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Tutto è uno, uno è tutto | Francesca Romana Pinzar...

Tutto è uno, uno è tutto | Francesca Romana Pinzari

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Data / Ora
Date(s) - 31/05/2023
6:00 pm - 8:30 pm

Luogo
Gilda Contemporary Art

Categorie


TUTTO È UNO, UNO È TUTTO

Francesca Romana Pinzari

a cura di Cristina Gilda Artese

Mercoledì 31 maggio 2023 ore 18

Sino al 24 giugno

Ingresso libero

Gilda Contemporary Art presenta la personale di Francesca Romana Pinzari a cura di Cristina Gilda Artese, dal titolo Tutto è uno, uno è tutto.

La ricerca di Francesca Romana Pinzari fonda le proprie basi sull’esperienza del corpo vissuta attraverso le azioni performative, sull’indagine della materia mediante la creazione di sculture ove il materiale stesso si autoproduce o si trasforma (cristalli, rovi, arbusti, capelli) sino ad arrivare all’indagine del concetto di appartenenza dell’Uomo alla Natura, in quanto fatto della stessa componente organica di ogni elemento della Natura stessa.

Un lavoro viscerale, con citazioni ed evocazioni di archetipi ancestrali, ed al tempo stesso spirituale e di sintesi concettuale. Tant’è che l’impressione è che attraverso la creazione della materia, nel caso delle opere in mostra, cristalli realizzati nello studio dell’artista, ed il disegno ricomposto attraverso la scrittura, si giunga all’astrazione e concettualizzazione del senso stesso dell’esistenza.

Negli ultimi anni, dalla mostra in Gilda Contemporary Art tenutasi nel 2017 e dal titolo Supernatural, Pinzari ha approfondito attraverso un personale percorso la meditazione ed alcune metodologie spirituali volte alla conoscenza di se stessi; in particolare, fondamentale è stato l’incontro con l’antica pratica di riconciliazione energetica, intesa come prassi di annullamento di pensieri e forze negative, di tradizione hawaiana, peraltro ancora presente nel continente oceanico, denominata Ho’oponopono.

La meditazione, attraverso la recitazione dei mantra, conferisce forza attiva alla parola, che diventa essa stessa strumento di mutazione, di liberazione e di trascendenza.

In mostra una installazione di sculture realizzate con cristalli che recano il titolo della parola “forgiante”.

Infatti, nel percorso di creazione l’artista ha posto la parola come componente attivatore della materia, una sorta di catalizzatore, ponendola scritta sui recipienti riempiti d’acqua e destinanti alla trasformazione delle polveri in cristallo. L’energia dell’acqua, si unisce alla parola per provocare la mutazione della materia con un procedimento alchemico. Da qui le opere dai titoli Grazie, Io sono, Mi dispiace, Ti amo, Sat nam, Ho’oponopono , Tutto è uno, uno è tutto, tutto è amore. Come formule che danno vita alla forma, la parola entra nel processo dando origine a delle forme pensiero. È sempre la parola, che scritta a mano in maniera fluida e libera, su grandi carte con un evocativo inchiostro dal colore blu oltremare, a riconfigurare delle mappe spirituali, dei sentieri, dei percorsi verso la liberazione dei propri canali energetici vitali.

Interessante la resa fotografica dei “cristalli nominati” che diventano piccole icone, quasi degli ex voto della forma nominata, in una composizione di 9 stampe fine art componendo un quadrato magico.

Una mostra di estrema sintesi e rigore formale che, come è matrice costante dell’artista, non prescinde da un coinvolgimento emotivo personale ed infine, del fruitore.

Nel giorno del finissage, previsto per il sabato 24 giugno, avverrà una performance a carattere rituale per la quale è necessario accreditarsi essendo a numero limitato.

BIOGRAFIA

Francesca Romana Pinzari è nata a Perth, in Australia, nel 1976. Vive e lavora a Roma. Lavora con video, installazione, performance, scultura e pittura. La sua ricerca parte dal corpo per parlare d’identità fisica, culturale, politica e religiosa. Concetti come la violenza domestica, diversity e radici culturali vengono affrontati con un approccio di stampo performativo che porta l’artista alla realizzazione anche di manufatti scultorei, pittorici o installativi di diversa natura a seconda del progetto espositivo. Molti dei suoi materiali li trova passeggiando nei boschi come arbusti spinosi, esoscheletri di cicale, pelli di serpente o aculei di istrice.  Nelle sue installazioni e disegni fatti di crini di cavallo e di suoi stessi capelli intrecciati il rapporto con il corpo e l’organico diventa immediato, mentre nella creazione di cristalli il lento e laborioso rituale alchemico che svolge in solitaria nel suo laboratorio non è visibile ma si lascia intuire dal prezioso ed inusuale materiale che ricopre le sue sculture. Dal 1999 espone i suoi lavori in Italia e all’estero, tra le principali mostre più recenti si citano: Nel 2022 “Savona Connexxion” Festival di arte contemporanea a Savona, “Visibilia” al Museo Palazzo Ducale a Gubbio e la performance a Palermo “The tilted body” per la Biennale Arcipelago Mediterraneo. Nel 2021 “Alem, Arte italiana in pandemia” al Museo di Arte Contemporanea dell’Università di San Paulo e nel 2017 la personale “Supernatural” presso Gilda Contemporary Art. Ha vinto numerosi premi tra cui: lo Special Prize Riccardo Costantini Gallery all’Arteam Cup 2016, nel 2011 il Premio Giovani Talenti del Comune di Roma e la residenza alla SVA di New York, nel 2010 è finalista al Premio Celeste.


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