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Il doppio incontro: Anish Kapoor e Giulio Paolini alla Galleria Massimo Minini

Anish Kapoor e Giulio Paolini. Un binomio straordinario in mostra a Brescia per festeggiare i cinquant’anni della Galleria Massimo Minini, contemporaneamente alle celebrazioni di Brescia Capitale della Cultura 2023.

Anish Kapoor/Giulio Paolini, installation view at Galleria Massimo Minini, ph Petrò Gilberti, courtesy Galleria Massimo Minini, Brescia

“Una combinazione più minimalista che romantica” di Kapoor e Paolini è ospitata negli spazi della rinomata galleria, nella mostra che sancisce anche il racconto di una lunga e bella amicizia, come quasi sempre è accaduto nella lunga carriera tra il geniale gallerista e i suoi numerosi artisti. Ma ecco che succede: due celebri maestri internazionali dell’arte contemporanea, apparentemente lontanissimi, dialogano inaspettatamente generando una particolare e ineffabile energia. La visione è di Massimo Minini, famoso nel mondo del collezionismo internazionale, per essere stato da sempre un riferimento e un promotore di progetti per i musei, l’editoria e le istituzioni.

Anish Kapoor/Giulio Paolini, installation view at Galleria Massimo Minini, ph Petrò Gilberti, courtesy Galleria Massimo Minini, Brescia

La galleria aveva già ospitato svariate volte i due artisti con mostre personali, ma l’idea di accostare i lavori di entrambi è arrivata per caso a Minini, guardando una sera i lavori di Giulio Paolini che erano in esposizione da due mesi nel suo spazio e che avrebbero dovuto essere smontati. L’idea di prolungare la mostra di Paolini con questo inedito incontro è stata accolta da entrambi  gli artisti positivamente e così è nata la nuova magnifica mostra.

Anish Kapoor/Giulio Paolini, installation view at Galleria Massimo Minini, ph Petrò Gilberti, courtesy Galleria Massimo Minini, Brescia

Anish Kapoor (Mumbai, 1954) è questa volta presente con i suoi neri profondi e assoluti, le sue forme riflettenti, gli specchi insondabili, le curve e i vuoti che prendono ad esempio la forma di una grande mandorla verticale o di un angolo acuto al limite del visibile. Giulio Paolini (Genova, 1940) si svela con le sue opere concettuali minimaliste, tracce di matita, figure su foglio bianco. Un’arte immateriale, rarefatta e spaziale, dove il disegno delicato della silhouette di un uomo sulle pareti entra in una dimensione enigmatica, mentale.

Anish Kapoor/Giulio Paolini, installation view at Galleria Massimo Minini, ph Petrò Gilberti, courtesy Galleria Massimo Minini, Brescia

Nella prima sala si nota subito un parallelepipedo di plexiglas che riproduce in scala  il volume della medesima stanza, mentre sulla parete opposta si osserva la silhouette di una figura umana di spalle che rappresenta l’artista, di cui una parte è disegnata su un foglio bianco e la parte mancante  è raffigurata sul muro. Una mostra metafora dei contrasti di vuoto e pieno, di buio e luce, di Eros e Thanatos, nella mente di due giganti.

Anish Kapoor/Giulio Paolini, installation view at Galleria Massimo Minini, ph Petrò Gilberti, courtesy Galleria Massimo Minini, Brescia

“In fondo che cos’è l’arte? Ci accorgiamo oggi che l’arte è stata per noi come un grande gioco: è il gioco della vita, è il mestiere di vivere”, racconta gioiosamente Minini all’inaugurazione, “È stato proprio guardando i bianchi e i vuoti di Giulio, che ho individuato questa nuova mostra, perché per me è “avec” e non “contro”, afferma ancora il gallerista. “Le opere in mostra sono fatte per pensare. Certe cose non si possono vedere per definizione. Il dipinto nero sul disco (l’opera di Kapoor ndr) non ha niente di bello, ma attiva il pensiero. Non si tratta di bello o brutto, è quello che ci viene in mente davanti a un grande nero di Anish e che io chiamo buco nero. La nostra figura viene specchiata davanti allo specchio e acquista tridimensionalità, al limite tra geometria euclidea e non euclidea. All’interno dei buchi neri di Kapoor io credo che ci sia la vita”.

Anish Kapoor/Giulio Paolini, installation view at Galleria Massimo Minini, ph Petrò Gilberti, courtesy Galleria Massimo Minini, Brescia

Le pareti della galleria, con le installazioni eleganti, scandiscono un ritmo musicale e matematico, una collaborazione tra due menti che, come dice Minini, non è un contrasto ma “la somma di due posizioni estreme e basilari che si integrano in un nuovo status”. E per il gallerista l’opera bianca e l’opera nera sono “come una supernova e un buco nero”, che ci invitano a dialogare con loro attraverso anche gli elementi concreti e tattili. Come ricorda Minini, la luce e l’energia che si sprigionano in questo percorso, ci rimandano a una importante affermazione di Giulio Paolini: in realtà è l’opera a guardarci e non viceversa.

Info:

Anish Kapoor/Giulio Paolini
16/02/2023 – 02/05/2023
Galleria Massimo Minini
Via Luigi Apollonio 68 Brescia
www.galleriaminini.it


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