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GALLLERIAPIÙ IN WONDERLAND: Tra ampolle dell’eros,...

GALLLERIAPIÙ IN WONDERLAND: Tra ampolle dell’eros, metamorfosi, fiori e marmellata

Mi sono sentita come se mi fossi intrufolata in un laboratorio di sperimentazione scritto e dettato da Lewis Carroll, balocco eccentrico, che sfiora la cupidità di contendere con l’ordine del cosmo, col arrière-goût acre di ὕβϱις. Come se, da un momento all’altro, potesse spuntare uno scienziato alienato e amorale, tra il ribollire delle ampolle, gli striduli mostruosi, le colture microbiologiche, visioni snaturate e giacigli a terra, pronti a trasformare il visitatore in una creatura granguignolesca.

Giulia Tomasello, Future Flora, 2016, courtesy GALLLERIAPIÙ

Apre GALLLERIAPIÙ IN WONDERLAND presso GALLLERIAPIÙ che vede coinvolte diverse personalità internazionali, come Hannah Hansdotter, il collettivo interdisciplinare CROSSLUCID, la bio-designer Giulia Tomasello, l’artista S()fia Braga e infine il progetto transmediale di Valerio Maiolo. Il tutto viene supportato da laboratori, performance, podcast col contributo di Lavinia Savini, Sara Ottonello, Simona Squadrito.

S()fia Braga, Forehead Vulva Channeling Research, 2022, un fermo del video, courtesy GALLLERIAPIÙ

Vengo accolta da Dwellers between waters, video-arte del collettivo CROSSLUCID composto da Sylwana Zybura e Tomas C. Toth. Proviene, dallo schermo, un acuto aspro e graffiante, che pare il canto sirenoide odisseico, memore del consiglio della maga Circe. L’incanto viene seguito da figure, create grazie all’intelligenza artificiale. Queste sono un cangiamento, ossature che si intersecano, un borbottante mutare pomposo della denuncia del vero. Tra le insenature del bollore figurativo si percepisce carne, acqua, talvolta gemme, vetro, fisionomie d’uomo, oro, lucente splendore col richiamo del lapislazzulo e coralli, occhi ittici che par quasi una miniera della stramberia. L’utente è portato a sperimentare una chimera reale del migrante, nelle onde del vacuo, tra boffice roseo del ginepraio corporeo, della costernazione resa preziosa e materica, e cambia, ancora, accarezzando l’inconscio e cambiandolo alla stessa velocità del flutto mutevole, dell’imperfetto e subitaneo risultato del trastullo delle associazioni.

CROSSLUCID, Sentinel Sigil – Latent Imaginal, 2022, courtesy GALLLERIAPIÙ

Il mosto viscoso e trasfigurato perdura. Hanna Hansdotter, richiamando le tradizioni scandinave di soffiatori di vetro di Glasriket dal 1742, crea sculture in vetro fuso che seguono un pattern previsto, ma non certo. Un fluido magmatico vetroso, risale e scende: pare essere un cono vulcanico e si trascina dietro bolle di specchio stremate, andando a creare uno sviluppo quasi erotico. Sussulti di singhiozzo, groviglio corporeo, massa, lucido e bagnato. Mi viene in ricordo Gelsomino notturno di Giovanni Pascoli: “Si chiudono i petali, un poco gualciti; si cova, dentro l’urna molle e segreta, non so che felicità nuova”. I colori si amalgamano, dal rosa al giallo, e pare un fiore stanco, pronto per la sua fine. Un guazzabuglio che cola, un grande respiro, come una pentola di marmellata lasciata per troppo tempo sul fuoco.

Hanna Hansdotter, Incommodious Print, 2020, personale presso CFHILL a Stoccolma, fotografia di Björn Petrén, courtesy GALLLERIAPIÙ

Future Flora di Giulia Tomasello diviene la metamorfosi di microrganismi. Batteri e virus fanno parte del corpo e costituiscono la microflora, che si curano di preservare la salute umana, nonché dell’urna molle e segreta. Ribelle, fa sì che il probiotico diventi indossabile, attraverso la microincapsulazione di questo in un composto, che diventa, così, alleato della biofilia femminile. Atto ardimentoso e sedizioso, che porta il segreto femmineo a divenire arma. Poiché, in fondo, citando Sigmund Freud “Il fondamento del tabù è un’azione proibita verso la quale esiste nell’inconscio una forte inclinazione”. Un’iconografia di ciò che è stato fatto e di ciò che resta da fare; indubbio è il contributo di Future Flora come variabile che contribuisce al riscatto dell’intimità femminile. 

Giulia Tomasello, Future Flora, 2016, fotografia di Tom Mannion, 2016, courtesy GALLLERIAPIÙ

A tal proposito, macchiettistica e genuina, Forehead Vulva Channeling Research di S()fia Braga è la ricerca del benessere psicofisico attraverso canali alternativi, come il calibro di centri di piacere, attraverso un’indagine fisica leggiadra che vede coinvolta l’intermedialità. Degno di nota è il connubio tra piattaforme social media e il legame sociologico e provocatorio, da divenire una performance a livello mediatico. L’abbattimento del pensare comune convenzionale e standardizzato del corpo, del piacere e del suo uso. 

S()fia Braga, Forehead Vulva Channeling Research, 2021, un fermo del video, courtesy GALLLERIAPIÙ

Arrivando, poi, senza l’attaccamento al mondo corporeo ma lavorando sulle oscillazioni impalpabili del suono e del virtuale, a Valerio Maiolo con Finite Fields. La sua ricerca si dedica alla realtà aumentata, dove possiamo visivamente percepire il suono secondo sintesi geometrica grazie al movimento delle vibrazioni.

Valerio Maiolo, VR-mony, applicazione web in realtà virtuale, 2022, in collaborazione con Francesca Del Gaudio, courtesy GALLLERIAPIÙ

GALLLERIAPIÙ IN WONDERLAND è un lambiccato miscelato di diversi intenti, di cui è astruso il fil rouge a primo acchito che porta le personalità a coesistere nello stesso spazio, talvolta in maniera caotica e ingarbugliata, andando, così, ad alimentare sempre più la visione di creato selvaggiamente bislacco e fiabesco, e paradossalmente un esposto della tangibilità. Il visitatore vive uno straordinario itinerario tra reale e virtuale, per poi ritrovarsi scaraventato, non appena uscito dallo spazio espositivo, alla severa realtà. 

Info:

A.A.V.V., GALLLERIAPIÙ IN WONDERLAND
09/05/2023-17/06/2023
GALLLERIAPIÙ
Via del Porto 48 a/b, Bologna
www.gallleriapiu.com


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