Librarte – il libro d’artista

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Data / Ora
Date(s) - 28/04/2023 - 30/06/2023
5:30 pm - 8:30 pm

Luogo
museo DART

Categorie


Il libro d’artista è un’opera ambigua e ricca di potenzialità, ma anche oggetto sfuggente e di difficile definizione, accompagnato da curiosità e da un’aura affascinante, è in continua evoluzione come tutti i linguaggi dell’arte e della comunicazione.

Vediamo libri che sono opere concettuali, altri sono dipinti tridimensionali, o scrigni di memorie, sculture, assemblaggi di collage e disegni, comunque esemplari in continua evoluzione da cui ricaviamo storie, immagini, idee, e ancora libri che trovano il loro senso nella provocazione, sono scritture cancellate o impossibili e labirintiche.

Libri difficili da visionare perché collocati all’interno di situazioni complesse, oppure giganteschi e prodotti in unico esemplare o in poche copie, altri minuscoli che racchiudono possibili segreti, tutti sono libri ma allo stesso tempo sono opere: tantissimi sono gli artisti, dai più trasgressivi ai grandi maestri del Novecento, che ne hanno amato la forma, distruggendoli, comprimendoli, ripensandoli secondo modalità alternative ed elaborando in maniera nuova il senso e la loro funzione.

In questa mostra si colloca l’installazione site-specific di Gabriella Locci sui libri bruciati, raccolti nel 2021 dopo il rogo che ha devastato il Montiferru in Sardegna.
Sono presenti libri che diventano ceramica Raku (Giampaolo Mameli), altri sono carta fragilissima consumata dal tempo e che racconta di un tempo di speranze e di grande energia (Angelo Liberati), oppure assemblaggi di immagini (Anna Saba) o di fotografie (Marco Ceraglia, Irma Edlund), altri ancora finissime calcografie (Elisabetta Diamanti) o progetti di architetture minime (Carlo Atzeni, Silvia Mocci). Michel Seuphor è presente con due acqueforti-acquatinte accompagnate dalle sue poesie, sempre nell’ambito dell’arte concreta si collocano le poetiche litografie di Ermanno Leinardi completate dalle poesie di Vincenzo Satta.

Libri di tela percorsi da raffinati grafismi (Maria Lai), altri sempre in tela raccontano segni e colori di viaggi visionari (Gabriella Locc) Ma il tema resta aperto perché definire realmente il libro d’artista è complicato, tanti sono i punti di vista che potrebbero definirlo e interpretarlo; siamo davanti a qualcosa che, per sua natura e scelta, sfugge alle categorie e genera il dubbio se si tratta di un oggetto, di un’opera, di una riflessione oppure di un concetto.

Completa l’esposizione l’angolo del Design dove si collocano i Racconti di ferro di Giovanni Paddeu.


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