Data / Ora
Date(s) - 13/03/2025 - 06/04/2025
10:00 am - 5:00 pm
Luogo
SPAZIO THETIS
Categorie
Spazio Thetis, all’Arsenale Novissimo di Venezia, ospita dal 13 marzo al 6 aprile 2025 la mostra Strani anelli Anatre o Lepri, Geni e Metageni, Tassellazioni e Altro di Franco Gazzarri, un’indagine visiva e concettuale che intreccia arte, matematica e percezione.
Il titolo riprende un concetto chiave del saggio Gödel, Escher, Bach: una Ghirlanda Eterna e Brillante di Douglas Hofstadter, in cui logica, musica e arti visive si fondono in un gioco infinito di rimandi e ricorsività. Ed è proprio questo senso di continuità tra immagine e significato, tra finito e infinito, a caratterizzare la ricerca dell’artista.
Architetto veneziano con una lunga esperienza nel campo del restauro e della progettazione universale, Gazzarri esplora nei suoi disegni il rapporto tra figura e sfondo, tassellazioni, illusioni ottiche e strutture ricorsive. Le sue opere si muovono tra la psicologia della forma (Gestalt) e la geometria frattale, proponendo una riflessione sulla costruzione dell’esperienza visiva. Le immagini emergono e si trasformano a seconda dell’osservazione: così, come nel celebre effetto Kanizsa, la mente percepisce forme inesistenti, oppure, come nell’illusione dell’anatra-lepre, una figura muta in un’altra a seconda del punto di vista.
Il riferimento a Maurits Cornelis Escher è evidente: l’artista olandese ha saputo tradurre in immagini il concetto di infinito attraverso pavimentazioni del piano e strutture impossibili. Gazzarri riprende questa tradizione, esplorando la possibilità di rappresentare graficamente i cosiddetti “strani anelli”, ovvero strutture che si auto-riflettono e si intersecano in modi inattesi. Un esempio è la curva del Drago di Heighway, una figura frattale in cui la stessa forma si ripete su scala sempre più piccola, suggerendo un processo infinito.
Ma il mondo di Gazzarri non è fatto solo di formule e teoremi: è anche un universo giocoso e visionario, che si collega all’immaginario fantastico. Tra i suoi riferimenti iconografici troviamo la xilografia Dragon (1952) di Escher e un personaggio del film d’animazione Robin Hood di Walt Disney (1973), Sir Hiss (Sir Biss in italiano). Proprio come il drago di Escher, Sir Hiss sembra essere imprigionato in una dimensione bidimensionale, incapace di sfuggire ai limiti imposti dal foglio di carta e di entrare nello spazio tridimensionale.
Nei disegni di Strani anelli, il confine tra arte e scienza si dissolve in una sequenza di immagini che formano una sorta di “ghirlanda” di pensieri e illusioni. Attraverso l’uso di tassellazioni, giochi di simmetrie e rimandi al mondo della matematica, Gazzarri crea un’esperienza immersiva in cui la realtà diventa un enigma visivo, un gioco continuo tra percezione e rappresentazione. Una mostra che invita lo spettatore a lasciarsi trasportare in un viaggio tra logica e immaginazione, dove l’arte si fa linguaggio universale per esplorare l’infinito.
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