Arte contemporanea e arte moderna dialogano armoniosamente all’interno dell’ultimo progetto ideato dal collettivo Guerrilla Spam, nato nel novembre 2010 a Firenze come azione spontanea non autorizzata di attacchi negli spazi urbani. La loro poetica alterna la pratica di affissione a interventi di muralismo pubblico in Italia e all’estero. La mostra, inaugurata il 2 maggio e allestita negli spazi della Street Leves Gallery, intende valorizzare il microcosmo esplorato e vissuto dagli artisti in questi anni. Da Occidente a Oriente, passando per culture, tradizioni diametralmente opposte, la mostra accompagna il visitatore in un viaggio ascensionale senza limiti di tempo. Il punto di partenza scelto per l’esposizione è l’arte di Jacopo Carucci detto Pontormo. Artista dalle tinte acidule, dai corpi allungati e da sguardi malinconici, realizzò intorno agli anni trenta del XVI secolo per volontà di Giovanni di Lorenzo de’ Medici, un progetto decorativo per il coro di S. Lorenzo a Firenze. A causa della morte, i lavori furono portati a termine dall’allievo Bronzino. Definiti dal Vasari come “fuori di ogni regola”, gli affreschi vennero cancellati per far posto a grandi finestroni e un muro bianco. Ed è esattamente da quel vuoto bianco lasciato che il collettivo riparte, dopo dieci anni, per raccontare il mondo imbevuto di echi poetici, storici e culturali nuovi, vicini ma soprattutto lontani.

Guerrilla Spam, “Di mondi lontanissimi, delle perdute pitture di Pontormo e altro ancora”. Installation Views. Courtesy Street Levels Gallery, Firenze, 2025. Ph. by Leonardo Chiarabini.
Carlotta Thione: Partiamo dal titolo “Di mondi lontanissimi, delle perdute pitture di Pontormo e altro ancora”. Vi andrebbe di definirlo?
Guerrilla Spam: Il titolo della mostra ha grande importanza come i titoli delle opere esposte. Nel nostro caso, l’intitolazione è un qualcosa che completa l’immagine, la parola affianca il visivo e aiuta l’interpretazione. Ci hanno sempre un po’ infastidito i “senza titolo”, anche se alcune volte possono avere ragione d’essere. Nel nostro caso “Di mondi lontanissimi…” è un titolo enciclopedico ed è esagerato (è una frase di sessanta battute). Nel suo insieme, racchiude alcuni dei mondi da noi esplorati in questi anni che poi si trovano sotto forma di immagine nelle opere, ma vanno saputi cercare.

Guerrilla Spam, “Di mondi lontanissimi, delle perdute pitture di Pontormo e altro ancora”. Installation Views. Courtesy Street Levels Gallery, Firenze, 2025. Ph. by Leonardo Chiarabini.
Come si presenta il percorso espositivo?
Si inizia con un ciclo di opere “nere” dai toni scuri, desaturati, giungendo a un ciclo di opere “bianche”, chiare e luminose, sino ad arrivare al ciclo delle opere a colori che riprende le tinte pastello ma anche acide della pittura di Pontormo. Questo percorso è fondamentalmente un passaggio dal buio al colore, in cui il momento di transizione è rappresentato dalla luce. È una salita verso la scoperta, di simboli, degli altri e di sé, attraverso la ricerca. Non è un caso che alcune delle tavole bianche raffigurino un simposio, alla maniera greca, in cui soggetti differenti si ritrovano e siedono insieme per bere, parlare, riflettere e scambiarsi idee. La nostra visione di ricerca e di crescita è anche solitaria e individuale ma spesso è conviviale e spinta dalla condivisione.

Guerrilla Spam, “Di mondi lontanissimi, delle perdute pitture di Pontormo e altro ancora”. Installation Views. Courtesy Street Levels Gallery, Firenze, 2025. Ph. by Leonardo Chiarabini.
Quale elemento accomuna la vostra arte a quella di Pontormo?
A livello stilistico siamo molto distanti dal Pontormo; oggi ci influenzano i segni e i simboli delle incisioni rupestri, degli aborigeni o delle culture dette primitive. Ma da Pontormo, come da numerose altre fonti artistiche, letterarie e musicali, abbiamo preso diversi e vari elementi. In questa mostra il colorismo è interamente scaturito dalla sua “maniera”: abbiamo studiato i toni della “Deposizione”, ammirata e osservata dal vivo numerose volte. Capita di scrutarla al mattino o alla sera, d’estate come d’inverno, nei giorni di sole o nuvolosi, con ogni gradazione di luce e colore possibile (e questo è molto importante). Infine, non possiamo non citare gli affreschi perduti di San Lorenzo che Pontormo dipinse ma che poi furono rimossi integralmente, anche per il loro carattere non convenzionale definito eretico. Di questi, rimangono solo dei bozzetti dei quali s’immaginano le composizioni e vanno necessariamente inventati i colori perché i disegni sono tutti a carboncino. Su questo abbiamo in mente un progetto particolare, stiamo aspettando di realizzarlo.

Guerrilla Spam, “Di mondi lontanissimi, delle perdute pitture di Pontormo e altro ancora”. Installation Views. Courtesy Street Levels Gallery, Firenze, 2025. Ph. by Leonardo Chiarabini.
Quale elemento ritenete fondamentale nel vostro fare artistico?
Di sicuro il contatto con le persone. Il nostro progetto nasce con una serie di affissioni di manifesti nello spazio pubblico. Con il tempo abbiamo cambiato stile e temi, iconografie e messaggi, ma siamo rimasti legati all’ambiente urbano. Questo perché ci interessa il confronto e lo scambio che si genera con l’altro; se non avessimo tale interesse avremmo scelto carriere più solitarie. Allo stesso tempo ci piace un “altro”, che sia attivo, come noi, e non passivo. A ripensarci i primi manifesti che disegnavamo, carichi di irriverenza critica, volevano provocare il pubblico, far scaturire una reazione, stessa meccanica che oggi, con metodi e linguaggi differenti, adottiamo nelle scuole, nelle comunità o nelle carceri per interagire con gli altri (non agire ma interagire). Ora, lavorando nello spazio pubblico, nella decade 2010 – 2020, con queste modalità ci è capitato di essere definiti Street Artist, di essere inseriti in quella che viene chiamata Street Art o arte urbana; accettiamo questa collocazione pur non sentendoci parte di ciò. Se dovessimo stilare dei riferimenti ci sentiamo più affini ad autori come Ugo La Pietra, Franco Mazzucchelli o Franco Summa, artisti che negli anni ‘70 e ‘80 usavano già lo spazio pubblico in modo inaspettato, oltre che divertente.
Carlotta Thione
Info:
AA.VV.: Di mondi lontanissimi, delle perdute pitture di Pontormo e altro ancora
02/ 05/ 2025 – 15/ 06/ 2025
Street Levels Gallery, via Melegnano 4 AR, 50123, Firenze
www.streetlevelsgallery.com

Carlotta Thione (Cuorgnè, 1999), è una Storica dell’Arte Contemporanea e collaboratrice editoriale di diverse testate giornalistiche. È inoltre autrice di testi e approfondimenti critici per mostre e moderatrice di eventi culturali. I suoi interessi vertono oltre all’arte contemporanea, verso il cantautorato musicale italiano.
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