Data / Ora
Date(s) - 04/03/2022 - 16/04/2022
Tutto il giorno
Luogo
museo MAGI900
Categorie
Come è ormai consuetudine, al museo MAGI900 il mese di marzo è dedicato alla creatività femminile e alla capacità delle artiste di interrogarsi sulla propria vicenda interiore attraverso opere dalle risonanze universali. Quest’anno la mostra di Federica Cipriani propone al pubblico un progetto espositivo che si interroga sul nostro essere soli e insieme agli altri. “Una riflessione delicata e lucida” sottolinea la curatrice Valeria Tassinari “che seduce grazie a una straordinaria leggerezza visiva ma subito dopo ci interroga e destabilizza, per la singolare profondità di analisi della condizione umana, rappresentata grazie a un poetico rispecchiamento nel mondo naturale”.
Federica Cipriani, figura emergente sulla scena artistica italiana, propone in questa personale un’immersione nel suo universo poetico attraverso una selezione di opere portate a dialogare nello spazio museale, in una dimensione sospesa tra cielo – attraversato da voli e da ali – e terra, verso la quale pendono grandi nidi.
Ispirata dalla riflessione filosofica sull’esistenza, l’artista si esprime attraverso una pratica del fare di grande raffinatezza, creando opere installative e sculture con materiali umili – come la rete metallica, il giunco, la carta – trasformati in materia preziosa ed evocativa.
La sua ricerca si è sviluppata inizialmente sui concetti di armonia e di movimento, per poi porre l’attenzione nelle ultime serie di lavori sull’Identità. La serie “Stormi” affronta il concetto d’identità individuale in rapporto e confronto con l’altro. Lo stormo diventa metafora di appartenenza e condivisione, in cui il singolo partecipa al movimento del gruppo mantenendo la propria individualità. Le linee presenti sullo sfondo di alcune opere richiamano visivamente l’immagine delle correnti ventose e dialogano con le sagome sovrastanti in una mappa simbolica: esse sono porzioni di un’impronta digitale, una raffigurazione dell’identità individuale in relazione agli altri nel processo di formazione dell’identità sociale.
La serie “Nidi”, così come l’opera “Maybe Again”, si concentra sull’individualità del singolo, sul suo mondo interiore ed intimo e su come le relazioni e gli incontri lo influenzino. Punto di partenza è sempre l’osservazione della natura e della sua incondizionata bellezza nella quale l’artista trova delle metafore e delle chiavi di lettura delle proprie esperienze personali.
NO COMMENT