata all’artista, nella quale le parole d’amore, testimonianze di una storia passata, si concludono nella dicitura “Ti bacio molto” che dà il titolo alla mostra. Tale breve messaggio coinvolge a pieno l’artista fino a diventare un’epifania, dalla quale emergono ricordi, impressioni ed esperienze vissute, occasioni mancate e paesaggi contemplati, dei quali ritracciare i contorni.
Il gesto di rimarcare i segni tracciati dalla persona un tempo amata partendo da una lettera d’amore, è il punto d’avvio dell’intero movimento della ricerca. L’utilizzo della carta carbone non è una scelta puramente estetica e serve a comprendere la volontà dell’artista di sottolineare e ripercorrere i momenti salienti di quel legame passato, inabissandosi in un tempo ormai perduto. Da qui, la voglia di recuperare vecchi diari e disegni da ritracciare e trasporre anch’essi. Nell’esposizione trovano collocazione, ad esempio, nel retro di quattro piccole cartoline raffiguranti sezioni di architetture, i luoghi più cari all’artista, come il Duomo di Atri, la veduta della città da fuori le mura, la Villa Comunale e il dettaglio dell’affresco di un Cristo in mandorla presente nella Cattedrale stessa. Tra le ulteriori opere, figurano una cartolina acquistata dall’artista in un antico borgo, sulla quale, sempre con carta carbone, è impresso il profilo di un vecchio casolare immerso in un paesaggio di collina, e un foglio di carta da spolvero con la medesima raffigurazione rovesciata, inserito in una cornice in legno chiaro, entrambi poggianti sul loro piedistallo.
Alle cartoline disegnate si alternano quattro lavori dalla serie Diari, schermati da vetri di protezione antiriflesso, a tutelare lievi fogli blu di carta carbone, sui quali, trovano posto ulteriori appunti, parole dalle linee appena accennate, come pensieri che si intrecciano e sciolgono guidati dalla corrente del mare Adriatico: “amavo”, “Bonjour”, “avrei dovuto”, “quindi”, “rotonda di casa”, “porzione di”, “scorsa”, “Ti bacio molto”, “da qui tutto diventa più lontano alla luce del sole”. Analizzando quest’ultima frase, capiamo che essa racchiude un po’ il senso della mostra, come a voler dire che più le cose sono in ombra, più si possono leggere. L’esposizione, infatti, che gioca su ciò che è visibile e ciò che non lo è, ci stimola a immergerci nei punti più oscuri della memoria, dove ogni tanto i ricordi balenano con la loro chiarezza nella nostra mente, facendoci abitare uno spazio temporale tra passato e presente.
Il contrasto fra le ombre e le luci è evidente anche nell’allestimento dello spazio-officina s.m.l.00 – zerozerosullivellodelmare: entrando in un primo vano dallo stile minimale, per cui facilmente modulabile, siamo avvolti dal chiarore delle pareti bianche e rapiti dalle luci fredde, trasportati nelle increspature della carta carbone, nello scuro del blu con le sue sfumature, e poi incuriositi dalla sottigliezza delle parole appena abbozzate cercando di estrapolarne la storia nella sua interezza. Nonostante la presenza di una grande quantità di luce, l’impressione è che si abbia bisogno di ulteriori fonti di illuminazione per scovare nuove informazioni su quanto narrato. Parlando in senso figurato, lo spettatore si muove nel buio ed è a lui che si richiede di attivare un certo sguardo per captare la verità del pensiero dell’artista più da vicino, per una maggiore consapevolezza. I lavori esposti sono il risultato di una ricerca portata avanti da Andrea Astolfi negli anni, e nella loro complessità sono evocativi di alcune opere che hanno in sé la capacità di catturare l’attenzione del pubblico attivandone tutti i sensi, come “Blu” (2021), libro d’artista unique profumato, o le foto “annebbiate” in bianco e nero di “Cut Landscape”(2022).
In “Ti bacio molto” ci impegniamo appunto a individuare porzioni di case con i loro dettagli e frammenti di un discorso fissati su carta. Luoghi ed esperienze che l’artista vive in prima persona, contemplando, osservando, registrando e infine invitandoci a precorrerli insieme a lui, in una passeggiata visiva, creando così un viaggio emotivo tra visibile e invisibile. Emozioni profonde distribuite nel tempo, nella cornice di colori ombrosi rischiarati dalla luce del sole. La mostra assume quindi la connotazione di un diario di bordo o di un blocco schizzi, sul quale l’artista appunta riflessioni attentamente recuperate dal passato, che esposte in mostra assumono valore di opera: una storia intima, colma di accenti sulla realtà, condivisa con tutti, nella quale ognuno di noi può riconoscere le proprie esperienze di vita.
Una somma di quattordici pezzi ben studiati a formare un’unica opera personale e corale al tempo stesso, e anche esperienziale, dato che tutti i sensi sono chiamati ad attivarsi, primo fra tutti, la vista. Lo spettatore, ad esempio, è invitato a inondarsi della pienezza del colore blu e a farsi trasportare da esso affinché qualche parola emerga dal profondo del “mare” o venga alla luce come una stella nel firmamento, oppure a percepire, attraverso l’osservazione, la fragilità al tatto della carta carbone; a rintracciare ipoteticamente suoni, sapori e profumi di quella narrazione che è al tempo stesso dedica, intrigo di coppia, testimonianza di esperienze autobiografiche e racconto. In conclusione, possiamo dire che Andrea analizza in maniera accurata il quotidiano e vive appassionatamente il reale come l’intenso del suo blu.
Chiara Di Carlo
Info:
Andrea Astolfi. “Ti bacio Molto”
08/11/2024 – 31/12/2024
s.l.m. 00 – zerozerosullivellodelmare spazio-officina
diretta da Lucio Rosato
Visitabile dal martedì al sabato 18:00-20:00
Ingresso libero
Via dei Marrucini, 19 – 23, Pescara
www.zerozerosullivellodelmare.it
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