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Talk: LINGUAGGI DELL’IMMAGINARIO GEOGRAFICO con Nicoletta Brazzelli e Barbara Barberis

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Data / Ora
Date(s) - 15/04/2023
4:00 pm - 5:30 pm

Luogo
Galleria Matria

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Torna un altro imperdibile incontro alla Galleria Matria! Segna in agenda LINGUAGGI DELL’IMMAGINARIO GEOGRAFICO un talk con Nicoletta Brazzelli e Barbara Barberis.
«Se la geografia riconosce al suo interno la presenza ineludibile di un elemento soggettivo e immaginativo, la letteratura non può non ravvisare il ruolo cruciale della geografia nell’elaborazione testuale, poetica e narrativa. Il punto d’incontro si colloca nelle molteplici modalità di percezione e rappresentazione dello spazio, che è la dimensione primaria della nostra esperienza, mentre altrettanto primario è il suo ruolo immaginativo»
Due linguaggi artistici, letteratura e fotografia mettono a confronto luoghi reali, luoghi immaginari, topografie emotive. Paesaggi, memoria e palinsesti.
Nicoletta Brazzelli è Professoressa Associata di Letteratura Inglese presso il Dipartimento di Lingue, Letterature, Culture e Mediazioni dell’Università degli Studi di Milano.

Coordinatrice del Centro di Ricerca “Geolitterae – L’immaginario spaziale fra letteratura e geografia”, al 2009 organizza annualmente giornate di studio geoletterarie presso l’Università, ha curato numerose pubblicazioni derivanti dagli incontri, ed è condirettrice, con Flavio Lucchesi e Anna Maria Salvadè, della collana “Trinidad” (Mimesis), di cui è in uscita il numero 10, Città e spazi urbani. Fra geografia e letteratura (2023). I suoi studi privilegiano le dinamiche della rappresentazione dello spazio e le intersezioni disciplinari fra geografia e letteratura, lungo un arco temporale che va dal periodo vittoriano alla narrativa postcoloniale. Ha partecipato a convegni e incontri sugli spazi letterari sia in Italia che all’estero, e ha collaborato, in diversi progetti su temi affini, con Frédéric Regard (Università della Sorbona. Parigi), Klaus Dodds (Royal Holloway, Londra) e Johannes Riquet (Università di Tampere, Finlandia). Tra i suoi volumi, si possono ricordare Lands of Desire and Loss. British Colonial and Postcolonial Spaces (2012), L’Antartide nell’immaginario inglese. Spazio geografico e rappresentazione letteraria, (2015), Topografie letterarie: paradigmi dell’immaginario da Shakespeare a Naipaul (2017), L’enigma della memoria. Il romanzo anglofono da V.S. Naipaul a Taiye Selasi, (2018). Ha curato Estremi confini: Spazi e narrazioni nella letteratura in lingua inglese (2020) e, con Simone Cattaneo, Voci oltre la soglia. Gli spazi chiusi nel tempo e nelle culture (2023), prossimo alla pubblicazione. Nei suoi numerosi articoli e saggi ha proposto, tra l’altro, diverse analisi, in un’ottica prevalentemente spaziale, delle opere di Abdulrazak Gurnah, vincitore del premio Nobel per la Letteratura nel 2021.

Barbara Barberis

Dopo gli studi in Scienze Storiche all’Università Statale di Milano si diploma in Fotografia presso il CFP Bauer.

Dal 2016 fa parte di Isola Art Center, con un progetto a lungo termine su Ri-Maflow, fabbrica recuperata e autogestita di Trezzano sul Naviglio, incentrato sul tema dell’Utopia Concreta, esposto e presentato in occasione del festival d’arte contemporanea di Tolosa “Le Printemps de Septembre”, al Cercle Cité di Lussemburgo per la mostra “F(l)ight sketches”, e a Labin in Croazia, per la 3rd Industrial Art Biennal dal titolo “Ride into the sun”.

Dal 2018 avvia alcune serie fotografiche sugli aspetti marginali e ordinari del paesaggio, tra questi “My Riviera” sul territorio costiero della Liguria di Ponente, pubblicato sulla piattaforma web internazionale di fotografia contemporanea “New Landscape Photography”, e “Outback_Milano” un’esplorazione visiva ai bordi della città, selezionato per la mostra “New Outside: Contemporary Landscapes”, per l’ATL Public Art Program dell’ aeroporto internazionale di Atlanta.

E’ tra gli artisti della sua generazione che nel campo della fotografia contemporanea affrontano con maggiore attenzione le complessità legate alla nozione di paesaggio. Negli ultimi anni ha svolto un’interessante e rigorosa esplorazione dei legami che intrecciano la rappresentazione del territorio con la storia.

La dimensione essenzialmente contemplativa che caratterizza la pratica artistica di Barbara Barberis abbraccia con la stessa forza poetica i modi in cui il passato è ancora impresso negli spazi urbani contemporanei come depositari parziali di storia e memoria.

Evento gratuito con prenotazione obbligatoria. Posti limitati


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