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“An Accounting”: Maria Thereza Alves alla Galleria Alfonso Artiaco di Napoli

Storie immerse nel silenzio. Luoghi contaminati da una natura oppressa. Donne e uomini vincolati da un’illusoria libertà. Sono culture mescolate tra loro che raccontano ingiustizie e sopravvivenze, ricchezza e violenza. La ricerca duratura di una verità sottaciuta è il pretesto ardente dell’artista: l’arte come mezzo sociale, l’arte come fautore di necessarie rivelazioni, l’arte come verità e non banale politica.

Maria Thereza Alves, An Accounting, veduta della mostra, Alfonso Artiaco, Napoli, 2023. Ph. Grafiluce, courtesy Alfonso Artiaco

An Accounting non è una mostra qualunque, è la mostra che rappresenta la parte di una ricerca storiografica e antropologica culturale condotta per più di un decennio. Due città – Napoli e Xico (Messico) – intrecciate per mezzo secolo dalla storia di una famiglia, un filo rosso sangue teso dall’epoca dell’imperialismo europeo. Maria Thereza Alves – artista di San Paolo, Brasile, del 1961 – fa dialogare queste due comunità guidata da uno spirito paritario allo scopo di dare testimonianza a realtà tralasciate dalla storia. L’artista si immerge letteralmente nella sua indagine, andando a raccontare aneddoti presi in ogni luogo, circostanza e ambiente che percorre e tocca con mano. Come l’acqua per le piante in una stagione estiva, Maria Thereza assorbe con benigna cupidigia ogni singola goccia relazionale. L’interazione con ogni piccolo elemento genera un dialogo che di volta in volta resta costante e circoscritto in confini artistici, naturali, sociali e politici.
Attraverso il tempo e lo spazio, le forme ibride e le storie presentate fondono elementi organici e inorganici, umani e non umani. In questi momenti di pausa e di divenire, Alves si chiede come sia possibile intervenire e creare modi di agire per trasformare le circostanze attuali”. Con queste parole di Kathryn Weir (curatrice e presidente uscente del Museo MADRE di Napoli) è possibile cogliere ancor di più il moto preponderante dell’artista brasiliana, ovvero dare voce e importanza a chi voce e importanza non l’ha avuta.

Maria Thereza Alves, An Accounting, veduta della mostra, Alfonso Artiaco, Napoli, 2023. Ph. Grafiluce, courtesy Alfonso Artiaco

La Galleria Alfonso Artiaco celebra la ricerca di Maria Thereza Alves trasformando le proprie sale in spazi di rappresentazione e visibilità – mediante pratiche relazionali e di collaborazione – della cultura di Xico, oppressa per mano della nobile famiglia napoletana Pignatelli Cortes. Lo studio prende vita dall’analisi dei conti della famiglia partenopea in cui venivano registrati i possedimenti in terra messicana e i tributi che la popolazione versava. È importante precisare che per “tributi” si intende qualsiasi tipo di ricchezza, dall’agricoltura ai tessuti, da animali a oggetti d’arredo o preziosi, tra cui purtroppo anche bambini e donne come schiavi. Ogni dazio veniva registrato con parsimoniosa descrizione, restando silenti alla famiglia Pignatelli fin quando essi non iniziarono a scarseggiare. Questo è il pretesto della mostra: la costante diminuzione di averi rivela l’inumanità coloniale.

Maria Thereza Alves, Tuxtla_2174 ½ (tributaries), 2023. Ph. Grafiluce, courtesy Alfonso Artiaco

Attraverso opere che spaziano tra fotografia e video, acquerello, scultura e design, Maria Thereza rappresenta scene quotidiane tra la cultura messicana e napoletana del Settecento. Le opere uniscono gli elementi tipici di un luogo e dell’altro, come la porcellana e il legno, la carta e l’argento. Idealmente si cerca di rappresentare quel salotto nobile fatto di sfarzo e conquiste, oggetti esotici e curiosi lontani da ogni concezione sociale. Le sale della galleria ben si prestano a questa ricostruzione storica, facendo assaporare amaramente una storia in continua tensione tra figure amorfe e ricche d’animo con ricchezze povere di spirito. La sequenza di opere in esposizione mette in dialogo tutto questo, contornato da testimonianze e documentazione che ne accresce il valore storiografico. Ogni lavoro infatti è denominato con il tipo di dazio che la comunità Xico riservava alla famiglia Pignatelli Cortes.
Maria Thereza Alves riunisce nel suo lavoro artistico storie e geografie che risuonano nella contemporaneità. Sono culture e vite sconvolte e legate per l’eternità, realtà figlie di scelte, raccontate con echi silenti. Ogni simbolo è emblema di responsabilità.

Massimiliano Bastardo

Info:

Maria Thereza Alves, An Accounting
a cura di Kathryn Weir
21/01/2023 – 04/03/2023
Galleria Alfonso Artiaco
Piazzetta Nilo 7, 80134 Napoli
alfonsoartiaco.com

 


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