Christian Fogarolli. Pneuma

I visitatori che entrano con mascherina e aria solenne sembrano usciti direttamente dal video che prende il nome dal progetto dell’artista Christian Fogarolli proiettato in loop alla parete. Nel video performativo Pneuma sono rintracciabili le opere in mostra, ma anche oggetti, strumenti medici e rimandi a teorie impiegati, seppur in tempi diversi, nella cura della malattia mentale durante gli ultimi due secoli. Un gioco di riferimenti per sfidare la validità di tecniche e oggetti ritenuti validi al tempo del loro utilizzo.

Attraverso l’impiego di dispositivi scientifici Fogarolli ne svela i processi invitando il visitatore a mettere in questione le verità e i dogmi stimolando una propria riflessione sul concetto di devianza, nomale e anormale, portando la nostra attenzione sullo spazio interstiziale che separa lo scarto tra i due. Nel video si alternano suoni martellanti e di risonanze magnetiche a sensazioni di sollievo, ma anche momenti di quasi white-out e oscurità. Ma «le malattie mentali non sono solo bianco o nero” afferma il regista Nathan Hofstetter, e questo sembra essere dimostrato dalle colorate opere in vetro, un’elegante sinfonia di colori accesi, talvolta fluorescenti, che risaltano nel buio dell’illuminazione drammatica della sala, le finestre oscurate. L’illuminazione teatrale proietta lo spettatore al centro della scena su un palco equilibrato all’apparenza ma pieno di tensione empatica.

Fogarolli racconta storie d’incontri dietro alle opere, in ogni scultura in vetro un’esperienza diversa che assume a sua volta forma diversa non soltanto poiché vissuta ogni volta in un paese differente, ma anche in quanto frutto di una realtà altra, quella degli istituti di cura mentale. Storie che parlano di ricoveri ospedalieri, terapie e medicinali. La veridicità e concretezza di forme forgiate dal fuoco, ma allo stesso tempo incredibilmente fragili. Vietato toccare. Vietato giudicare. Seppure la maestria e la qualità delle opere realizzate sull’isola di Murano è riconoscibile alla prima occhiata, l’identità delle forme è di difficile comprensione, così come lo spettro di soggettività che si nasconde dietro a una diagnosi. Gli incontri vissuti nei viaggi di ricerca dall’artista assumono forme solide senza per questo diventare classificabili. Cuore o cervello? Polmoni o draghi? Ramo o mano tesa in cerca d’aiuto? Sicuramente forme deviate, almeno applicando metodi di classificazione e descrizione impiegati tradizionalmente dall’uomo per arrivare a una spiegazione. L’intangibilità del vetro, a cui non ci si avvicina per paura di romperlo, accomuna l’esperienza vissuta dei soggetti che soffrono di malattia mentale, trattati come oggetti fragili più per paura che rispetto.

Geist, Adem, Ziel, Esprit Soul testimoniano l’approccio trans europeo del progetto, in cui a ogni scultura è stato dato un titolo significante “Pneuma, dal latino tardo pneuma, gr. πνεῦμα, soffio vitale, nella lingua del paese che ha ispirato l’opera. Uscendo dalla sala, un ultimo incontro con l’artista che ci sorride beffardo attraverso la fotografia Self Brain. L’immagine, seppur ottenuta tramite procedimento scientifico di risonanza magnetica, sembra assumere con velata ironia la funzione di un memento mori di origine medievale, periodo segnato da crisi e pandemie (che attualità!), rendendoci consapevoli degli aspetti più delicati ed effimeri dell’esistenza. Pneuma è progetto che, tematizzando I’interazione tra arte e disagio psichico nel contesto europeo, seppur involontariamente, ha assunto un significato diverso man mano che la pandemia ha modificato il nostro approccio alla quotidianità, e di conseguenza anche all’arte, contemporanea in senso estremo.

Dopo la prima mostra del progetto a Berlino nei primi giorni di lockdown e una a Bucarest realizzata a distanza, a Zurigo Fogarolli ha potuto essere finalmente presente. Diverse situazioni che hanno dato frutto a differenti progetti espositivi, dialogano raccontando di volta in volta cronache di diversi contesti storico-politici ad altrettanto diversi visitatori.

G.B. Come ha interagito il progetto con il tessuto sociale svizzero in rapporto alla cura del disagio psichico? E quali sono le attività e le azioni che sono state sviluppate?
Christian Fogarolli: Nel tentativo di avvicinare il mondo dell’arte contemporanea ai temi del disagio psichico, aspetto caratterizzante della mostra sono state le attività dell’inaugurazione presso lo schwarzescafé tenutasi il 10 ottobre, giornata Mondiale della Salute Mentale. Al pubblico è stata presentata l’offerta diversificata di attività presenti sul territorio finalizzate allo sdoganamento di tabù clinici e stigmi sociali legati a questo fenomeno, con l’esempio di Ensa, programma di primo soccorso per il riconoscimento della malattia mentale della fondazione Pro Mente Sana e il collettivo artistico Living Museum. Lo scopo è parlare e far parlare del ruolo della malattia mentale nella nostra società non solo attraverso i diversi attori protagonisti, pazienti, medici e personale ospedaliero incontrati durante i viaggi di Pneuma, ma anche tramite le diverse forme artistiche degli eventi collaterali. Ecco quindi che all’installazione ambientale con le sculture, al video e alla fotografia della mostra, si affianca un programma di film, performance, gruppi di lettura e arte terapia.  Le attività dell’inaugurazione proseguono infatti con un programma d’accompagnamento rivolto a neurotipici e non, cosicché lo spettatore venga stimolato a partecipare durante tutta la durata della mostra.

Giulia Busetti

Info:

Christian Fogarolli. Pneuma
Löwenbräukunst art center e schwarzescafé, Zurigo
10.10 – 11.11, 2020

Christian Fogarolli, Pneuma, exhibition view at Löwenbräukunst art center, ZurigoChristian Fogarolli, Pneuma, exhibition view at Löwenbräukunst art center, Zurigo

Christian Fogarolli, Geist, glass sculpture, Seguso Vetri d’Arte, liquids, pipes, steel, pharmacon, environmental dimensions

Christian Fogarolli, Pneuma, glass sculpture, Seguso Vetri d’Arte, liquids, pipes, sand, environmental dimensions

Christian Fogarolli, Pneuma, exhibition view at Löwenbräukunst art center, Zurigo

Christian Fogarolli, Pneuma, workshop and action at schwarzescafé Löwenbräukunst art center, Zurigo


RELATED POST

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

By using this form you agree with the storage and handling of your data by this website.