Data / Ora
Date(s) - 02/12/2023
7:00 pm - 10:00 pm
Luogo
Hobo Spazio Urbano
Categorie
Sabato 2 Dicembre presso “Hobo Spazio Urbano” in via Carteria 104 a Modena, all’interno del progetto Dedalo dell’Ass. Cult. Stoff, inaugura la mostra “I am not what I own, I am what I live”, personale di Alonso Alcalde, a cura di Pietro Rivasi e Gianmario Sannicola.
In occasione di Assedio, la due giorni curata da Urbaner sul rapporto tra controculture e spazio pubblico, e a chiudere il ciclo espositivo del 2023, Hobo Spazio Urbano ha il piacere e l’onore di ospitare uno dei nomi più stimati nel panorama del train bombing internazionale, Alonso Alcalde, un artista contemporaneo poliedrico e dai molti alias che inizia il suo percorso creativo come writer alla fine degli anni ’90 e che grazie alla riconoscibilità dello stile sviluppato sui vagoni di tutto il mondo, ha conquistato un ruolo di primo piano nella scena dell’arte urbana.
Esplorare e conoscere il mondo alla ricerca di nuove amicizie, ambientazioni e avventure è da sempre l’anima della sua poetica: “Patiperro”, viaggiatore instancabile, è infatti anche il titolo del libro che nel 2020 oltre ad averne definitivamente consacrato l’attività di fotografo, ha anche fatto conoscere al grande pubblico le sue opere pittoriche e a tecnica mista.
Alcalde affianca dunque ad una attività artistica underground, che con piena consapevolezza utilizza i vagoni dei treni come supporto per opere che amalgamano calligrafia e pittura, una istituzionale con all’attivo 2 mostre personali e 2 curatissimi cataloghi: Genesis (Crack Kids Gallery, Lisbon 2021) e Meraki (Montana Gallery Barcelona, 2022).
Un percorso quello di Alonso strettamente legato al mondo dell’editoria: non si contano infatti le collaborazioni con le più prestigiose riviste di settore, da Xplicit Grafx a Tra/montana e a progetti monografici come Gran Reserva Vol.2 del leggendario Vino TSK – di cui ha anche curato ogni aspetto del layout – o il recentissimo Unalive dell’australiano Suicide DTS.
Molte sue opere inoltre, e questa è una delle particolarità più innovative, sono realizzate tagliando e riassemblando in raffinati collage nel tempo divenuti tridimensionali, le prove di stampa delle pubblicazioni alle quali ha collaborato con i suoi scatti o della più stretta cerchia di amici.
In occasione della mostra modenese, Alcalde ha selezionato un insieme di collage che caleranno i visitatori nel suo mondo: una parte dominati da segni calligrafici realizzati a marker e spray, intuitivamente riconducibili al mondo del writing, l’altra caratterizzata invece dalla presenza di dettagli fotografici che arricchiscono le composizioni di ulteriori elementi: gli ambienti ferroviari, i capi d’abbigliamento più identificativi per la scena, le atmosfere dominate da una calma apparente.
Il titolo della mostra, “I am not what I own, I am what I live” riassume perfettamente ciò che spinge l’artista e ne anima le opere: il train bombing che rappresenta la base del suo percorso creativo, è una attività totalizzante, impegnativa in termini di tempo ed energie, e solo chi lo abbraccia come stile di vita, è in grado di portarlo alla sua massima espressione, un’arte a tutti gli effetti.
La vita dell’autore e la sua arte finiscono così per fondersi in un tutt’uno: le esperienze intense che ogni bomber affronta, condivise con persone accomunate dalla medesima mentalità, sono attimi che cementano i rapporti ed abbattono quei confini che disgregano le comunità- provenienza, estrazione sociale, colore della pelle, sesso o religione.
Ciò che si vive è ciò che si è, mentre tutto il resto si dissolve nella tensione condivisa ad un obiettivo comune.
(Pietro Rivasi)
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