Dieci domande a Giuditta Branconi

Giuditta Branconi è una giovane pittrice nata nel 1998 a Teramo. Fino al 29 marzo 2025, L.U.P.O. – Lorenzelli Projects esporrà BRAVA, la sua mostra personale. In questa intervista, cerchiamo di capire chi è Giuditta, cosa la guida nel suo percorso artistico e quali sono le sue idee più recenti.

Giuditta Branconi nel suo studio, courtesy of the artist

Giuditta Branconi nel suo studio, courtesy of the artist

Giovanni Beta: Giuditta, dove lavori in questo momento?
Giuditta Branconi:
Attualmente lavoro a Teramo, dove ho un mio spazio personale. Ho appena finito il trasloco.

Ti manca Milano?
Milano mi piace per le opportunità che offre e per la vivacità della scena artistica, ma l’aria inquinata e il caos costante possono essere stancanti. A Teramo sto bene. I ragazzi della galleria, quando sono venuti a trovarmi, l’hanno definito “un mortorio”, ma mica è vero!

In effetti non sembri annoiata. Adesso presenti la mostra “BRAVA”. Di cosa si tratta?
L’idea di “BRAVA” è quella di realizzare una mostra che attiri molto esteticamente, in maniera anche un po’ spudorata. Voglio esaltare la vivacità dei quadri e mettere in evidenza il desiderio di creare opere piacevoli da guardare. In un certo senso, quella che avevo in mente è un’operazione un po’ “trap”: qualcosa di diretto e senza troppi filtri.

Giuditta Branconi, “Se il sole muore”, 2024, olio su tela, courtesy of the artist

Giuditta Branconi, “Se il sole muore”, 2024, olio su tela, courtesy of the artist

Nei tuoi quadri ci sono riferimenti a letture e a esperienze personali. Quali?
In definitiva le citazioni che inserisco fanno riferimento a cose che mi hanno colpito. Per esempio il libro “Le vie dei Canti” di Bruce Chatwin. Parla dell’uso di mappare i territori attraverso canti ripetuti dagli aborigeni australiani. Mi sono sentita un po’ nomade negli ultimi anni e questa idea di un canto che ti indica la strada mi ha affascinato. Poi sono presenti citazioni della poetessa francese Monique Wittig, ma anche estratti da messaggi che io ho inviato. Ad esempio il quadro “Se il sole muore”, presente nella mostra, ha lo stesso titolo del libro di Oriana Fallaci del 1965, un reportage sulle strutture della NASA e sui programmi spaziali. Questo è il mio metodo, porto quello che leggo e vivo all’ interno dei mondi che costruisco sulla tela.

Giuditta Branconi, “BRAVA”, installation view at L.U.P.O. - Lorenzelli Projects, photo credit Pietro Cisani, courtesy L.U.P.O. - Lorenzelli Projects

Giuditta Branconi, “BRAVA”, installation view at L.U.P.O. – Lorenzelli Projects, photo credit Pietro Cisani, courtesy L.U.P.O. – Lorenzelli Projects

Come è stato il tuo percorso per diventare pittrice?
Mi sono iscritta in maniera un po’ spontanea all’Accademia di Belle Arti di Urbino, anche su consiglio di un’amica. Diceva che c’erano molte feste, e questo mi ha incuriosita!

E c’erano davvero?
Sì, certo!

E poi?
Poi mi sono spostata a Milano per fare la magistrale all’Accademia di Brera. Come ho detto prima, Milano ha dei difetti, ma è una città vivacissima per il mondo dell’arte e lì ho avuto molte occasioni.

Giuditta Branconi, “BRAVA”, installation view at L.U.P.O. - Lorenzelli Projects, photo credit Pietro Cisani, courtesy L.U.P.O. - Lorenzelli Projects

Giuditta Branconi, “BRAVA”, installation view at L.U.P.O. – Lorenzelli Projects, photo credit Pietro Cisani, courtesy L.U.P.O. – Lorenzelli Projects

Come è iniziata la collaborazione con la galleria L.U.P.O.?
Ho conosciuto Massimiliano Lorenzelli, direttore di L.U.P.O, a una mostra collettiva dell’Accademia di Brera organizzata presso la galleria Lorenzelli Arte, dove esponevo una mia opera. All’epoca L.U.P.O. non era ancora stata aperta, ma abbiamo iniziato a lavorare insieme in fiere nazionali e internazionali. Nel 2022, finalmente, c’è stata la mia mostra personale “Les Filles Terribles negli spazi della galleria, ormai aperta. È una bella collaborazione.

Quali sono i tuoi progetti futuri, dopo questa mostra?
E chi lo sa…sono imprevedibile e anche molto versatile, ogni tanto mi piace variare. Sai che sono stata nella Nazionale femminile under 18 di rugby?

Davvero?
Certo, l’importante per me è fare le cose bene se le faccio. Sono brava!

Giovanni Beta

Info:

Giuditta Branconi. BRAVA
23/01/2025 – 29/03/2025
L.U.P.O. – Lorenzelli Projects
Corso Buenos Aires, 2 – Milano
www.lupo.gallery


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