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In mostra a Pescara le opere “essenziali e colorat...

In mostra a Pescara le opere “essenziali e coloratissime” di Nicola Costanzo

Lo spazio espositivo s.l.m.oo – zerozerosullivellodelmare, diretto dal fondatore Lucio Rosato, accoglie la recente produzione di Nicola Costanzo, uno dei maestri dell’arte pescarese. L’esposizione, curata da Ivan D’Alberto, teorico e storico dell’arte contemporanea, è organizzata dall’agenzia Art Agency | consulenze per l’arte ed è il manifesto dell’ultima parte di carriera di Costanzo, nato a Pescara nel 1936, città nella quale ha operato come incisore, xilografo e pittore, oltre che professore e saggista.

Nicola Costanzo, “Campo giallo”, tecnica mista su tela, 93 x 128 x 4 cm, 2024, courtesy l’artista

I lavori in mostra sono dunque degli inediti, realizzazioni che mettono in luce le recentissime riflessioni artistiche di Costanzo. Un linguaggio espressivo essenziale, colori dalle tinte pastello che si dissolvono all’interno del white cube diretto da Rosato, l’esperienza pittorica diviene il fulcro di una ricerca che parte da lontano. Scrive Ivan D’Alberto sul catalogo della mostra pescarese: «In questo desiderio di azzeramento e di purismo iconico si colloca l’ultima produzione dell’autore abruzzese. L’artista, dalla carriera costellata di varie esperienze estetiche e dall’utilizzo di vari linguaggi, giunge a questa fase per via di una necessità fisiologica: riscoprire la semplicità per raggiungere la massima raffinatezza. Nei suoi dipinti – prosegue il curatore della mostra – non solo costruzioni “semplici”, ma anche esempi di schemi e grafici della società moderna: quadrati e rettangoli come “cellule sociali” e linee come connessioni e reti di comunicazione».

Nicola Costanzo, “Così amici”, tecnica mista, 92 x 72 cm cad., 2021, courtesy l’artista

Gli inediti essenziali e apparentamenti spogli rappresentano in realtà il frutto di un’attività di ricerca e di indagine pittorica che Nicola Costanzo comincia proprio per via della necessità di eliminare qualsiasi elemento superfluo alla comunicazione di ciò che viene raffigurato su tela. L’azzeramento di forme e colori – e la conseguente totale assenza di soggetti all’interno delle tele dell’artista pescarese – si esplicita in una veste totalmente nuova, attraverso la combinazione di elementi organici e geometrici, oltre che forme ornamentali. Costanzo prende spunto dalla storia dell’arte decorativa e dalla sua storia personale di artista, rimescola gli elementi e restituisce al pubblico un’esperienza pittorica pulita, lineare.

Nicola Costanzo, “Volumi”, tecnica mista su tela, 95 x 80 x 4 cm, 2023, courtesy l’artista

Secondo la lettura critica di Ivan D’Alberto, Nicola Costanzo duplica e ripete le forme all’interno delle sue scarne composizioni per ottenere un risultato che, al contrario, possa dare i propri frutti da un punto di vista emotivo, meditativo. L’obiettivo dichiarato delle opere in mostra da s.l.m.oo è dunque dal principio quello di conferire un’identità ben precisa alle proprie riflessioni, portare sulla tela quello che il curatore pescarese definisce «La conquista definitiva dell’identità della luce e del colore nel loro massimo stato di tensione». Talvolta Costanzo presenta delle figure più definite, come forme geometriche solide che fluttuano nello spazio (di solito un fondo monocromo che dissolve ancor di più i contorni degli oggetti accolti al suo interno), altre volte si tratta di veri e propri monocromi o di composizioni in cui anche i supporti pittorici divengono mezzo espressivo dalla valenza rinnovata poiché combinati l’uno con l’altro, sovrapposti, incastrati in un tripudio di forme e colori.

Nicola Costanzo, “Paradigma”, tecnica mista, 78,5x 79,5 x4 cm, Pescara 2022, courtesy l’artista

La ripetizione delle opere di Costanzo è espediente recente nell’arte del maestro abruzzese. I lavori presentati in mostra sono infatti stati realizzati dall’artista tra il 2020 e il 2024. L’anno del lockdown ha rappresentato un periodo di grandi cambiamenti, personali e sociali, non solo per gli artisti. Questi hanno però potuto chiudersi nella loro bolla, operare una ricerca interiore che ha offerto loro nuovi spunti che magari non sarebbero venuti fuori senza una situazione tragica come quella vissuta solo pochi anni fa. La meditazione è diventata per molti uno spunto di riflessione e una vera e propria valvola di sfogo: le opere di Nicola Costanzo sono il frutto di una tensione positiva che l’artista ha sapientemente trasposto sulle proprie tele. Per farlo ha sperimentato tecniche miste, si è divertito nel mescolare i colori e ricavare da essi sfumature e contrasti inaspettati, ha ripetuto forme come a voler tornare ad una fase primordiale della propria creatività, quella che si sperimenta soprattutto quando si è ancora molto piccoli.

Nicola Costanzo, “Natura morta”, tempera su tavola, 34 x 51 cm, 1965, courtesy l’artista

In sostanza, la mostra pescarese offre spunti di riflessione su una ricerca che ha portato Costanzo a scavare nella propria interiorità, a trovare nuovi stimoli come uomo e artista ormai affermato nel panorama nazionale e internazionale. Un’analisi che mostra come l’essenziale possa infine rivelarsi un punto d’arrivo da raggiungere solo attraverso lo studio di tutto ciò che vi è a corredo. Il catalogo della mostra permette inoltre di approfondire le singole composizioni realizzate per s.l.m.oo, attraverso testi critici e osservazioni puntuali di D’Alberto.

Francesco Pozzi

Info:

Nicola Costanzo solo show
a cura di Ivan D’Alberto
19/10/2024 – 18/11/2024
s.l.m.oo – zerozerosullivellodelmare
Via dei Marrucini, 19/23 – Pescara
info@zerozerosullivellodelmare.it


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