Data / Ora
Date(s) - 09/05/2025 - 10/09/2025
10:30 am - 6:30 pm
Luogo
Galleria Alberta Pane
Categorie
Architetture Terrone: ripensare lo spazio, la geografia e il territorio di una cultura stigmatizzata, tradizionalmente legata alla terra. È a partire da un’affermazione forte e puntuale che Romina De Novellis (Napoli, 1982), artista visiva, performer, ricercatrice e antropologa con radici mediterranee, ma attiva da molti anni a Parigi, intende dare forma alla sua esposizione personale presso la sede veneziana della Galleria Alberta Pane.
In Architetture Terrone particolare attenzione è posta su strutture fragili ed effimere che nelle performance dell’artista si fanno strumento visivo e cognitivo per ripensare il Sud e l’oppressione di genere. Mediante un approccio eco-femminista, Romina De Novellis denuncia infatti le costrizioni della società, dirompe i paradigmi di genere e interroga il rapporto uomo-natura.
In un percorso retrospettivo, l’esposizione intende mettere in luce, in modo particolare attraverso strutture installative di diversa natura, alcune delle performance più significative che l’artista ha realizzato negli ultimi quindici anni; una serie di dispositivi labili e temporanei si fanno quindi strumento visivo per ripensare lo spazio e le costrizioni e limitazioni a esso associate. Queste strutture, prive della presenza del corpo che le ha occupate, sono messe in relazione con video e fotografie: tracce essenziali dell’attività performativa di Romina De Novellis.
Romina De Novellis – Architetture Terrone
09.05.2025 – 10.09.2025
Vernissage: Venerdì 9 maggio, dalle ore 17.00 alle ore 20.00
Galleria Alberta Pane, Venezia
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Romina De Novellis, nata a Napoli nel 1982 e cresciuta a Roma, vive e lavora a Parigi dal 2008. L’artista attinge a teorie eco-femministe e riflessioni geopolitiche per interrogare i vincoli imposti dalla società contemporanea: attraverso il corpo dirompe i paradigmi di genere, denunciando la necessità di una ridefinizione del rapporto dicotomico maschile-femminile e uomo-natura. Il Mediterraneo e il Sud, luoghi geografici, ma anche spazi simbolici e culturali, diventano centrali nella sua poetica, come territori di conflitto e di memoria, di appartenenza e di passaggio. Marce, processioni e attraversamenti urbani caratterizzano una ricerca concettuale in cui il corpo, al tempo stesso soggetto e oggetto, diventa strumento di indagine sociale, politica e antropologica.
Il suo lavoro è stato presentato in importanti istituzioni e contesti internazionali, tra cui Centre Pompidou, Parigi; Art Basel Paris – Public Program (Jardin des Tuileries), Parigi; Jeu de Paume, Parigi; Ca’ Pesaro, Galleria Internazionale d’Arte Moderna e Contemporanea, Venezia; MAC VAL, Musée d’art contemporain du Val-de-Marne, Ivry-sur-Seine, Francia; Fondation Villa Datris, Francia; Parco Archeologico di Pompei, Italia; Biennale di Poznan, Polonia; Salotto Missoni, New York, USA; Museo MADRE, Napoli; Espace Vuitton, Parigi; Palais de Tokyo, Parigi; Musée de la Chasse et de la Nature, Parigi; Institut Culturel Italien de Paris; Kulturzentrum Faust, Hannover, Germania; Fondation Louis Vuitton, Parigi; Something Else Off Biennale Cairo, Il Cairo, Egitto per citarne alcuni.
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