Nel cuore dell’antico borgo marchigiano di Gradara, noto per il suo straordinario patrimonio storico e paesaggistico, si è inaugurata la quinta edizione di Gradara Contemporanea. Un progetto espositivo che mette in dialogo artisti italiani e internazionali con gli spazi suggestivi della Rocca, del Museo MARV, del Museo Storico e della splendida Villa il Conventino, trasformando il borgo in un palcoscenico diffuso per l’arte contemporanea. Tra gli artisti selezionati per questa edizione, spicca Melissa Barbanti, una presenza discreta ma intensa, la cui opera colpisce per forza evocativa e radicamento spirituale. Nata a Ravenna nel 1983, Melissa ha intrapreso il suo percorso artistico sin da giovane, diplomandosi al Liceo Artistico e proseguendo poi all’Accademia di Belle Arti. Tra il 2004 e il 2008 ha esposto con regolarità in mostre personali e collettive, per poi interrompere all’improvviso il proprio cammino espositivo.

Opening Gradara Contemporanea at Museo MARV Gradara, photo credit Old School Photography, courtesy Gradara Contemporanea
È solo nel 2025 che l’artista ha deciso di riappropriarsi della propria identità creativa. Dopo un lungo periodo di silenzio, segnato da esperienze personali complesse, ha compiuto una scelta radicale: abbandonare il lavoro che la teneva ancorata a una quotidianità che non le apparteneva più, per dedicarsi completamente alla pittura. Una scelta coraggiosa, maturata nel tempo e guidata dalla consapevolezza che la propria voce artistica meritasse di essere ascoltata, prima di tutto da sé stessa. Il suo ritorno è segnato da una personale intensa e rivelatrice, Figurativo segreto, ospitata negli spazi monumentali dei Magazzini del Sale – Torre di Cervia. Un’antologica che raccoglie opere prodotte tra i primi anni Duemila e oggi, restituendo un percorso coerente e intimo, in bilico tra figurazione e astrazione. Figure umane e animali emergono dalle superfici scure come apparizioni archetipiche, immerse in una dimensione spirituale e al tempo stesso terrena. È un’arte che parla di trasformazione, di rinascita, di attraversamento dell’ombra.

Melissa Barbanti, “Me, la mia dea”, 2025, smalto in tecnica mista su tela, 70 x 60 cm photo credit of the artist
Il buio, del resto, è elemento fondante del suo linguaggio pittorico. Ogni opera prende vita su sfondi neri, da cui scaturiscono vibrazioni cromatiche dense di significato. In queste zone d’ombra si annida l’energia primordiale da cui tutto ha origine. La luce, nelle opere di Barbanti, non è mai decorativa: è una conquista, un’emersione, una rivelazione. Nella mostra di Gradara, due opere in particolare attirano l’attenzione: Antares e Me, la mia dea. La prima è un omaggio simbolico all’energia profonda e trasformativa dello Scorpione, segno zodiacale che governa la notte, il cambiamento e la femminilità misteriosa. La seconda è una dichiarazione di potere personale: un dipinto che racconta una liberazione, un’esplosione di energia interiore che emerge inarrestabile. Una donna che è tutte le donne del mondo. L’universo di Melissa Barbanti è popolato da simboli, archetipi e presenze cosmiche: la luna, i cristalli, gli elementi naturali diventano strumenti di narrazione, mentre la pittura si fa rituale di guarigione. Ogni tela è una soglia: chi osserva non è spettatore passivo, ma invitato a compiere un viaggio interiore.

AA.VV., “Figurativo Segreto”, installation view at Magazzino del sale, Cervia , photo credit Matteo Pizzuti, courtesy of the artist
La riscoperta della sua voce artistica è avvenuta in modo progressivo. Dopo la personale a Cervia, le sue opere sono state selezionate dall’associazione Young Art Hunters di Milano per una collettiva dal titolo Artists diaries a Barcellona, presso la galleria Hub/Art. E oggi la sua pittura, maturata attraverso la solitudine e l’ascolto, trova spazio e riconoscimento anche a Gradara, dove sarà visibile fino al 6 luglio 2025. La storia di Melissa Barbanti è il racconto di una tenacia gentile. Di un talento che non ha mai smesso di esistere, ma ha solo atteso il momento giusto per riemergere. È il racconto, in definitiva, di come l’arte non sia mai solo produzione, ma un atto vitale, necessario, umano.
Info:
Gradara Contemporanea V edizione
06/06/2025 – 06/07/2025
www.instagram.com/gradara_contemporanea

Consulente d’arte e curatrice specializzata in arte moderna e contemporanea. Con una laurea in giurisprudenza e un Master in Art Market Management, ha fondato lo spazio espositivo Hub/Art a Milano nel 2017. Attualmente vive tra Milano e Parigi dove collabora con gallerie e spazi dedicati all’arte contemporanea.
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