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UNA a Milano: in conversazione con Marta Barbieri ...

UNA a Milano: in conversazione con Marta Barbieri e Paola Bonino

Ha catalizzato l’attenzione dei media la nuova sede della galleria UNA a Milano, che si è situata nel cuore artistico della città, al piano terra di in un palazzo storico in Porta Venezia (una zona vibrante, tra l’altro accanto a Clima Gallery). Lo spazio nasce in collaborazione con Castiglioni, si caratterizza a cavallo tra mercato e ricerca e prevede di promuovere artisti emergenti e giovani, puntando sulla qualità della ricerca e della pratica artistica con un programma espositivo in cui le due gallerie si alterneranno.

Marta Barbieri e Paola Bonino, UNA Galleria, ph credits Samuele Cabrini, courtesy UNA

Marta Barbieri e Paola Bonino, UNA Galleria, ph credits Samuele Cabrini, courtesy UNA

Dopo un 2024 quantomeno complesso e critico – caratterizzato da crisi e cali – la situazione del mercato artistico italiano focalizza l’attenzione e le conversazioni; oltre a ciò, i nuovi dazi imposti oltreoceano e la mancata modifica del nuovo Decreto Legge Cultura non agevola in nessun modo le transazioni e gli scambi di opere d’arte, a differenza di quanto avviene in altri paesi europei. Nonostante il presente panorama, è incoraggiante la dedizione e la passione con cui molti professionisti del settore si dedicano all’arte contemporanea. UNA si inserisce alla perfezione non solo in questo scenario, ma anche nel contesto milanese con la nuova sede inaugurata appena un mese prima della 29esima edizione di Miart, in cui UNA e Castiglioni, in una mostra condivisa, hanno presentato una doppia personale di Valentina Furian e Alessandro Carano. In questa conversazione Marta Barbieri e Paola Bonino, galleriste e co-fondatrici di UNA, raccontano la realtà, i sentimenti e le speranze dietro al nuovo progetto e alla nuova sede.

Vasilis Papageorgiou, “Birds!”, installation views, UNA, Milano, ph. credits Daniele Signaroldi, courtesy UNA & the artist

Vasilis Papageorgiou, “Birds!”, installation views, UNA, Milano, ph. credits Daniele Signaroldi, courtesy UNA & the artist

Irene Follador: Cosa vi ha spinte ad aprire una nuova sede a Milano, e cosa pensate che questa città vi possa offrire nel settore artistico contemporaneo?
Marta Barbieri e Paola Bonino: La nostra sede di base è a Piacenza; sede che abbiamo inaugurato ormai qualche anno fa, scelta di cui siamo ancora oggi convinte e soddisfatte. Sin dalla sua nascita, UNA porta avanti un lavoro di ricerca anche “decentrato” rispetto al grande quadro artistico offerto da Milano. La nostra decisione di collocarci in un terreno atipico ha permesso al pubblico di spendere un tempo di qualità nell’approccio e nella conoscenza di UNA; potersi ritagliare una giornata intera fuori dai ritmi cittadini per approfondire la relazione reciproca, oltre che con il nostro spazio e con la poetica degli artisti. Detto ciò, nonostante questi elementi, è emersa la fisiologica necessità di spostarsi. Le dinamiche di mercato, la distanza e le “difficoltà” nel raggiungere Piacenza – anche considerando i frenetici ritmi di vita a cui tutti siamo sottoposti – hanno reso spontaneo e inevitabile lo spostamento verso uno spazio più ampio e agevole. Milano porta con sé l’opportunità di essere sempre presenti saziando quella fame di eventi che permette di dominare quella paura di perdere dei pezzi per strada.

Vasilis Papageorgiou, “Birds!”, installation views, UNA, Milano, ph. credits Daniele Signaroldi, courtesy UNA & the artist

Vasilis Papageorgiou, “Birds!”, installation views, UNA, Milano, ph. credits Daniele Signaroldi, courtesy UNA & the artist

Quali i motivi che vi hanno spinto a scegliere proprio questo spazio?
Di sicuro l’idea della vicinanza con altre gallerie è molto importante. Il cambiamento auspicato per questa nuova sede consisteva anche nella possibilità di nuovi incontri rispetto a Piacenza, dove sfortunatamente lo spazio è molto isolato. Ci siamo appunto situate in un’area fertile, dove sono presenti altre gallerie e attività legate all’arte contemporanea, seppur con ricerche e obiettivi differenti: ci piace pensare di creare delle sinergie tra i vari spazi.

Come vi inserite nel panorama cittadino già consolidato? Cosa vi distingue?
Il nostro punto di forza è la ricerca di artisti emergenti che ancora non hanno una presenza forte e consolidata nello scenario nazionale o internazionale. Portiamo avanti un lavoro a cavallo tra lo studio e il talent scouting; cercando di preservare l’autenticità della ricerca di ogni artista, senza indugiare in mode passeggere.

Vasilis Papageorgiou, “Birds!”, installation view, UNA, Milano, ph. credits Daniele Signaroldi, courtesy UNA & the artist

Vasilis Papageorgiou, “Birds!”, installation view, UNA, Milano, ph. credits Daniele Signaroldi, courtesy UNA & the artist

Come nascono i vostri progetti? Sarà uno spazio a metà tra galleria e luogo di ricerca? E come gestirete la collaborazione con Castiglioni?
Nonostante l’apertura condivisa, UNA e Castiglioni rimangono realtà distinte. Per quanto riguarda la nostra galleria, UNA porta avanti una ricerca sulla pratica e sulla carriera degli artisti, con l’obiettivo non solo di inserire questi professionisti emergenti nel mercato dell’arte, ma anche di contribuire alla crescita dell’opera di ognuno. Cerchiamo quindi di produrre relazioni e connessioni, uno scambio sempre vicendevole. Questo aspetto riguarda anche la relazione degli artisti con lo spazio della sede milanese; ogni progetto espositivo nasce dalla profonda conoscenza che creiamo e incoraggiamo tra la galleria e gli artisti.

Quali sono i prossimi progetti per lo spazio? E come vi immaginate il futuro della galleria?
Attualmente presentiamo la mostra personale dell’artista greco Vasilis Papageorgiou (Atene, 1991), che racconta il rapporto tra esaurimento umano e esaurimento delle risorse planetarie, e la dicotomia tra riposo e produzione nell’epoca contemporanea attraverso sculture realizzate con oggetti quotidiani. La nuova sede milanese vuole essere un vero e proprio investimento e lo vogliamo sfruttare per ampliare la nostra ricerca di giovani artisti, oltre a consolidare i rapporti con artisti che già seguiamo.

Info:

www.unagalleria.com


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