Natura Dèi Teatri | Grigio Piombo

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Data / Ora
Date(s) - 02/11/2022 - 05/11/2022
8:30 pm

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Ogni anno Lenz Fondazione dedica a un_una grande intellettuale_artista della cultura italiana un Progetto Speciale di rilettura dell’opera in chiave visuale e performativa.
*Dedica a 100 anni dalla nascita di Pier Paolo Pasolini*
Già ispirazione per la creazione “Aeneis in Italia”, un’opera di Lenz del 2012 ispirata all’epos virgiliano che rileggeva le vicende dell’”Eneide” in chiave metastorica, le visioni di Pasolini sono la funzione propulsiva di esplorazioni poetiche che trovano nella critica al potere e alla violenza nelle sue diverse forme ed espressioni, il fondante dispositivo concettuale per una riedizione installativa, musicale, visuale e performativa dal titolo “Grigio piombo”.
GRIGIO PIOMBO
INSTALLAZIONE VISUALE_SONORA_PERFORMATIVA 
Emanazioni da Virgilio, Pier Paolo Pasolini, Marchese de Sade
Creazione _ Francesco Pititto, Maria Federica Maestri
Drammaturgia, imagoturgia _ Francesco Pititto
Installazione, composizione, costumi _ Maria Federica Maestri
Interprete _ Valentina Barbarini
Interpreti in video _ Valentina Barbarini, Roberto Riseri, Pierluigi Tedeschi, Gugliemo Gazzelli Musica live electronics _ Andrea Azzali
Durata _ 50 minuti
La struttura drammaturgica di “Grigio piombo”, titolo di uno dei sei paragrafi che componevano “Aeneis in Italia”, stratifica porzioni originali del poema, frammenti di documenti storici degli ‘anni di piombo’, segmenti diffratti delle “120 giornate di Sodoma” di De Sade, per traslare la vicenda narrata nella seconda parte dell’”Eneide” – dal settimo al dodicesimo Libro – su un piano metastorico.
L’arrivo in Italia di Enea sembra segnare l’inizio di un epos tragico che permane costante nella storia italiana: una guerra senza eroi, una violenza senza soggetto, un’architettura umana muta e incapace di sentimento.
Così in una visione metastorica del conflitto originario, l’occupazione del Lazio da parte del pius Enea e la ribellione del giovane Turno disobbediente al nuovo ordine, si trasfigurano in un tempo appena passato, la notte luttuosa degli anni Settanta.
La rinuncia alla pietà cancella il volto dei ‘fanciulli e delle fanciulle’ in armi, li priva del nome, degli affetti familiari, del futuro, perché la promessa di resurrezione – dopo il giudizio universale dello scontro con lo Stato – appare una retorica pietrificante più potente della pace quotidiana.
Come la cerva ferita a morte da Ascanio sulle rive del Tevere, la generazione senza identità degli anni di piombo trafitta dalla delusione del revisionismo del dopo Resistenza, corre sfrenata alla lotta contro il potere.
Solo il corpo straziato di Pier Paolo Pasolini, come una principessa destinata al sacrificio, una lacrimosa Lavinia sporca del fango di quegli stessi lidi su cui la Storia è iniziata millenni fa, supera l’orrore dell’oblio e lascia con il suo gemito poetico e profetico, un eterno segno di pietà e bellezza.
Nell’installazione visiva una contemporanea iconostasi composta da grandi portiere rosse, memoria dei luoghi di morte di Aldo Moro e Pier Paolo Pasolini, si inseguono immagini di corpi umani ridotti a torso scarnificato e mutilato, vecchi dèi ammutoliti davanti alla strage che sta per compiersi, ritratti di giovani combattenti immolati sull’altare della lotta armata, roridi di frutti sanguigni, una lupa-donna incistata da moltiplicate mammelle animali straziata dalle bocche di maschi adulti prossimi al potere, e cerve terrorizzate che tentano di sfuggire il colpo mortale.
Nessuna cerimonia del ricordo, nessun padre da odiare, nessuna amante da abbandonare, nessuna madre da desiderare, nessun passato e nessun futuro, solo un ‘al di qua’ insanguinato dalla retorica del conflitto, solo il presente anonimo, crudele e privo di pathos.
All’interno della rassegna Il Rumore del Lutto 2022.
Negli stessi giorni sarà possibile visitare presso la Galleria San Ludovico la videoinstallazione dedicata al progetto Grigio Piombo dalle ore 17:30 alle ore 19:30.
Prenotazione obbligatoria
tel. 0521 270141
mob. e WhatsApp 335 6096220
info@lenzfondazione.it – www.lenzfondazione.it
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