READING

Frammenti di infinito: un viaggio attraverso cosmo...

Frammenti di infinito: un viaggio attraverso cosmo ed esistenza allo spazio Corals di Milano

Inaugurata il 12 febbraio presso lo spazio espositivo Corals di Milano, la mostra “Frammenti di infinito” con gli artisti Fabio Ingrosso e Sofia Schartner, prende vita in coincidenza con la luna piena, un momento in cui le emozioni si amplificano e ogni percezione si intensifica. Ispirata a questa connessione profonda tra l’uomo e il cosmo, l’esposizione invita a riflettere sull’influenza reciproca tra il mondo terrestre e quello celeste.

Fabio Ingrosso, “Oltre il cielo”, Momento II, ferro, dimensioni variabili, 2025, ph. credit Sofia Schartner, courtesy Corals Gallery

Questo dialogo tra micro e macrocosmo è al centro della ricerca di Fabio Ingrosso, il cui intervento site-specific trasforma lo spazio espositivo in un’esperienza immersiva e sensoriale, portando lo spettatore oltre i confini del visibile. La sua opera si radica nell’arte povera e concettuale, privilegiando materiali grezzi e processi essenziali per indagare la relazione tra l’essere umano, il tempo e l’universo.  L’installazione, intitolata “Oltre il cielo”, si sviluppa in tre momenti distinti, ognuno dedicato a una diversa fase dell’esperienza cosmica. Il primo atto è La Meraviglia: una video-installazione in bianco e nero, muta e ipnotica, che avvolge lo spettatore in un universo astratto. Le immagini, prodotte dall’artista in contesti quotidiani, rievocano l’osservazione della luna e delle stelle e l’emozione primordiale, il senso di stupore, che da sempre accompagna l’osservazione del cielo.

Fabio Ingrosso, "Oltre il cielo", courtesy the artist

Fabio Ingrosso, “Oltre il cielo”, Momento III, ferro, dimensioni variabili, 2025, ph. credit Sofia Schartner, courtesy Corals Gallery

Segue la fase denominata La Scoperta, una serie di sculture materiche realizzate in ferro e polveri, che invitano il pubblico a un contatto fisico con l’immensità del cosmo. Le forme geometriche, simili a paesaggi lunari, superfici rocciose o laviche, riflettono il tentativo umano di misurare l’incommensurabile, attraverso la scienza e l’arte. L’ultimo passaggio è Il Nulla: un’esperienza effimera e immersiva in cui un confine di polvere stesa a terra si dissolve sotto i piedi dello spettatore, accompagnato da un suono rarefatto e sospeso. Qui la percezione si fa più incerta, la fragilità dell’esistenza si manifesta nel contrasto tra il tutto e il nulla, tra ciò che è destinato a svanire e il desiderio umano di lasciare un segno. Il percorso espositivo, con il suo andamento ciclico e il dialogo tra materia e assenza, ricorda le alchimie simboliche che animano il villaggio di Macondo immaginato da Gabriel García Márquez in “Cent’anni di solitudine”: la trasformazione della realtà attraverso la parola, il potere dell’illusione e il fascino delle scoperte scientifiche. Ingrosso ci accompagna lungo il confine tra vita e morte, stupore e conoscenza, realtà e ignoto, ponendoci di fronte all’eterno interrogativo della nostra esistenza nel cosmo.

Sofia Schartner, “Ritratti anonimi”, courtesy the artist

Sofia Schartner, “Ritratti anonimi”, campioni di sangue in resina, 2022, ph. credit Sofia Schartner, courtesy Corals Gallery

La seconda parte della mostra si apre con la ricerca della giovane Sofia Schartner, il cui lavoro si sviluppa attorno al concetto di archiviazione e accumulo di materiali. La sua pratica artistica si nutre di frammenti, ripetizioni e ritmi visivi che si trasformano in un racconto stratificato, capace di esplorare il rapporto tra identità individuale e collettiva, memoria e anonimato, presenza e assenza. Nasce da questo approccio l’opera “Ritratti anonimi”, un archivio di memorie cristallizzate. Cento campioni di sangue, sigillati in resina, si trasformano in istantanee di vite sospese. Ogni campione è un’impronta biologica unica, un frammento di esistenza reso anonimo dalla serialità dell’installazione. In questa ripetizione ossessiva, l’individuo si dissolve nella moltitudine, eppure nel proprio DNA (nella propria essenza biologica) rimane irriducibilmente unico. L’opera riflette sulla tensione tra la necessità di conservare la memoria e il rischio di dissolverla in un archivio impersonale, tra l’identità singolare e la sua trasformazione in dato anonimo, replicabile e sostituibile. Un tema che trova risonanza nella società contemporanea, dove l’accumulo di informazioni e dati personali sfuma spesso nel controllo sistematico, nella perdita di individualità e nell’omologazione.

Sofia Schartner, “Un dilemma”, legno, calamite e fascette in plastica, 2025, ph. credit Sofia Schartner, courtesy Corals Gallery

La riflessione sull’uomo e sulle dinamiche che regolano la sua esistenza prosegue con l’opera “Un dilemma”, dove materiali opposti, legno e calamita, dialogano in una tensione continua tra costrizione e cedimento, controllo e abbandono. Il legno, materiale solido e strutturale, rappresenta ciò che è visibile, concreto, costruito. La calamita invece introduce un’energia invisibile, un campo magnetico che attrae e respinge, creando un equilibrio precario tra forza e fragilità. In quest’installazione l’artista evoca le dinamiche di potere e resistenza che caratterizzano la condizione umana: la lotta tra stabilità e cambiamento, tra l’aspirazione al controllo e la necessità di lasciarsi andare. Attraverso questi lavori, Sofia Schartner ci invita a riflettere sulle tensioni e le contraddizioni della società contemporanea, dove la nostra identità viene continuamente registrata, conservata e analizzata, ma al tempo stesso rischia di disperdersi in un sistema che riduce l’essere umano a un numero, a un’informazione astratta.

Fabio Ingrosso e Sofia Schartner, “Frammenti di infinito”, exhibition view at Corals gallery, Milano

Fabio Ingrosso e Sofia Schartner, “Frammenti di infinito”, exhibition view at Corals gallery, Milano, ph. credit Sofia Scharner, courtesy Corals Gallery

Ingrosso e Schartner presentano, quindi, opere che suggeriscono come la nostra esperienza del mondo sia frammentata, composta da istanti, ricordi e sensazioni fuggevoli. Entrambi gli artisti sono impegnati in una ricerca dell’assoluto, di un senso più profondo dell’esistenza, di una comprensione dell’universo e concentrandosi su alcuni aspetti della vita umana, rivelano la bellezza dell’unicità e dell’impermanenza.

Info:

Fabio Ingrosso e Sofia Schartner. Frammenti di infinito
12/02/2025 – 1/03/2025
A cura di Greta Zuccali
Corals gallery
Via Evangelista Torricelli 21, Milano
Lunedi – venerdi h. 15:00-19:00
Sabato su appuntamento
www.coralss.it


RELATED POST

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

By using this form you agree with the storage and handling of your data by this website.