READING

Italia e Armenia fra Atri e Pescara per Stills of ...

Italia e Armenia fra Atri e Pescara per Stills of Peace 2022

Fondazione Aria ha scelto di ambientare la nona edizione della rassegna di arte contemporanea Stills of Peace and Everyday Life tra Atri (TE) e Pescara, che ospitano fino al 4 settembre 2022 un dialogo tra Italia e Armenia, celebrando anche il trentennale dei rapporti diplomatici fra le due nazioni. Un team consolidato di cinque curatori ha presentato insieme alla direttrice Giovanna Dello Iacono, al presidente Dante Marianacci e alle autorità cittadine le cinque mostre e la rassegna di proiezioni in lingua originale Cine Armenia. I frammenti di pace quest’anno hanno visto come protagonisti del dialogo ben sedici artisti, ognuno dei quali con il proprio linguaggio ha dato l’opportunità al pubblico di riflettere sulle vicende di un popolo, filtrando la conoscenza attraverso la bellezza.

…e l’angelo si è scordato di te è la collettiva curata da Mariano Cipollini, dislocata tra il Teatro Romano di Atri e il Museo d’Arte Moderna Vittoria Colonna di Pescara, in cui l’oblio subìto dal novecentesco Juan Del Prete e la volontà di recuperare le sue innovazioni si affianca al sentimento di identità ritrovata, rivolto alla storia armena. In entrambi i casi la mostra ha l’obiettivo di riabilitare ciò che era nascosto, di far luce su una memoria personale e collettiva, focalizzandosi su un elemento fondamentale che è lo scorrere inesorabile del tempo. I sentimenti e il destino umano si infrangono in un accadere continuo: insieme ai dipinti e sculture dell’artista italo argentino si collocano infatti le misteriche opere di Liana Ghukasyan, che proietta sui teleri incubi ed emozioni in sagome deformi e tormentate. Gianluca Chiodi denuda completamente l’individuo da ogni sovrastruttura ed equivoca interpretazione, per tentare una estrema, ma forse possibile, ricongiunzione con la verità e la Madre Terra, in una cronologia sospesa. Insieme alle due performance di Giuseppina Piunti, Matthias Ludwig e Alex Ricci, le installazioni di Sonya Orfalian delineano una dimensione romantica e un contatto con le tradizioni, da ricollegare necessariamente al presente.

Apparizioni, legami curata da Antonio Zimarino ci fa strada con le installazioni del giovane Apo Yaghmourian nelle cisterne di Palazzo Acquaviva. Qui il processo di fabbricazione dei cappelli attraverso l’uso di scarti recuperati è il tramite di simboli contadini e di una sensibilità artigianale. Essenza manuale evidente anche nelle Teste, volti di cera plasmati da Ugo Giletta, quasi spettri galleggianti nello spazio, che introducono il concetto di differenza e trasformazione, rivelando espressioni e pensieri, sempre diversi a seconda della luce e dell’angolazione, definiti e indefiniti allo stesso tempo. A questa compressione di moti fanno da contraltare i Legami (2019; 2021; 2022) e Diario (2019) di Mikayel Ohanjanyan, che nella loro apparenza statica fanno risiedere quell’eterna dicotomia tra protezione e distruzione, tra unione e separazione. Nel primo caso i brillanti cavi d’acciaio fendono il legno o il marmo, in una morsa che vuole evitare la rottura del corpo; nel secondo invece la tensione diventa fondativa della stretta fra i due blocchi di basalto, che celano i nomi di persone da non dimenticare, e che l’artista cerca di fermare nel divenire continuo del reale.

Cannibals, Kings and Gifts è la mostra a cura di Eva Comuzzi: il titolo è ispirato allo studio dell’antropologo Marvin Harris “Cannibali e re. Le origini delle culture”, un binomio traslato nei lavori di Spartak Kachanov e Tommaso Sandri. Il potere, soprattutto quello maschile, e i conflitti che esso genera vengono analizzati e vissuti da entrambi, come rifugiato o come migratore: nei disegni e nelle foto poi incollate nei piatti i due artisti percorrono sentieri minati da tragedie, tentando di far emergere nuove connessioni fra le persone e le loro tradizioni. Lo scambio continuo innescato da Sandri e lo studio dei monumenti-bozzolo di Kachanov ci inseriscono in una complessa rete planetaria, in cui i flussi si susseguono senza sosta, mescolando storie e costruendo altre.

Qui è come altrove, curata da Paolo Dell’Elce, cerca come un parallelismo tra l’Armenia catturata dai quattro fotografi e la realtà che noi viviamo: le vite e gli eventi non sono solo un fatto personale ma scorrono coinvolgendo un gruppo, diventando un fatto collettivo. I valori e le situazioni descritti da Nazik Armenakyan e Zaven Khachikyan sono parte dell’esistenza globale, una quotidianità che oggi fronteggia pandemie e guerre, riunendoci sotto un’identità univoca e multipla indagando il senso. La narrazione del dolore che pervade la ricerca di bellezza dei loro scatti, si unisce alla cura compositiva della forma, nelle immagini dei più giovani Ani Gevorgyan e Aram Kirakosyan. Armenia, un giorno qualunque ci proietta nelle strade e nelle case dei villaggi in cui Giovanni Iovacchini ha fotografato affetti ed espressioni autentiche, in un viaggio senza filtri dai toni familiari.

Gli sguardi, i luoghi e i paesaggi dell’anima che ogni artista pone nel proprio discorso sono emblema di una cura verso la verità e la sua bellezza, e manifestano l’importanza di farla conoscere attraverso un linguaggio universale. In questo modo il rispetto e le relazioni tra i popoli potranno muoversi nella pace e nell’incontro.

Cecilia Buccioni

Info:

Stills of Peace and Everyday Life – Ed. IX
Italia e Armenia
9/07 – 4/09/2022
Atri – Pescara
stillsofpeace.com

Aram Kirakosyan, Gyumri, 2019, courtesy dell’artista

Mikayel Ohanjanyan, Legami #35, 2022, installazione site specific, legno di castagno, cavi d’acciaio inox, cunei di ferro ossidati, photo credit Paolo Dell’Elce, courtesy dell’artista

Nazik Armenakyan, Bread seller in the 3rd district, Yerevan, 2019, courtesy dell’artista

Spartak Khachanov, Cocoon, 2022, Produzione Fondazione ARIA, photo credit Paolo Dell’Elce, courtesy dell’artista


RELATED POST

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

By using this form you agree with the storage and handling of your data by this website.