Data / Ora
Date(s) - 01/02/2025 - 08/03/2025
11:00 am - 5:00 pm
Luogo
Magazzino Gallery
Categorie
Dal 1° febbraio all’8 marzo 2025, l’Associazione ROSAM è lieta di ospitare SEVEN SKIES FOR VENICE, la mostra personale di Anna Peter Breton. L’esposizione invita il pubblico a intraprendere un viaggio artistico che intreccia le teorie tolemaiche-aristoteliche delle sette sfere celesti con la spiritualità e la bellezza dei cieli sospesi sopra Venezia e i laghi sacri del Kirghizistan.
Anna Peter Breton, nata nel 1985 e con radici ungheresi e kirghise, vive a Parigi dal 2009. La sua pratica artistica esplora temi universali come l’identità, la memoria e la transitorietà della bellezza, combinando riflessioni personali con un commento più ampio sulla fragilità della vita.
Il percorso dell’artista è segnato dalla sua eredità nomade e dalle esperienze in paesaggi diversi, che si traducono in opere capaci di trascendere i confini del luogo e del tempo. Nei suoi lavori, Anna fonde una profonda connessione con la natura con un invito contemporaneo a riscoprire il legame umano con l’ambiente naturale. Dai diari di viaggio acquerellati fino ai più recenti oli su tela, l’evoluzione della sua produzione riflette tanto i suoi viaggi fisici quanto le sue esplorazioni interiori.
Le opere di Breton si distinguono per il loro tocco elegante e sobrio, caratterizzato da sfumature morbide, cambiamenti di luce e tonalità monocromatiche. Che si tratti di petali, nuvole o riflessi d’acqua, i suoi dipinti catturano la fragilità e l’essenza trasformativa della natura, offrendo spazi di quieta introspezione.
La serie Seven Skies rappresenta un omaggio alla bellezza immutabile dei cieli. Come scrive Roberta Semeraro, curatrice e autrice del testo critico:
“Gli oli dai caldi colori che l’artista mutua dallo spettro solare sono stesi come veli trasparenti, rivelando la natura immutabile ed eterna dei cieli che, indifferenti al tempo e agli uomini, rinascono ogni giorno nella loro poetica bellezza.”
Le opere, ispirate al sistema tolemaico-aristotelico, rappresentano un viaggio tra le sette sfere celesti, dove il settimo cielo è metafora di una beatitudine suprema. Questi cieli, che Anna ha ritrovato nei laghi sacri del Kirghizistan a 3.000 metri di altitudine, si riflettono anche nello spirito di Venezia, una città dove il cielo si specchia nei canali, nelle calli e persino nelle case. Breton rende omaggio, inoltre, a Giovan Battista Tiepolo, il celebre pittore veneziano del Settecento, la cui arte sembra sfiorare il divino.
La mostra, quindi, non è solo un tributo alla Natura, ma anche un ponte tra culture, epoche e paesaggi, unendo le tracce nomadi dell’artista con la storia e la spiritualità di Venezia. Attraverso i suoi cieli, Anna Peter Breton invita il pubblico a contemplare l’interconnessione tra ambiente ed emozioni, offrendo una meditazione sulla bellezza transitoria e sull’eterno.
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