READING

Claudia De Luca. La verità delle rose tardive

Claudia De Luca. La verità delle rose tardive

Sto caricando la mappa ....

Data / Ora
Date(s) - 14/10/2022
6:00 pm - 9:00 pm

Luogo
ARTESPAZIOTEMPO

Categorie


Claudia De Luca sarà presente a Venezia presso artespaziotempo con la mostra “La verità delle rose tardive” a cura di Elisabetta Mero. Terza tappa di un ciclo di esposizioni tra Milano e Venezia, il progetto risulta un punto di approdo di una ricerca personale dell’artista indirizzata verso una rinascita raccontata e vissuta attraverso la sua pratica. 

Ho pensato di chiudere questa triade espositiva ritornando nel luogo dove tutto è iniziato: il luogo della ferita e della tenerezza che inganna. Ho continuato il cammino approdando nel ristoro e nella quiete delle camere dello scirocco, nella Basilica di San Celso a Milano, per terminare il mio percorso in un giardino immaginato, dove dal nero e dal bianco esplodono colori come il blue e l’oro, grazie all’uso di pigmenti puri che brillano come lampi di luce – afferma Claudia De LucaSarà come una danza, da me definita “danza obliqua”, che ruoterà come un vento intorno a tutti noi evitando di farci scivolare nel precipizio.

La prima mostra era nel segno della precarietà (La tenerezza inganna da artespaziotempo); la seconda ha portato vento di scirocco (Le camere dello scirocco alla Basilica di San Celso); la terza permetterà di inoltrarsi in un giardino luminoso. Un giardino onirico, un luogo che non esiste ma fa bene a tutti immaginarlo e che l’artista crea nelle sale di artespaziotempo.

Un giardino di rose tardive che nascono fuori stagione, in momenti climatici difficili e non idonei al naturale sviluppo del fiore. Sono le rose che resistono ed insistono, che si danno una possibilità sempre, soprattutto in momenti nei quali gli andamenti ritmici interiori sembrano vacillare. Per questo progetto l’artista parte da una riflessione, ispirata da un brano tratto dal “Deserto” di Camus, sulle verità che possono emergere da uno sguardo puro e libero sul mondo che ci circonda, privo di giudizio, contemplativo e radicato nel presente. Per Camus l’intuizione arriva dalle rose tardive del Chiostro di Santa Maria Novella a Firenze, per Proust dalle madelaine a colazione. Una verità che Claudia De Luca intende come un possibile sempre aperto e mai concluso. Le rose tardive sono l’esempio di come la vita, anche nelle sue contraddizioni, ci appare comunque intensa ed è solo nell’afferrarla, nel farla propria che la possiamo riconoscere come autentica. 

Un’esplosione di macchie di colori, una labirintica illuminazione nella quale le rose hanno resistito al tempo e alle intemperie esistenziali che il tempo porta con sé. Nelle opere in mostra Claudia De Luca utilizza prevalentemente pigmenti puri che mischia o con cera e olio di lino secco. Non mancano pennellate di nero, rosa e arancio che, ovviamente, fanno da sfondo necessario alla “rinascita” delle rose.


Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

By using this form you agree with the storage and handling of your data by this website.