Se frequentate le mostre in galleria da un certo lasso di tempo in qua, vi sarete accorti che incontrare mostre di una poesia assoluta, è cosa rara. Rarissima. Da diverso tempo io, ad esempio, non ho trovato qualcosa di davvero poetico come la personale di cui vi sto per raccontare. Nel cuore di Venezia, tra le pareti di marmo vissuto di un’ex macelleria, Marco Godinho, artista nomade per vocazione e poeta per natura, invita il pubblico a un’esperienza che va oltre il visivo. La sua La mer Le vent Le vent La mer Le sud Encore Le sud Encore Le temps Encore Encore Le vent (…), ospitata dalla galleria 10 & zero uno, è una celebrazione del viaggio, dell’esilio e del legame profondo con il mare.
La galleria, situata in via Garibaldi 1830, si trasforma in un crocevia tra il tempo e lo spazio, un luogo dove i frammenti di memoria incontrano la fragilità della materia. Godinho, che ha rappresentato il Lussemburgo alla Biennale di Venezia del 2019, ritorna nella città lagunare con un’opera che unisce poesia, performance e installazione. Il titolo stesso, quasi un mantra, apre le porte a un racconto polifonico: all’interno, le pareti si animano con versi scritti a matita, un dialogo tra il poema The Sea, The Wind… e le fotografie di Left to Their Own Fate (Odyssey), un progetto in cui l’artista e suo fratello hanno attraversato il Mediterraneo, leggendo silenziosamente l’intera Odissea di Omero. Ogni immagine, ogni parola è un’eco che si riflette nello spazio della galleria, un mondo in bilico tra l’intimo e l’universale.
Nella stanza blu, un cofanetto-libro diventa una pausa meditativa. È qui che il visitatore incontra intimamente l’opera Written by Water, un libro d’artista in edizione limitata. Con questa installazione, Godinho non si limita a esporre: invita lo spettatore a partecipare, portando via con sé un frammento del poema come ricordo e, forse, come segno tangibile di una trasformazione. Nato a Salvaterra de Magos, in Portogallo, e cresciuto tra Lussemburgo e Parigi, Godinho si definisce un “viaggiatore nomade”. Il suo lavoro, influenzato dalla letteratura e dalla filosofia, si nutre dei temi dell’esilio, della migrazione e della geografia culturale. Con un approccio che mescola elementi del quotidiano e frammenti di linguaggio, traccia mappe del mondo intime e universali, invitando a ripensare il nostro rapporto con il tempo e lo spazio.
La mer Le vent… non è solo una mostra, ma una perfetta poesia tra i confini labili della cultura e della natura, della parola e della materia. Come in un moderno poema epico, ogni gesto di Godinho sembra un atto di resistenza e al contempo di abbandono: resistenza alle categorizzazioni rigide e abbandono alla bellezza instabile dell’incontro. Godinho ci ricorda che l’arte, come la vita, è un viaggio in divenire, un mare aperto dove il vento può essere un ostacolo o un alleato, e ogni approdo è solo l’inizio di una nuova rotta.
Francesco Liggieri
Info:
Marco Godinho. La mer Le vent Le vent La mer Le sud Encore Le sud Encore Le temps Encore Encore Le vent (…)
a cura di Chiara Boscolo, Claire e Paul di Felice
16/11/ 2024 – 12/01/2025
10 & zero uno, via Garibaldi 1830, Venezia
www.10zerouno.com
Artista e curatore indipendente. Fondatore di No Title Gallery nel 2011. Osservo, studio, faccio domande, mi informo e vivo nell’arte contemporanea, vero e proprio stimolo per le mie ricerche.
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