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Michelangelo Pistoletto. La Pace Preventiva

Michelangelo Pistoletto. La Pace Preventiva

La Pace Preventiva è il titolo della mostra che omaggia Michelangelo Pistoletto a Milano. Palazzo Reale ci regala un percorso suggestivo e mistico che non vuole essere semplicemente un’esposizione d’arte, ma assume un significato profondo che ci invita a riflettere su questo delicato momento storico che vede protagonista la guerra. Una guerra che uccide, stermina e distrugge l’amore e le differenze culturali..

Michelangelo Pistoletto davanti all’opera La Mela reintegrata, Palazzo Reale Milano, Sala delle Cariatidi, ph. Federico Gualandi, courtesy Palazzo Reale Milano

Michelangelo Pistoletto (Biella, 1933) è uno dei protagonisti dell’Arte Povera italiana. Un artista che rappresenta la bellezza del contrasto, colui che ci insegna a guardare oltre la materialità delle cose. La dualità dell’essere e il non essere, la materialità e la spiritualità, il peso e la leggerezza delle cose che si incontrano dando vita a qualcosa di possibile e non solo immaginabile. La sua storia inizia nella metà degli anni Sessanta, quando i soggetti dei “quadri specchianti” vengono tagliati e immobilizzati in un’istantanea, in un’atmosfera di sospensione ancora più accentuata. All’inizio è visto come un’artista pop ma manca sempre in lui l’identificazione fra arte e oggetti di consumo e merci, che si trova nella Pop Art Americana.

Michelangelo Pistoletto, La Pace Preventiva, installation view at Palazzo Reale Milano, Sala delle Cariatidi, ph. Glaz Gutman, courtesy Palazzo Reale Milano

Arrivano così i plexiglas, ovvero lastre di resina trasparente su cui l’artista dipinge o riporta fotografie di oggetti già utilizzati nei primi lavori, che lasciano intravedere la superficie su cui poggiano. La luce incontra il vuoto dell’opera e il pieno della realtà, dell’ambiente. La distinzione fra immagine e realtà diviene ambigua, gli oggetti rappresentati si trasformano in oggetti reali, che si relazionano con lo scorrere del tempo e il mutare delle cose. «I lavori che faccio […] sono oggetti attraverso i quali io mi libero di qualcosa – non sono costruzioni ma liberazioni – io non li considero oggetti in più ma oggetti in meno, nel senso che portano con sé un’esperienza percettiva definitivamente esternata» afferma l’artista. Ma cosa significa esattamente oggetti in meno? Gli Oggetti in meno infrangono il dogma che vuole l’opera di un artista stilisticamente riconoscibile come un marchio commerciale standardizzato. Sono inizialmente accolti freddamente dalla critica. Se volessimo interpretarli ora, questi oggetti rappresentano l’intenzione di andare contro l’eccesso in cui viviamo. La nostra è l’epoca del troppo di tutto e il “togliersi di dosso” l’effimero rappresenta una forma di libertà.

Michelangelo Pistoletto, La Pace Preventiva, installation view at Palazzo Reale Milano, Sala delle Cariatidi, ph. Glaz Gutman, courtesy Palazzo Reale Milano

Eccoci dunque giunti al significato più profondo di questa mostra, che porta un messaggio di pace. La sala delle Cariatidi, così ricca e sfarzosa diviene il luogo in cui si costudiscono oggetti “poveri”. Le opere sono costruite con materiali primordiali e accessibili a tutti, che ci appaiono solo attraverso il labirinto posto al centro della mostra. Possiamo sentirci disorientati e più o meno coinvolti in questo cammino che ci porterà inevitabilmente a una riflessione sul significato di pace. La Pace Preventiva fa da eco al nostro cammino che vuol significare, nell’accezione universale del termine preventivo, il fatto che sia diretto ad impedire il verificarsi o il diffondersi di fatti non desiderati. Preveniamo la pace, facciamo in modo di evitare la guerra prima che accada con tutti i mezzi necessari e possibili per scongiurare il disastro. Soltanto attraverso questa consapevolezza possiamo davvero aspirare a un cambiamento.

Michelangelo Pistoletto, La Pace Preventiva, installation view at Palazzo Reale Milano, Sala delle Cariatidi, ph. Glaz Gutman, courtesy Palazzo Reale Milano

Il video con cui si apre la mostra è uno schermo in cui l’opera di Picasso, la colomba di pace, non porta con sé un semplice ramoscello verde, ma il simbolo dell’infinito che in Pistoletto rappresenta il Terzo Paradiso, la terza fase dell’umanità, che si realizza nella connessione equilibrata tra l’artificio e la natura. Solo attraverso un possibile incontro tra ciò che l’uomo ha realizzato e ciò che esiste in natura è possibile trovare quell’equilibrio necessario allo stato di pace e accettazione di cui questo mondo ha bisogno. No alla guerra sì alla diversità!

Info:

Michelangelo Pistoletto. La Pace Preventiva
23/03/2023 – 04/06/2023
Palazzo Reale
Piazza del Duomo, 12 – Milano
www.palazzorealemilano.it


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