READING

Quiescenza – Gabriele Gino Fazio, a cura di ...

Quiescenza – Gabriele Gino Fazio, a cura di Mario Bronzino

Sto caricando la mappa ....

Data / Ora
Date(s) - 13/05/2023 - 13/06/2023
6:30 pm - 9:00 pm

Luogo
)( Artist Run Space

Categorie


Sabato 13 maggio 2023 alle ore 18.30, si inaugura all’Artist Run Space )( di Palermo Quiescenza di Gabriele Gino Fazio a cura di Mario Bronzino.

La mostra personale di Gabriele Gino Fazio intende indagare le dinamiche dei fenomeni sociali. «Credo fermamente che la fame di tenerezza sia una necessità che ogni individuo cerca di saziare quando si addentra in un gruppo, tramite meccanismi più o meno sani e consapevoli. Indagare questi echi di individualità all’interno del flflusso del gruppo, signififica porre l’attenzione su parti spesso lese della rete sociale e tentare di comprenderne la causa di tali ferite».

Partendo da metafore di impronta biologica e avvalendosi tridimensionalmente di un ricco vocabolario simbolico dell’arte cristiana, l’artista invita i fruitori a riflflettere sulla propria condizione e posizione individuale all’interno dei gruppi sociali.

«L’artista decontestualizza il fenomeno naturale sfruttandolo come metafora visiva per accedere a signifificati agenti sul piano sociale, riferendosi a quel passaggio involontario e automatico dall’età infantile, in cui il gruppo è matrice dell’individuazione del singolo, all’età adulta nella quale il gruppo cesserà di esistere nella sua precedente forma e acquisirà caratteristiche di nuovo tipo. Avviene in questo preciso istante vitale la costrizione a doversi adattare ad un gruppo in cui ci si inserisce quasi senza volontà, dove vigono regole e consuetudini su misura, adeguando comportamenti e pensieri per la conformità all’equilibrio dell’insieme.».

Le sculture fragili e colorate di Gabriele Fazio raggiungono un nuovo aspetto nello spazio di
)(, abbandonando le installazioni precedenti che vedevano questi Cocoons sparsi, isolati e in un’apparente stato d’azione. L’artista sia appropria della morte per metterla in scena in un cumulo di corpi vuoti e dalle dimensioni surreali che ragiona su cambiamenti e crisi individuali, all’interno di un display espositivo che esorta ad avvicinarsi delicatamente nel disturbante impianto installativo carico di simbolismo e sospensione.

La mostra sarà visitabile su appuntamento fino al 13 Giugno 2023.

Gabriele Gino Fazio (Catania, 1997). Consegue il Diploma di Primo Livello in Nuovi Linguaggi della Pittura presso l’Accademia di Belle Arti di Catania. Frequenta il corso magistrale in Teoria e Pratica della Terapia Artistica all’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano, dove attualmente vive e lavora. Artista poliedrico e impegnato attivamente nel sostenere individui borderline attraverso l’arte terapia, indirizza la propria ricerca artistica verso la riflessione sul sé, studiando simbolicamente le fragilità e gli sviluppi individuali. Fra le mostre a cui ha partecipato vanno menzionate Experimentum crucis a cura di P. TerrierHermann, Y. Valladon e R. Musumeci presso l’ex caserma Cassonello di Modica (2022), All’ombra del gelso in fiore prima che i frutti macchino presso la Villa Iblea di Modica (2021) ed Alter-azioni a cura di G. Mendolia Calella e Balloon Project presso la Fondazione Brodbeck di Catania (2021).

Mario Bronzino (Palermo, 1997). Critico e curatore indipendente, ha scritto per diverse riviste d’arte e ha contribuito con i propri testi critici alla realizzazione di cataloghi di mostre o di collezioni private. Attualmente scrive per la rivista d’arte contemporanea Exibart e per la piattaforma culturale e artistica online Balloon Project, per la quale cura l’editoriale mensile di critica. La propria ricerca è indirizzata verso lo studio di opere e artisti capaci di smuovere una riflessione attiva sulle condizioni psicologiche, corporee e sociali del fruitore all’interno del display espositivo. Per l’artist run space )( di Palermo ha curato la mostra personale Schietta o Maritata dell’artista spagnolo Andrès Aparicio nel 2022.

)( è un artist run space diretto da cinque artisti e una curatrice: Francesca Baglieri, Rossella Poidomani, Antonio La Ferlita, Alberto Orilia, Roberto Orlando e Ilaria Cascino. La monoroom vuole essere sede simbolica dei linguaggi visivi che risponde alla necessità di porre un’interruzione dove il tempo e lo spazio si diluiscono.

)( non si identifica meramente col capovolgimento semantico dei segni ortografici scelti appositamente per la loro impronunciabilità – ma rivendica l’essenza di quell’intervallo vivido tra le due parentesi in cui l’opera d’arte cresce e si espande secondo le sue esigenze. Il fare artistico segue il proprio corso naturale di vita come le radici di un albero che affondano nel terreno, plasmando e consolidando la materia in nuove visioni.


Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

By using this form you agree with the storage and handling of your data by this website.