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Superblast in Manifattura Tabacchi: un progetto in cui la contemporaneità fluisce

“Superblast” (composto da sùper, «sopra», e da -blasto, «germe») indica qualcosa di grande, che debba ancora vedere luce. Da questi presupposti nasce la prima edizione del progetto di residenze promosso da NAM – Not a Museum, il programma per l’arte contemporanea di Manifattura Tabacchi, Firenze, con una call internazionale per artisti e un focus tematico incentrato sulla multidisciplinarietà e sostenibilità. Il cammino condiviso dai partecipanti, la curatrice Caterina Taurelli Salimbeni, l’ambiente peculiare che li ha accolti e il supporto di competenze messo a disposizione, hanno condotto ad esiti che vedranno nel tempo risultati in continua germinazione. La mostra ha avuto luogo lo scorso settembre in tre giornate, piccolo tassello di un “organismo” destinato a respirare ed evolversi. Edoardo Aruta (1981, Roma); Antonio Bermúdez Obregón (1991, Bogotá); Federica di Pietrantonio (1996, Roma); Oliviero Fiorenzi (1992, Osimo); Ipercollettivo [Giulia Landini (1992, Prato); Lorenzo Romaniello (1988, Pistoia); Lorenzo Vacirca (1988, Prato); Marco Conti (1988, Prato)] e Violette Maillard (1984, Bourg la Reine) danno vita a un’esposizione pluricentrica che rinnega ogni tipo di linearità, oltre le barriere del concetto espositivo convenzionale. “Superblast” è un sistema di progettualità votato a più ambienti, forme e evoluzioni, siano essi fuori dall’ordinario e dall’umano; è la volontà di mettersi in discussione sul fare arte in un mondo di dicotomie e catastrofi, e in merito a una nuova ecologia del pensiero. Gli artisti misurano le proprie ricerche in questi ambiti producendo sei progetti site specific e aperti. Come lo spazio di Manifattura, nel suo processo di riqualificazione e stratificazione di identità, sta mutando e progredendo continuamente, queste opere diffondendosi in una prima fase a livello fisico, trovano poi collocazione in una dimensione altra, nello spazio liminale fra reale e virtuale.

Edoardo Aruta presenta La furia del dire, un coraggioso spunto di ritorno all’attivismo compiuto in prima persona e ispirato alla forma di contestazione del fenomeno musicale e sociale delle “Posse”. Tramite un archivio di campionature incise su vinili di accadimenti italiani degli ultimi 40 anni, giunge a un’opera multi-autoriale. I DJs invitati a esprimersi, interagendo con i documenti storici, si cimentano con un ventaglio di possibilità basato su sperimentazione e collettività. Un progetto necessario, catalizzatore di partecipazione, generatore di spazi socialmente e concettualmente condivisi per mezzo della musica. Il suo destino è quello di un continuo flusso, che condurrà all’ampliamento sia dell’archivio, insieme intimo e universale, dell’artista, e sia della raccolta di contributi.

Antonio Bermúdez Obregón in Nature Is Not Green propone un lodevole atto di denuncia contro l’ipocrisia di alcune campagne ecologiste contemporanee. Un’installazione immersiva con immagini registrate in due boschi ai lati opposti del pianeta (Brasile e Paesi Bassi) sottolinea l’ironica unione basata su logiche politiche ed economiche del sistema capitalista, che domina la natura controllando la sua immagine.  Il cortocircuito tra apparente e reale di quest’opera la rende quanto più aperta a sviluppi futuri.

Federica di Pietrantonio con la proposta di Not So Far Away definisce il concetto di un nuovo stato di natura, generato da un processo collaborativo di condivisione di sessioni di videogioco. Una tecnologia semplice, basata su strumenti quotidiani, che consente di indagare il solco fra paesaggi reali, naturali, post-apocalittici, approdando in un luogo inesistente, ma aperto a continui movimenti totalmente reversibili. La possibilità di avere un impatto non permanente sull’ambiente che ci circonda, genera interrogativi significativi che contribuiscono all’intenzionalità di continuazione dell’opera, sia da parte del visitatore e sia dell’artista, con futuri playdate e incremento dell’archivio video.

Oliviero Fiorenzi sviluppa la propria produzione artistica al confine tra studio e spazio pubblico. 4 – 20 Airmarks è una delle due opere accolte in maniera permanente negli spazi del Giardino della Ciminiera, che di costante avrà però forse solo la presenza di quest’opera. La certezza è il mutamento continuo della scultura cinetica in relazione agli eventi atmosferici, che non la renderanno mai uguale a sé stessa. L’installazione gli consente di dare una dimensione collettiva alla propria mitologia individuale, fatta di ricordi e stratificazione, che dona al pubblico e al contesto apportando interpretazioni in persistente evoluzione. Lo stupore del bimbo di fronte a una girandola, è il medesimo che coglie il fruitore in quest’opera nelle sue variazioni, e dell’artista deciso ad approfondire la ricerca qui sviluppata.

Ipercollettivo, gruppo multidisciplinare di professionisti uniti da una visione comune su arte, architettura e natura, realizza Micromegàsuoni, l’altra opera permanente e composta da due elementi, ponte esperienziale fra spazio urbano e naturale. I manufatti in legno collocati uno in Manifattura e l’altro in una foresta, avranno il compito di coinvolgere a livello sociale il fruitore, modificandone i comportamenti e inducendolo alla contemplazione e all’ascolto, merito anche della forma accogliente delle installazioni. Quest’opera è frutto di un percorso segnato da ricerche sul campo, attività di aggregazione, confronti, tentativi; è collettiva perché caratterizzata da una condivisione su più livelli. Il “cono” presente in città ha viaggiato a Perugia in occasione del Green Table Forum e altri eventi sono previsti, con la volontà di approfondire la tematica.

Violette Maillard propone Bargaruda I , un progetto on-going che ha previsto la creazione di una scultura e che proseguirà col movimento della stessa. Sconfinando fra gli ambiti della creatività, scienza e industria, l’artista concepisce un sidecar avveniristico, utilizzando il telaio di una Gilera 150 sport alla quale applica un motore elettrico e la tecnologia del fotovoltaico. La riflessione sul piano individuale e collettivo su un tema attuale come i cambiamenti energetici e i paradossi che portano con sé nell’impatto ambientale, sono incarnati da un veicolo emblema della combustione interna modificato nel suo “cuore”, successivamente nella sua forma. Bargaruda I è potenzialità: da scultura diverrà mezzo di trasporto, in un viaggio previsto per primavera 2022 che vedrà come tappa finale l’Autodromo di Monza. Ulteriori sculture mobili sono gli indumenti pensati per i movimenti da intraprendere, ideati nel design dall’artista e che verranno ulteriormente implementati nel tempo.

Il multidimensionale “Superblast” si trasforma in una mostra online sul sito supersuperblast.it, progettato e sviluppato da Federica di Pietrantonio, un archivio nel quale rendere visibile la ricerca che ha alimentato ciascun lavoro, estendendolo nel tempo, in una veste profondamente ludica, interattiva, fra ambiente digitale e fisico. In dicembre 2021 si terrà la presentazione del progetto editoriale a cura di NERO Editions, un’altra dimensione in cui sarà convertito “Superblast”, con un approfondimento interdisciplinare sul pensiero post-antropocentrico. Progetti di questa tipologia necessitano un plauso: risultano fondamentali e una naturale conseguenza delle esigenze della realtà contemporanea, ibrida e in continuo movimento, in cui siamo immersi.

Caterina Fondelli

Info:

Manifattura Tabacchi
Via delle Cascine, 35
50144 Firenze
https://www.manifatturatabacchi.com/
Per tutti gli approfondimenti sugli artisti, i progetti e la mostra online: https://www.supersuperblast.it/index.php

Oliviero Fiorenzi, 4-20 Airmarks, ph. Leonardo Morfini, courtesy Manifattura Tabacchi, Firenze

Antonio Bermudez, Nature Is Not Green, ph. Leonardo Morfini, ADRYA, courtesy Manifattura Tabacchi, Firenze

Iper-Collettivo, Micromegásuoni, ph. Leonardo Morfini, ADRYA, courtesy Manifattura Tabacchi, Firenze

Edoardo Aruta, La Furia del Dire, ph. Leonardo Morfini, ADRYA, courtesy Manifattura Tabacchi, Firenze

Federica Di Pietrantonio, Not So Far Away, ph. Leonardo Morfini, ADRYA, courtesy Manifattura Tabacchi, Firenze

Violette Maillard, Bargaruda I, ph. Alessandro Fibbi, courtesy Manifattura Tabacchi, Firenze


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