Data / Ora
Date(s) - 15/03/2025 - 24/03/2025
6:00 pm - 9:30 pm
Luogo
Pop Up Pordenone
Categorie
In occasione del Festival delle Idee e della Design Week 2025, il 14 marzo aprirà a Pordenone, presso Corso Vittorio Emanuele II 48/B, la prima mostra d’archivio di Matete Martini, artista internazionale attiva nei campi della moda, della fotografia e dell’arte.
Matete Martini presenta un’opera di sintesi, un frammento di tempo che abita il presente, in continua metamorfosi tra ciò che è in divenire e ciò che è stato. Un attraversamento visivo e materico, in cui oggetti, opere di collaboratori ed estratti di vita si dispongono nello spazio come tracce di un percorso stratificato. Una dimora arcaica, una zavorra simbolica che ancora il pensiero e l’azione, invitando al silenzio, al raccoglimento, alla sospensione.
Come nel calore di una stalla che custodisce una nuova Ri-nascita, la mostra si fa luogo di riflessione su biografia, presenza e multidisciplinarità, componendo un atlante intimo e corale. Questa mostra rappresenta un ritorno alle origini, un momento di riflessione e condivisione nella città natale dell’artista. Non sarà solo un’esposizione, ma una narrazione collettiva, un racconto stratificato fatto di immagini, suoni e parole. Un’opera corale che intreccia storie, memorie e visioni in divenire.
Tra gli interventi in mostra, i testi di Giulio Bertolo, co-autore del film Beaten Egg, presentato nel 2023 a Cinemazero e Kristalia Club; brani musicali, fotografie analogiche, abiti e molteplici altri contributi di amici e collaboratori che hanno segnato il percorso dell’artista. Un mosaico di elementi che, come un organismo vivente, evolve e respira, riflettendo un mondo in trasformazione.
In mostra si preannuncia inoltre la presenza di altri artisti in contatto con Matete Martini e le sue collaborazioni, tra cui opere realizzate con Conceria Presot, Signoretto Lampadari Murano e NonostanteMarras. Questi contributi, inseriti nel percorso espositivo con una dimensione di produzione artigianale e locale, creano un dialogo tra tradizione e contemporaneità nei rapporti tra Matete e le realtà produttive.
“Io succedo. Non perché je le veux, ma perché il tempo mi getta avanti. Strappato al prima, catapultato nel dopo. Senza preavviso, senza perché. Succedo nell’ombra, nel riflesso di una vetrina sporca. Succedo nel rumore bianco di un autobus che frena. Succedo nelle cose che mi guardano senza vedermi. Io non accado, non avvengo. Io succedo.”
– Giulio Bertolo per Matete Martini
Con queste parole si apre il percorso espositivo, che si sviluppa come una riflessione su identità e cambiamento, sull’azione e sull’assenza. Un processo continuo, in cui l’artista e la sua comunità si fondono in un unico respiro creativo.
La mostra ST SUCCEDENDO è un archivio vivente, un’opera aperta che invita il pubblico a immergersi in un universo in perenne mutazione, dove il confine tra autore e spettatore si dissolve, lasciando spazio a un dialogo ininterrotto tra passato, presente e futuro.
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