READING

Sebastiano Mortellaro. The earth trembles

Sebastiano Mortellaro. The earth trembles

Sto caricando la mappa ....

Data / Ora
Date(s) - 15/04/2023
7:00 pm

Luogo
Clou

Categorie


Il titolo di questa mostra è tratto dal film che Luchino Visconti girò ad Acitrezza nel 1948, “La terra trema”. Visconti, ispirato dal romanzo del Verga “I Malavoglia”, si rifà alla dottrina unanimista di Jules Romains secondo la quale in ogni collettività, in ogni aggregazione umana, vive un’anima unica che permette agli individui di entrare in contatto gli uni con gli altri.
Se non fosse che il concetto di identità sia stato estremizzato e confuso con il nazionalismo, quindi con un’identità legata ad un luogo fisico e storicamente determinato, si potrebbe affermare che quell’anima collettiva presente in ogni aggregazione umana non sia altro che l’identità.
Esiste un’identità dei luoghi fisici, statica, e un’identità viaggiante, che attraversa territori diversi, che potremo definire dinamica; persone che nell’attraversare territori anche mentali assorbono ciò che vedono, ciò che vivono. Identità e memoria legate alla Sicilia, sono spesso al centro del lavoro di Sebastiano Mortellaro; una terra, la Sicilia, devastata dalla mafia e da uno sviluppo selvaggio che ha distrutto per l’appunto un’identità territoriale e culturale. A questa identità locale si intreccia quella viaggiante delle centinaia di persone che arrivano coi barconi, costrette a scappare. L’artista si identifica con queste persone al punto di immaginare i suoi genitori avvolti da coperte isotermiche che, sebbene scaldino allo stesso tempo, pur dorate e argentate, cancellano l’individuo; una falsa sensazione di calore che non c’è, sicuro che prima o poi si torna, magari nudi e con le cicatrici dell’esperienza accumulate nel tempo.

Viviamo in un momento di profondo spaesamento, ci smarriamo di continuo in non luoghi che ci accomunano ma ci cancellano, viviamo appiattiti da tempi globali dove tutto è copia di asettici modelli artificiali, ma gli uomini no, non sono copie inanimate, ma portano con sé origini, tradizioni, credenze che non si amalgamano, non si mescolano e non convivono in questi luoghi. Da sempre flussi di persone si sono spostate per varie ragioni dalle proprie origini e hanno riformato comunità nuove all’interno delle quali le culture e le tradizioni hanno convissuto più o meno amalgamandosi, oggi con la corsa verso la fallita globalizzazione, vediamo identità perdersi o diventare altro, altro da sé, al punto di non riconoscersi. Identità mutilate, traslate, che portano con sé un profondo senso di solitudine, cocci di sogni infranti, invalidati all’esistenza. Norma Guglielmino

Mostra meno

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

By using this form you agree with the storage and handling of your data by this website.