Data / Ora
Date(s) - 20/10/2022 - 21/10/2022
11:00 am - 7:00 pm
Luogo
Palariccione
Categorie
Giovedì 20 e Venerdì 21 ottobre 2022, nell’ambito della Convention annuale di Var Group dal titolo “Digital Soul”, che si terrà al Palariccione, sarà annunciato il nuovo corso del progetto Var Digital Art (VDA) sotto la direzione artistica del curatore Davide Sarchioni.
Nato dalla volontà di sperimentare e approfondire le contaminazioni tra il mondo dell’arte, della tecnologia digitale e dell’impresa, da quest’anno VDA diventa un hub creativo per la ricerca e la produzione artistica, promuovendo la condivisione e la costruzione di progetti innovativi con partner nazionali e internazionali, con Università e Accademie, enti pubblici e musei.
“Var Digital Art è nata grazie all’iniziativa di un gruppo di colleghi con la passione per l’arte e per il digitale. Negli anni è cresciuta fino a diventare un progetto consolidato. Quest’anno il tema della nostra Convention è Digital Soul e VDA ne offre un’interpretazione unica, grazie alla partecipazione di quattro artisti e alla creazione di un’opera live alla quale tutti coloro che parteciperanno all’evento potranno dare il proprio contributo. È un progetto estremamente interessante che sancisce ancora una volta la simbiosi tra arte e tecnologia”, dichiara Francesca Moriani, Ceo Var Group.
VDA sarà un polo dinamico che mira a diventare un catalizzatore di idee e di innovazione a sostegno degli artisti che desiderano sperimentare le tecnologie digitali con progetti originali, attivando e orientando nuovi processi creativi e collaborazioni inedite tra ambiti differenti per costituire gradualmente una grande community (che si chiamerà VDA Forum) volta al confronto e allo scambio continuo sui temi e le esperienze legate all’arte digitale.
Tra le diverse sezioni in cui si articola il progetto sarà inaugurata la VDA Factory, un laboratorio di produzione e condivisione di opere digitali e VDA Exhibition, dedicata all’ideazione e alla realizzazione di progetti espositivi.
“Rispetto al 2018, anno di lancio del progetto, ne abbiamo fatta di strada -sostiene Alessandro Tiezzi, Head of Var Digital Art- e per noi questo è un anno di svolta. VDA promuoverà infatti molte iniziative che continueranno fino al 2025 e che vedranno protagonisti giovani artisti delle accademie, artisti emergenti nel mondo digitale e ovviamente le imprese. VDA insieme a Var Group saranno un incubatore di idee e di forme espressive che solleciteranno la creatività e nuove contaminazioni”.
All’interno del Palariccione, saranno esposte le opere di tre artisti italiani, Matteo Basilé (Roma, 1974), Pamela Diamante (Bari, 1985) e Leonardo Petrucci (Grosseto, 1986) selezionate dal curatore Davide Sarchioni per approfondire il concetto di “Digital Soul”, tema principale dell’evento, veicolando l’impiego di intelligenze artificiali e tecnologie digitali nella produzione di immagini che forniscono sguardi inediti, interpretazioni e riflessioni profonde sulla realtà in cui viviamo, ponendo costantemente al centro la sensibilità umana in rapporto al mondo digitale. Le opere saranno presentate su un display del tutto eccezionale: un tunnel di 9 metri costituito da grandi ledwall che sarà percorso dallo spettattore per vivere un’esperienza immersiva e sorprendente.
“Il tunnel -afferma Davide Sarchioni, curatore di Var Digital Art- è come una sorta di Stargate tra il mondo fisico e quello digitale e simboleggia un viaggio nel tempo, tra presente, passato e futuro, attraverso i molteplici significati restituiti dalle opere esposte. Basilé presenta un insieme di quadri digitali che mantengono un perfetto equilibrio tra la
lentezza dell’arte del passato e la velocità delle immagini tecnologiche del nostro tempo, ridisegnando la mappa umana di una civiltà millenaria proiettata nel futuro. Il video di Diamante, invece, ci porta a riflettere sul nostro presente, sugli abusi dell’advertising e delle pubblicità, ipotizzando un tempo in cui il risplendere delle stelle millenarie nel cielo sarà offuscato dal sovraffollamento di insegne luminose. Infine Petrucci, con la visione futuribile di un universo spiraliforme in continua trasformazione, ispirata alla Galassia Vortice M51, individua il perpetuarsi di un moto ciclico che sembra prefigurare il destino dell’umanità, ma anche la sua origine”.
La novità di quest’anno, promossa da Var Digital Art, è la creazione di un’opera d’arte corale e inclusiva, aperta a tutti coloro che parteciperanno o seguiranno la Convention. L’opera “Digital Soul”, ideata dall’artista Antonio Barbieri (Grosseto, 1985), sarà frutto della rielaborazione dell’esperienza vissuta durante l’evento e nasce dal contributo dei
partecipanti con il supporto della tecnologia e dell’Intelligenza Artificiale. Scaricando dallo store la App ufficiale “Eventi Var Group”, nella sezione “Var Digital Art”, il pubblico potrà rispondere a una domanda scegliendo tra diverse parole chiave. Per ogni parola scelta saranno generati dei dati che l’artista utilizzerà per la formulazione della sua
opera ispirata alla struttura di un un agglomerato sferiforme, simile a un “soffione” (corpo fruttifero del Tarassaco). I dati andranno ad alimentare un algoritmo ricorsivo che produrrà una serie di “rami” frattali modificabili al variare della tipologia di dati processati, fino a stabilizzarsi in una struttura definitiva.
L’opera diventerà la manifestazione visiva del sentiment espresso dai partecipanti, rivelando così l’anima digitale (Digital Soul) di Var Group e sarà presentata nella sua versione completa alla fine di Novembre.
Sarà possibile scoprire le opere che saranno esposte durante la Convention e le fasi di creazione dell’opera “Digital Soul” sugli account IG, FB, AL e il canale YouTube dedicato o sulla pagina web www.vargroup.it/var-digital-art/.
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