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Cosa vedi, oltre questi orizzonti! Installazione artistica di Federico Catagnoli

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Data / Ora
Date(s) - 27/08/2022 - 09/10/2022
10:00 am - 12:30 pm

Luogo
Torre Campanaria

Categorie


FEDERICO CATAGNOLI

“Cosa vedi, oltre questi orizzonti!”

Torre Campanaria, Castellaro Lagusello, comune Monzambano (Mn)

a cura di Antonella Bosio, testo di Mauro Valsecchi

dal 27 agosto al 9 ottobre 2022

Inaugurazione

27 agosto dalle 19 alle 21 _ingresso libero_

L’ultima installazione nella torre di Castellaro Lagusello ci porta in viaggio, un viaggio che propone più domande che risposte, ma le risposte, se ci sono, sono nascoste dentro di noi tra le nostre emozioni. 

“Cosa vedi, oltre questi orizzonti?” Viaggiando ti accorgi che le differenze si perdono; i luoghi si scambiano forma, ordine, distanze.

La storia che ho sentito è più o meno così: si parlava di un viaggio ma non si sapeva con certezza chi l’avesse compiuto, nomi e caratterizzazioni erano stati divorati dalla reiterazione della narrazione, così tutto s’era concentrato sullo spostamento: erano cammini per sentieri impervi, soste in luoghi inesplorati, sonni sotto cieli disumani. Sembrava uno dei tanti che si potevano leggere nei libri d’avventura Ottocenteschi, ma questo era un viaggio di una solitudine inimmaginabile. Uno spassionato tuffo nella vera oscurità. Senza incontrare un solo atomo di persona. Soltanto con l’intento di avvicinarsi al segreto dell’universo, avendo fiducia in ciò che si cela nell’abisso.

È con questa sensibilità che si presenta il lavoro artistico prodotto da Federico Catagnoli (1988, Milano) installato nella torre campanaria, per progetto di “Una Torre per l’arte”. Un titolo, “Cosa vedi, oltre questi orizzonti?” che è una domanda posta in risonanza, che echeggia tra i muri della Torre, affascina ma incupisce perché la risposta sembra un mistero; quel mistero che si nasconde alle persone più care, e che occultiamo volentieri persino alla nostra coscienza.

In ogni piano dell’edificio campanario un’installazione ambientale, non nel senso che mima un ambiente ma evoca e si trasforma in un luogo. In questo modo Catagnoli ha segnato un tragitto non sequenziale in cui il fruitore potrà ritrovarsi e perdersi di volta in volta.

Federico Catagnoli (Milano, 1988) dopo il liceo scientifico  frequenta due anni alla facoltà di Farmacia presso l’Università degli Studi di Milano, cambia percorso e ottiene una laurea triennale in scienze dei beni culturali con indirizzo in storia e critica dell’arte, nel mentre lavora come assistente di galleria. Conclude, nel biennio successivo, il percorso di istruzione con una laurea specialistica in arti visive e studi curatoriali presso NABA.

Percorso vario, utile ad un approccio personale del suo statement artistico, fortemente influenzato dal suo interesse per la materia scientifico. Esperienza e passione, immaginativa e culturale, che vengono riversate direttamente nella sua ricerca artistica.

“La mia ricerca parte dall’osservazione della realtà con lo scopo di comprendere ciò che la compone e i fenomeni che accadono al suo interno.

Temi come la trasformazione o l’indagine degli elementi microscopici per comprendere quello che sta dietro alle cose, l’invisibile struttura che sostiene tutto l’universo. L’osservazione dell’estremamente piccolo come specchio dell’incommensurabilmente grande.

Attraverso la pittura e la scultura si attua questa visione “cellulare” della realtà che mi permette di trarre ispirazione dalle geometrie delle strutture cristalline e minerali ma non solo, anche da elementi direttamente riconducibili alla chimica o alla biologia, presentandoli combinati oppure ben distinti l’uno dall’altro.”


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