READING

Il calligrafo e street artist Luca Barcellona a Fr...

Il calligrafo e street artist Luca Barcellona a Fratta di Tarzo (TV)

Mappa non disponibile

Data / Ora
Date(s) - 19/05/2023
10:00 am - 5:00 pm

Categorie


Dopo Roma, Praga e Spoleto sarà Fratta di Tarzo ad ospitare il 19 maggio il calligrafo e Street Artist internazionale Luca Barcellona.

L’artista sintetizzando motti della cultura popolare veneta scriverà su appositi pannelli posizionati strategicamente sui muri del paese, trasformando le case del borgo nelle quinte di un teatro naturale affacciato sul lago di Revine nel paesaggio delle colline trevigiane.

Ogni testo diventerà una didascalia alla visione, una guida, una indicazione. “La scrittura utilizza il muro come foglio e l’interlocutore diventa chiunque gli passi davanti”, spiega Luca Barcellona. “Il messaggio lascia la sua forma intima e privata e diventa patrimonio comune, e parte integrante della città”. La Street Art rivendica le sue origini antagoniste, libere ma anche quelle di essere un cantiere “medievale” aperto alla partecipazione della collettività, della comunità che in quel segno riconosce la propria voce.

Ogni frase una “versione street” di motti e detti popolari, ogni parete una pagina di un libro espanso. L’evento è un interessante dialogo tra scrittura e Urban Art, tra graffito e segno. Un’occasione per riflettere con l’artista sui confini tra segno e immagine, tra vandalismo e decoro. “Chi fruisce delle opere, si trova inevitabilmente a visitare un museo a cielo aperto, questo crea un dialogo indiretto fra l’artista e la città”.

Il borgo che già porta le tracce di una Street Art storica, diventa protagonista di un inedito laboratorio che ripensa l’arte come partecipazione attiva, come collettività. Come un museo aperto e condiviso. “Personalmente credo ci sia un valore nell’incuriosire le persone, con lavori esteticamente gradevoli ma non facilmente decifrabili”. Il lavoro di Barcellona è anche una ri-affermazione della necessità, educativa e formativa della lettera, della scrittura: “Le lettere spesso vengono viste solo come scritte, non come arte tipografica, mentre viene preferita l’arte figurativa, spesso didascalica. Per osservare un’immagine di lettering, serve la stessa predisposizione che occorre per apprezzare un quadro astratto rispetto ad un paesaggio”. Una questione che, anche in epoca digitale, ripropone la calligrafia a scuola: “Si potrebbe insegnare la grafia a mano anche su Device digitali, esattamente come gli strumenti per scrivere sono sempre cambiati nei secoli, mentre il gesto molto poco”

Proprio su questo tema proseguirà la riflessione il giorno 20 maggio nella tavola rotonda sempre a Tarzo. Al tavolo siederanno architetti, docenti e poeti per ripensare il rapporto tra paese e paesaggio, scrittura e arte.


Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

By using this form you agree with the storage and handling of your data by this website.