READING

Intimacy Issues: intimità come gesto politico nell...

Intimacy Issues: intimità come gesto politico nella pittura di Miranda Pranoto

Dal 5 all’11 giugno 2025, la Galerie La Petite Semaine di Parigi ospita Intimacy Issues, prima mostra personale in Europa dell’artista indonesiana Miranda Pranoto. Promossa da MINERVA – associazione fondata per sostenere artiste emergenti nel panorama delle arti visive contemporanee – la mostra rappresenta il primo passo di un percorso ambizioso intrapreso dalle due fondatrici, Francesca Rozzi e Sveva Saglimbeni. La pratica pittorica di Pranoto, pur affondando le radici nell’esperienza autobiografica, si apre a una riflessione collettiva e attuale, ovvero quella del corpo, soprattutto femminile, e della percezione del sé.  Nata e cresciuta a Jakarta in un contesto culturale segnato da rigide norme religiose e sociali, l’artista ha trovato nella pittura uno spazio di affermazione e resistenza, in cui il proprio corpo viene scomposto, ricomposto, analizzato, esposto senza aver paura di essere giudicato.

Miranda Pranoto, “I can't stop thinking it's a fetus”, 2023, carboncino su tela, 95 x 97 cm, courtesy of the artist

Miranda Pranoto, “I can’t stop thinking it’s a fetus”, 2023, carboncino su tela, 95 x 97 cm, courtesy of the artist

Le opere selezionate oscillano tra figurazione e astrazione, tra controllo maniacale e gesto liberatorio. In tele come Concealed (Self-portrait) (2023), Pranoto mette in scena i disturbi alimentari, l’insoddisfazione per il proprio aspetto fisico e il confronto con il suo peggior nemico: lo specchio, che diventa un territorio conteso tra lei e la sua pittura. Qui, l’artista tenta di liberarsi dalle paure e ricostruire un rapporto sano con sé stessa. L’astrazione, in questo caso, diventa così un processo catartico, attraverso cui l’artista si libera del disagio legato alla propria immagine.Tell my therapist I never read this book (2023) è un’opera emblematica, in cui l’artista si autoritrae su quella che appare come la copertina di un libro, nel tentativo di unire più linguaggi artistici, usando le parole per orientare lo spettatore all’interno della narrazione. L’artista stessa la descrive così: «Era un’opera importante per me, la mia ultima alla RCA. Cercavo un equilibrio tra astrazione e figurazione, e un modo per far coesistere entrambe sulla stessa superficie. Mi prendevo un po’ in giro, ma in modo consapevole, integrando uno screenshot di un libro che la mia terapeuta mi aveva inviato – si intitola Self-Compassion, ma non l’ho mai letto».

Miranda Pranoto, “Tell my therapist I never read this book”, 2023, olio, pastello e carta a getto d’inchiostro su tela, 130 x 180 cm, courtesy of the artist

Miranda Pranoto, “Tell my therapist I never read this book”, 2023, olio, pastello e carta a getto d’inchiostro su tela, 130 x 180 cm, courtesy of the artist

Ciò che colpisce è la semplicità con cui l’artista affronta tematiche spesso stigmatizzate, partendo dall’autonarrazione per approdare a una rivendicazione politica: il bisogno di far sentire e rispettare la propria voce, senza lasciarsi definire da nessun altro. Il suo linguaggio attinge a codici visivi contemporanei come quelli afferenti alla fotografia e ai social media – strumenti che l’artista reinventa criticamente. Il corpo femminile, iper-visibile nella comunicazione visuale globale, diventa nel suo lavoro insieme campo di battaglia e luogo di cura. Intimacy Issues non è soltanto una mostra, ma un atto di consapevolezza. Nonostante le battaglie intraprese per arrivare al punto in cui ci troviamo oggi, il mondo femminile sembra dover ancora lottare perché vengano abbandonati gli stereotipi e l’idea che il corpo delle donne sia una proprietà collettiva.

Miranda Pranoto, “Benefits supervisor napping”, 2023, olio su tela, 50 x 50 cm, courtesy of the artist

Miranda Pranoto, “Benefits supervisor napping”, 2023, olio su tela, 50 x 50 cm, courtesy of the artist

Attraverso il lavoro di Miranda – così come quello di molte sue colleghe, a partire da grandi artiste come Tracey Emin, da lei stessa indicata come riferimento – e grazie all’impegno di giovani curatrici che condividono questi ideali, il mondo dell’arte continua a proporsi come uno spazio in cui si può parlare apertamente, e senza timore, di temi ancora oggi considerati scomodi. In una società che troppo spesso impone dei canoni estetici intorno al corpo femminile, l’arte di Miranda Pranoto si afferma come un gesto di resistenza del singolo. La mostra si presenta come un invito a riconsiderare l’intimità non come rifugio privato, ma come spazio di espressione pubblica, di dissenso e di riappropriazione.

Felicienne Lauro

Info:
Miranda Pranoto. Intimacy Issues
a cura di Francesca Rozzi
Galerie La Petite Semaine
25 Rue Chanzy, 75011 Parigi
5–11/06/2025
Vernissage: giovedì 5 giugno, ore 18–22
https://www.instagram.com/la_petite_semaine/


RELATED POST

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

By using this form you agree with the storage and handling of your data by this website.