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Personaggi e persone: Màlgari Onnis Porrino

Personaggi e persone: Màlgari Onnis Porrino

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Data / Ora
Date(s) - 08/07/2021 - 20/07/2021
12:00 am

Luogo
Bar Giulia d'autore

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Pittrice, scenografa e costumista nata nel 1935 a Roma, Màlgari Onnis si forma negli anni ’50 al Liceo Artistico con Walter Lazzaro e con Emilio Greco (“il più grande disegnatore in Europa” secondo Picasso) e all’Accademia di Belle Arti di Roma con Roberto Melli e Franco Gentilini. Per il teatro ha collaborato con il marito compositore sardo Ennio Porrino, che a metà degli anni ’50 scelse l’Argentario come Buen retiro, componendo il “Concerto dell’Argentarola”, e da allora vi trascorre l’estate. Ha lavorato in enti lirici italiani ed esteri: Teatro dell’Operae Valle di Roma, San Carlo di Napoli, Massimo di Cagliari, Gran Teatro del Liceo di Barcellona, Opera di Klagenfurt e teatri romani di prosa. Ha esposto in mostre collettive e personali: Galleria La porta d’oro di Cagliari nel 1972; Galleria Italarte di Roma e Il coloredi Cagliari nel 1984; al Forte Spagnolo dell’Aquila (nel cui Museo Nazionale d’Abruzzo sono alcune sue opere) nel 1994.

Nel 2001 ha scritto l’autobiografia Ricordamando.

Di Màlgari hanno scritto: Valerio Mariani, Luigi Tallarico, Luciano Luisi, Emilio Greco, Valerio Rivosecchi. Nei suoi ritratti descrive con mirabile sintesi icastica, creando una pittura d’istinto spontanea ma colta, dominando la tela con una tecnica raffinata, che costruisce con mano sicura un impianto saldo dalla preziosità cromatica. Oltre la sapienza pittorica, colpisce l’introspezione psicologica nel modello ritratto e la resa della personalità nelle espressioni degli stati d’animo. Così sono i suoi intensi ritratti di personaggi noti della società, della cultura e dello spettacolo: i papi Giovanni Paolo I e II, Eduardo De Filippo, Anna Magnani, Luigi Proietti e Franco Battiato (scomparsi di recente ma immortalati giovani), Angelo Branduardi, per citarne alcuni. Nonostante siano effigiati in atteggiamenti di posa, talvolta eloquentemente teatrali, Màlgari riesce a coglierne la grande sensibilità, andando oltre il personaggio pubblico, per svelarne la fragilità dello sguardo e, quale maschera nuda pirandelliana, i travagli dell’anima. Accanto ai volti noti, sfilano persone dell’Argentario: Genesio, il marinaio del gozzo, dai tratti senili e marcati, con berretto e saggezza popolare; Giovanni, il bagnino di Cala Moresca, dal bel profilo di 3/4 e dallo sguardo immerso in una sinfonia di azzurri mare, memori del periodo blu di Picasso. Carattere e personalità denota Rina dalle mani forti e l’espressione di chi conosce la vita, operatrice ecologica di Orbetello e cameriera dello stabilimento balneare “Mamma Licia” alla Feniglia. Arte pulsante di vita. Il curatore Antonio E.M. Giordano


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