Data / Ora
Date(s) - 22/02/2025
4:00 pm - 8:30 pm
Luogo
Artericambi
Categorie
La galleria Artericambi è entusiasta di annunciare l’inaugurazione della mostra Real Enough, quarta personale di Carles Congost, che si terrà sabato 22 febbraio 2025 alle ore 16 presso i propri spazi in Via Leida 6/A a Verona.
In questa nuova mostra, Carles Congost prosegue la sua ricerca sull’intersezione tra musica pop, cultura giovanile e sperimentazione visiva. L’artista, noto per il suo approccio che mescola l’ironia ad una riflessione profonda sul contemporaneo, all’interno di Real Enough utilizza video, fotografia, scultura e installazione per ricostruire i frammenti di una memoria collettiva, oscillando tra nostalgia e riflessione critica.
Al centro dell’esposizione, si troverà il video Abans de la casa/ Un biopic inestable a través del sonido Sabadell (2015), dove l’artista analizza il fenomeno dell’italodisco catalano, mentre la scultura Noi de poble (Smalltown Boy) (2024) omaggia Jimmy Somerville, la cui carriera musicale e il suo attivismo hanno segnato una generazione.
Completano il percorso espositivo una selezione di opere che riflettono sul potere delle hit musicali come veri e propri archivi culturali. L’artista catalano indaga come questi brani possano definire l’identità collettiva, diventando simboli di intere generazioni. Le sue opere invitano lo spettatore a esplorare il rapporto tra suono e immagine, stimolando una riflessione sulle nostre radici culturali e su come la musica plasmi la nostra percezione del mondo.
Bio
Carles Congost nato nel 1970 ad Olot (Girona) in Spagna, è un artista contemporaneo spagnolo conosciuto per il suo approccio multidisciplinare che incorpora video, installazione, fotografia e scultura. Nel suo lavoro Congost esplora spesso temi legati all’identità, alla cultura del consumo e all’incrocio tra narrazioni personali e collettive. La sua arte indaga l’impatto dei mass media, della tecnologia e della cultura pop sulla società contemporanea.
Congost ha esposto ampiamente in gallerie e musei in tutto il mondo, con opere che spesso utilizzano umorismo e ironia per mettere in discussione le norme sociali e la rappresentazione degli stili di vita idealizzati. È anche noto per il suo linguaggio visivo unico, che mescola elementi della vita quotidiana con scenari esagerati e surreali che criticano i valori sociali. Le sue opere spesso sfumano i confini tra realtà e finzione, offrendo un commento più profondo su come le immagini e i media plasmino le nostre percezioni della realtà.
Negli ultimi anni ha esposto in mostre personali al MUSAC di León, Espacio Uno/MNCARS (Museo Nacional Centro de Arte Reina Sofía) e La Casa Encendida di Madrid; Espacio 13/Fundación Miró, Ars Santa Mònica e Centro de Arte Contemporáneo Fabra y Coats di Barcellona. Ha anche partecipato a numerose mostre collettive in musei e centri nazionali e internazionali, come PS1/MOMA di New York, Hamburger Bahnhof di Berlino, Palaces of Tokyo di Parigi, IMMA (Irish Museum of Modern Art) di Dublino, Museo Carrillo Gil di Città del Messico, X Biennale del Nicaragua di Managua, Manifesta 11 di Zurigo.
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