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OPENTOUR: la città che crede nei giovani resiste dopo dieci anni dall’inizio del progetto

Siamo giunti a fine agosto, ma chi attualmente si trova a Bologna non deve demordere perché alcune mostre inaugurate a inizio estate sono ancora in corso. Ad esempio anche Opentour resiste, in alcune sue attività: gallerie come Sof:Art hanno infatti deciso di prolungare la loro apertura (fino al 7 settembre) per favorire una maggiore visibilità per i giovani dell’Accademia. Ma facciamo un passo indietro, cosa è Opentour? È una modalità di esposizione creata dal legame tra l’Accademia di Belle Arti e le gallerie locali, che hanno deciso di ospitare opere degli studenti e studentesse dei vari corsi, dalla pittura alla scultura, passando per il video. Il 2024, inoltre, è stato un anno decisivo: si sono infatti festeggiati i dieci anni dell’iniziativa. Come aveva sottolineato Giuseppe Lufrano di OTTO Gallery durante il nostro incontro, il progetto è estremamente importante perché inserisce gli studenti in un contesto professionale e li stimola a confrontarsi per la prima volta con il mercato dell’arte.

Opentour 2024 – Giovani talenti in galleria, exhibition view at SofArt, ph. Alessio Bongianino

Tra le gallerie che mi hanno colpita maggiormente troviamo Adiacenze e il suo wash your dirty laundry in public, progetto laboratoriale di Anna T e Giorgia Polverini che vuole indagare l’incontro tra spazio pubblico e spazio privato partendo da una riflessione sulle lavanderie a gettoni e sull’incontro involontario di frammenti di vita che avviene al loro interno. Vedere lo spazio di Adiacenze trasformato in questa nuova veste è stato piacevole. Che dire? Un luogo non è mai un semplice luogo; muta e assume le caratteristiche di chi lo attraversa e questa ne è la prova.

Opentour 2024 – Giovani talenti in galleria, exhibition view at LABS Contemporary Art

Da Labs Gallery, invece, il tema studiato è stato quello dell’immagine rubata e della citazione, della ripetizione differente e delle sulle possibili nuove identità in cui un elemento dato – sia esso fisico, visivo o concettuale – possa essere declinato nella pratica artistica. Questi i nomi degli artisti coinvolti: Alice Antolini, Alex Barracato, Alessio Bongianino, Amalia Maria Crisan, Lorenzo Flammini, Carolina Gelardi, Giorgia Nunziata, Irene Peressin, Beatrice Ricci e Raffaele Romagnoli. Molte le declinazioni che hanno assunto, dalla pittura passando per il graffito e installazioni-gioco.

Opentour 2024 – Giovani talenti in galleria, exhibition view at AF gallery

AF Gallery ha presentato invece Divergenze, ovvero una selezione di opere di cinque studentesse e studenti frequentanti l’ultimo anno del Triennio del corso di Pittura del professore Simone Pellegrini che, pur evidenziando caratteristiche assolutamente personali, erano accomunate dal condividere una ricerca volta a un’indagine del linguaggio artistico a tutto tondo, insieme a un’eterogenea sperimentazione delle tecniche espressive implicate. Al centro delle ricerche dei giovani autori, il tema del corpo affrontato con una fluidità gestuale e compositiva tangibile, con modulazioni differenti a seconda delle loro poetiche già ben connotate. Il corpo come soggetto, apparso nella storia dell’arte sin dagli albori, è emerso nella sua dichiarata esuberanza di forma e contenuto, reinterpretato attraverso la lezione dei grandi maestri del passato, oppure appena accennato o mostrato per frammenti. Gli artisti e le artiste in esposizione: Sara Coppoli, Lorenzo Ponzo, Riccardo Ruggieri, Pietro Serra e Luisa Majia Severino.

Opentour 2024 – Giovani talenti in galleria – exhibition view at Galleria Studio G7, ph. Francesco Rucci

Il progetto di Galleria Studio G7 ha coinvolto gli studenti del Biennio magistrale di Didattica e Mediazione culturale del patrimonio artistico, gli studenti Ermes Armellini e Martina Ferraraccio del Triennio di Scultura e gli artisti James Hillman e Aleksandar Petkov. Assistiti da Marinella Paderni, docente di curatela all’Accademia, il lavoro degli studenti si è sviluppato attraverso lo studio dell’attività della galleria e la ricerca curatoriale è stata attivata in uno scambio diretto con gli studenti-artisti durante gli studio visit nell’aula di scultura dell’Accademia, insieme a Ivana Spinelli, docente di scultura. Un dialogo corale è continuato successivamente nella scelta delle opere, nella progettazione del tema e del display della mostra. Cinque sono state le proposte, tra le quali è stata selezionata Metaskēnē, a cura del Collettivo Urano. Una selezione estremamente ricercata quella della G7 che ha saputo avvalersi anche di una menzione speciale nell’ambito del premio Art Up, organizzato da Fondazione Zucchelli

Info:

Opentour 2024

 www.ababo.it


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