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Myrtus: il silenzio pittorico di Elisa Selli tra m...

Myrtus: il silenzio pittorico di Elisa Selli tra memoria e trasformazione

All’interno della programmazione di 480 Site Specific, Myrtus di Elisa Selli – pittrice romana, classe 1992 – si impone come un progetto pittorico capace di coniugare radicamento e trasformazione, immagine e rivelazione, in un processo di ascolto che si sviluppa nella dimensione silenziosa della materia. Selli, giovane artista la cui ricerca si muove tra memoria, ritualità e paesaggio, costruisce qui una mostra che si fa spazio di soglia, dove il visibile è sempre sospeso su ciò che sfugge.

Elisa Selli, “Myrtus”, installation view at 480 Site Specific, Napoli, photo Danilo Donzelli, courtesy 480 Site Specific

Elisa Selli, “Myrtus”, installation view at 480 Site Specific, Napoli, photo Danilo Donzelli, courtesy 480 Site Specific

Le opere in mostra sono pitture che non gridano, ma trattengono. La loro forza non sta nella dichiarazione, bensì nell’accumulo lento, nella costruzione di immagini che sembrano affiorare dal fondo come resti o apparizioni. Lo sguardo dell’artista si allena al dettaglio minimo, a una botanica interiore in cui ogni foglia, ogni elemento vegetale, diventa pretesto per interrogare l’atto stesso del vedere. Il mirto, pianta che dà il titolo alla mostra, si carica così di una valenza duplice: da un lato simbolica (memoria, morte, rinascita), dall’altro sensoriale, legata alla relazione fisica con l’immagine dipinta. Fonte di ispirazione principale è stata il giardino La Mortella che l’inglese Lady Walton realizzò a Ischia.

Elisa Selli, “Myrtus”, installation view at 480 Site Specific, Napoli, photo Danilo Donzelli, courtesy 480 Site Specific

Elisa Selli, “Myrtus”, installation view at 480 Site Specific, Napoli, photo Danilo Donzelli, courtesy 480 Site Specific

Selli lavora su superfici che si muovono tra opacità e trasparenza, tra strati che si depositano come sedimenti di tempo. La pittura, nel suo caso, non è solo un mezzo espressivo, ma è condizione conoscitiva: non illustra il mondo, ma lo filtra, lo attraversa, lo trasforma. Le opere, infatti, non si offrono in modo immediato, ma si costruiscono in tensione tra l’apparire e lo scomparire. È proprio in questo bilico che l’artista trova il suo linguaggio: uno sguardo sul mondo che è anche sguardo dentro. Le immagini, frutto di un lavoro di archivio e selezione, appaiono filtrate da un tempo soggettivo, dove il passato non è mai del tutto compiuto e il presente è sempre già in dialogo con ciò che è stato. L’artista non offre un racconto lineare, ma una costellazione di elementi che lo spettatore è invitato a collegare, a sentire piuttosto che decifrare.

Elisa Selli, “Myrtus”, installation view at 480 Site Specific, Napoli, photo Danilo Donzelli, courtesy 480 Site Specific

Elisa Selli, “Myrtus”, installation view at 480 Site Specific, Napoli, photo Danilo Donzelli, courtesy 480 Site Specific

Il dialogo con lo spazio – curato da Alessandra Panelli con la direzione artistica di Luigi Battisti – è essenziale per comprendere la dimensione installativa della pittura di Selli: non si tratta di quadri appesi, ma di presenze disposte nello spazio come indizi, come resti rituali. Ogni tela è un frammento di un discorso più ampio, una costellazione di immagini che non pretende mai di dirsi tutta, ma che lavora sul non detto, sul liminale. Le sue opere si presentano come apparizioni latenti, immagini in transito che si depositano sulla carta o sul tessuto come tracce, segni, ombre di qualcosa che è già passato e che, tuttavia, continua ad agire.

Elisa Selli, “Myrtus”, installation view at 480 Site Specific, Napoli, photo Danilo Donzelli, courtesy 480 Site Specific

Elisa Selli, “Myrtus”, installation view at 480 Site Specific, Napoli, photo Danilo Donzelli, courtesy 480 Site Specific

In un tempo visivo dominato dalla velocità e dalla sovraesposizione, Myrtus è un atto controcorrente. Selli ci costringe a rallentare, a sostare, a disimparare le certezze ottiche per accogliere un altro tipo di sguardo: più silenzioso, più denso, più percettivo. La sua pittura è una forma di ascolto: del paesaggio, della memoria, del corpo che guarda. La mostra stessa si comporta come un’immagine in attesa, come un pensiero che non ha bisogno di farsi parola per essere percepito. Quotidianità verde.

Info:

Elisa Selli. Myrtus
09/05 – 09/06/2025
A cura di Alessandra Pacelli
Direzione artistica di Luigi Battisti
480 Site Specific
Via T. Tasso, 480, Napoli
www.480sitespecific.com


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