3° Residency open studio

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Data / Ora
Date(s) - 24/09/2022
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C.F. Contemporary Fire

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C.F. Contemporary Fire è lieta di annunciare il terzo periodo di residenza a cura di Caterina Fondelli che includerà le artiste Martina Bruni; Livia Giorgina Carpineto; Fulvia Monguzzi; Carolina Pozzi e Xueqing Zhu e avrà luogo dal 13 al 24 Settembre 2022.
La giornata di Sabato 24 Settembre sarà dedicata agli open studios alla presenza delle artiste dalle ore 10:30 alle 13 e dalle 15 alle 19:30 presso Via Francesca sud, 115 a Poggio Tempesti, Cerreto Guidi (FI).
Sarà possibile scoprire le opere frutto dell’esperienza vissuta nel contesto domestico della sede del progetto e avere un confronto diretto con le autrici, in modo da indagare la poetica e la ricerca di ciascuno in relazione agli spazi che le hanno ospitate.

Le residenze di C.F. Contemporary Fire ruotano attorno al concetto di honor system, tipico dei paesi britannici, in cui il mutuo scambio e la fiducia fra individui dettano le regole di convivenza sociale e comunitaria. L’idea delle residenze localizzate in un luogo tuttora vissuto da un nucleo familiare, nasce con l’intento di generare incessanti scambi e confronti, sia fra persone, che con l’ambiente naturale circostante, ricco di esemplari vegetali e animali. Il dialogo perpetuo intessuto con le innumerevoli variabili e guidato insieme alla curatrice, consentirà l’interiorizzazione di suggestioni e spunti nell’ottica di un flusso creativo che impatti sul lungo periodo la pratica dei protagonisti coinvolti.
Tutti i percorsi del periodo estivo 2022, saranno caratterizzati da una vita comunitaria in piccoli gruppi di artisti, perché il concetto di condivisione sia portato al massimo su ogni livello: artistico; quotidiano; ambientale, nella piena sostenibilità e nel rispetto di ognuno di tali elementi, in un’atmosfera votata al conseguimento di uno stato di armonia.

Contatti
info.contemporaryfire@gmail.com
+39 3349874881

Per raggiungerci
43°45’26.4″N 10°49’23.1″E

È sempre possibile organizzare uno studio visit su appuntamento con gli artisti. Per informazioni scriveteci o contattateci.

Caterina Fondelli (1991, San Miniato) è una curatrice di arte contemporanea di base in Toscana. Dopo la laurea in Lingue, letterature e culture artistiche europee, si dedica alla mediazione culturale in istituzioni di prestigio a Londra. Tornata in Italia, ottiene un master in Contemporary Art Markets presso NABA, Milano, collaborando prima da assistente e poi come organizzatrice di mostre per gallerie d’arte contemporanea. Scrive per alcune pubblicazioni del settore e recentemente ha iniziato a dedicarsi alla curatela indipendente, a seguito di un corso in pratiche curatoriali presso la School for Curatorial Studies di Venezia.

Martina Bruni (1989, Cosenza. Vive e lavora a Milano, Italia), artista, psicoterapeuta di professione. L’artista pratica un’arte che fa sue molteplici influenze: la sua terra di origine, luogo di tradizioni e cerimonie, malinconia e colori, eredità di un passato di miti; i suoi studi da psicoterapeuta e le attività dedite allo psicodramma; memoria e quotidianità che coesistono. La letteratura alchemica, nei diversi testi in cui questa si è stratificata nel corso della storia sino a Jung, illumina il suo processo creativo, rielaborando il proprio vissuto insieme con quello di luoghi e oggetti incontrati nella realtà, nel ricordo o nell’esperienza onirica. Nutrita da un’intensa attività di studio, intesa quale esercizio intimo e compromettente, Martina Bruni riconosce in ogni opera il valore del simbolo come possibilità di costruzione di un senso. Attraverso la tecnica del disegno, l’artista suggerisce un impegno di scoperta del Sé come unico percorso per vedere e accogliere l’altro. Ha preso parte a mostre, progetti e performance come: “INFESTANTE”, Spazio Martín, Milano (2021); “Rovina”, Futuro Arcaico, Bari e Valona Albania (2021); “Tableaux Vivants” per Luigi Presicce, Ex-Mattatoio, Roma (2021); “Noccioline”, Yellow Gallery, presso lo studio di Davide Serpetti, Tortoreto (2020); “Simposio di pittura”, Fondazione Lac O Le Mon, Lecce (2019).

Livia Giorgina Carpineto (1997, Roma. Vive e lavora a Londra, Regno Unito), si forma in Illustrazione presso il Camberwell College of Arts UAL (2020) e in Visual Communication al The Royal College of Art (2022), Londra. Il suo lavoro esplora sfuggenti familiarità, assemblando e destrutturando immagini senza tempo, intimamente simboliche, in composizioni narrative velatamente sibilline. L’artista attinge a un personale, ma universalmente condivisibile, network iconografico, un intreccio di estetiche kitsch e prosaiche, allegorie letterarie, figurazioni secolari e spirituali, mitologie passate e moderne. L’immaginazione collettiva è tutt’altro che statica, bensì costituita da elementi dialoganti, dinamici e malleabili. La pratica artistica di Livia Carpineto ricerca il sovversivo potenziale di costruzioni visive intese come congegni di espressione poetica, critica e sociale. Parallelamente al lavoro di illustrazione editoriale, collabora con gallerie e istituzioni culturali, realizzando progetti che esplorano contesti storici, geografici e comunitari, fra questi: “New River Head”, Quentin Blake Centre for Illustration, Londra (2022); “Transcend”, Gallery 3, Margate (2021); “UAL Xhibit 2021” (2021); “Model Village”, Swiss Church, a cura di Hot Desque, Londra (2020); “Climate Crisis: Speculative Futures”, Horniman Museum and Gardens, Londra (2020) e “South London Story Lab”, South London Gallery, Londra (2019), fra gli altri.

Fulvia Monguzzi (Miss Goffetown. 1985, Desio. Vive e lavora a Milano, Italia) si laurea in Scultura presso l’Accademia di Belle Arti di Brera, Milano (2008), trascorrendo un periodo di studi alla Facultad de Bellas Artes de Las Palmas, Granada in Spagna; in seguito frequenta la Scuola Internazionale di Illustrazione Ŝtěpán Zavrel a Sarmede, Treviso (2009 – 2011). La pratica di Miss Goffetown si incentra sull’esigenza di passare dalla dimensione privata a quella collettiva con il suo linguaggio semplice, la sua pittura dove il colore determina l’orientamento emotivo, restando neutrale rispetto al contesto sociopolitico, dare spazio di sguardo e di pensiero per raggiungere ancora qualcosa di fantastico. La pittura è lenta e ha bisogno di spazio e tempo e soffre per le persone che non riescono a concedersi il lusso dell’osservazione, della contemplazione e della riflessione. Il ragionamento è visivo, una serie di istantanee scattate dalla percezione costruiscono un apparato di pensieri che modellano il suo manifesto, allo stesso tempo ironico e drammatico. Il gesto è impetuoso quasi incontrollabile, ma la razionalità è nel processo, costante e quotidiano, un lavoro artigiano di ricerca, di produzione.
L’artista fa parte di Spazio Martín, Milano, fra le sue partecipazioni a mostre e progetti: “FANFARA”, Galera San Soda, Milano (2021); UAU Festival dell’Illustrazione, Bergamo (2019); “Graphic day figure di cose”, Galleria Moitre, Torino (2019); “Come Impiattare”, Galleria Lampo, Milano (2019).

Carolina Pozzi (1994, Seriate. Vive e lavora a Lecco, Italia) si specializza in Pittura presso l’Accademia di Belle Arti di Venezia, compiendo un periodo di studi presso Hochschule für Bildende Kunste di Dresda, Germania, nel 2018. Attraverso la pittura l’artista cerca di prestare attenzione a quello che accade e a quello che fa, pur non sapendo precisamente in cosa consista, persiste nel compierlo. La solitudine che questo processo comporta lo definisce come “il proprio assurdo tentativo di restare umana”. Fra le sue partecipazioni a mostre: “Who killed Bambi?”, a cura di Gianluca D’incà Levis, Nuovo Spazio di Casso al Vajont (Dolomiti Contemporanee), Casso (2022); “Sugar,” a cura di Carlotta Pansa, spazio contemporanea, Brescia (2022); “Venice Time Case”, a cura di Luca Massimo Barbero, Tommaso Calabro gallery, Milano (2021); “IL CREPACCIO IG SHOW”, online solo show, a cura di Caroline Corbetta (2021); “Senza tema”, mostra collettiva a cura di Daniele Capra, massimo de luca gallery, Mestre (2019); “Double Trouble”, a cura di Christian Macketanz, Kunstquartier Bethanien, Berlino (2018). Nel 2022 prende parte alla residenza di Via-farini-in residence a Milano, Italia.

Xueqing Zhu (1996, Cina. Vive e lavora a Venezia, Italia), si forma in Pittura presso la Beijing University of Technology e attualmente frequenta il Biennio nello stesso ramo presso l’Accademia di Belle Arti di Venezia. L’artista adotta come punto di partenza la pittura cinese, per poi lasciarsi nel corso degli anni ispirare dall’Espressionismo del Novecento tedesco e francese e dal contemporaneo David Hockney; tutti artisti che mirano ad un’arte che muova o dia forza alle persone, come lei stessa cerca di fare. Secondo l’artista non è un compito facile cercare di trovare se stessi nella pittura, richiede esperienza tecnica e sincerità. Ogni tentativo premuroso si avvicina al sé unico e ci sono momenti in cui ci si allontana da questo. Quelli sono i momenti in cui manca la sincerità che significa rispettare i propri desideri e il mondo reale: trovare, cioè, la propria essenza nella verità delle cose reali. Questi dialoghi e confini sottili fanno sì che l’immagine sia più forte e raffinata, così al momento giusto colpisce in modo preciso il cuore e il pensiero delle persone. È il senso di un dipinto.
Fra le sue partecipazioni a mostre: “Nelle selve non più belve”, Vulcano Agency e RAVE East Village Artist Residency, a cura di Daniele Capra, Isabella e Tiziana Pers (2022); “Palazzo Monti Degree Show III”, Palazzo Monti, Brescia (2022); “Anatares”, esposizione finale e workshop Extraordinario con Vulcano Agency, Marghera, Venezia (2020 e 2021); “Pensare in mezzo al lago”, Beijing University of Technology, Beijing (2019).


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