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Giuditta Branconi. Les Filles Terribles

Giuditta Branconi. Les Filles Terribles

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Data / Ora
Date(s) - 22/09/2022 - 19/11/2022
11:00 am - 7:00 pm

Luogo
L.U.P.O. - Lorenzelli Projects

Categorie


GIUDITTA BRANCONI

LES FILLES TERRIBLES

22 September – 11 November, 2022

Opening: Thursday 22 September, 6 pm

Tue – Sat, 11 am – 7 pm

 

L.U.P.O. inaugura la sua seconda stagione con “Les Filles Terribles”, prima personale di Giuditta Branconi (b. 1998) nella quale nove dipinti realizzati nell’arco del 2022 popoleranno gli spazi della galleria. Nonostante la giovane età dell’artista, i suoi lavori fanno parte di diverse collezioni italiane ed internazionali.

Parlando con Giuditta dei suoi lavori si comprende subito un’importante matrice letteraria e narrativa dell’immagine. L’artista chiacchierando fa riferimento a svariati titoli di romanzi, cita racconti e saggi di differenti autori e periodi.

In particolare, le immagini dipinte da Giuditta presentano un accentuato carattere fiabesco, laddove si consideri la fiaba nella sua versione più originale e meno censurata: la Biancaneve dei fratelli Grimm uccisa dalla madre, la sirenetta di Hans Christian Andersen rifiutata in amore e quindi destinata a mutarsi in schiuma, o ancora, l’Alice di Lewis Carroll, nella realtà una fanciulla soggetta alle attenzioni di un uomo molto più anziano.

Osservando i lavori di Giuditta siamo introdotti in un continuo susseguirsi di pattern e incastri decorativi che subito ci trasportano in una dimensione corale, sonora, fatta di fruscii e canti armoniosi.

Giovani fanciulle, bambine e fate sono infiocchettate e acconciate in maniera d’apparirci innocenti e spensierate ma, nell’infittirsi della trama pittorica, si rivelano gesti, sguardi e comportamenti fortemente maliziosi.

Giochi, dispetti; pianti isterici e litigi sono differenti storie che Giuditta concatena all’interno della stessa immagine e che comunica attraverso un unico e festoso motivo pittorico coeso da un forte senso di ambiguità. Questo doppio senso lo ritroviamo anche nell’esecuzione dei lavori, Giuditta interviene su due differenti superfici, girando e rigirando la tela, riprendendo le pennellate eseguite su un fronte crea nuove storie e nuovi incastri.

Accompagnato da una musica solenne il nostro occhio si trova a stagnare all’interno di immagini che, ad ogni nuovo sguardo, rivelano un differente angolo della storia, un diverso groviglio. Carpe koi, cuori in stile old school, dame bendate, scorpioni e una moltitudine di altri dettagli si diramano nello spazio creando continuità e contraddizioni.

L’artista non ci presenta un lieto fine, storia dopo storia Giuditta ci invita ad addentrarci in un continuo narrativo, in una fiaba senza un tempo finito.

Testo di Alberto Rota


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