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Alex Pinna Stories e Giuseppe Ferrise Woody Wildli...

Alex Pinna Stories e Giuseppe Ferrise Woody Wildlife

Una doppia inaugurazione e una duplice narrazione alla Galleria Guidi&Schoen Arte Contemporanea a Genova: da una parte “Alex Pinna Stories”, la personale dell’artista ligure che espone principalmente nel main floor della Galleria, mentre dall’altra parte, nei locali del basement, si riflette “Giuseppe Ferrise Woody Wildlife”, l’arte di un giovane artista che per questa occasione è stato invitato dallo stesso Pinna, in merito al programma previsto direttamente da Guidi&Schoen per il 2018, dove ad un artista di galleria verrà chiesto di “duettare” con un giovane esordiente, scelto proprio da lui.

Nonostante la Galleria abbia pensato di allestire formalmente le opere dei due artisti su livelli separati dello spazio espositivo, troviamo in alcune zone, un dialogo diretto tra i due: gli esili personaggi di Pinna conversano e toccano infatti gli esseri ironici e divertenti di Ferrise. Non considero questa un’ordinaria bi-personale, ma più che altro una duplice visione di storie, due artisti che attraverso le loro sculture e i loro personaggi vogliono non solo far riflettere l’osservatore sul concetto di “metamorfosi” esistenziale della materia e della natura, ma vogliono soprattutto raccontare le loro storie trasversalmente, con personaggi fuori da ogni contesto usuale.

Alex Pinna torna a Genova ed espone 20 opere (in bronzo e corda) che invadono la galleria, mentre per tutto il periodo della mostra una scultura monumentale abita la piazza della Chiesa di San Matteo a Genova. Le sue sculture sono personaggi silenziosi, esseri che appaiono senza un’identità ben definita, un miscuglio tra elementi naturali ed esseri umani: piccoli pugili, eroi, trapezisti ed equilibristi di una vita sospesa, una vita mai raccontata completamente; questi piccoli grandi esseri non sono mai “spiegati” del tutto ma danno al fruitore degli input per far loro riflettere.

Già dall’esterno della galleria, attraverso la vetrata, si vede allestita una grande zona dedicata a questo artista (a parte un’opera singola di Ferrise), dove una scultura allungata centrale viene circondata da altre piccole a parete e su piedistallo; tutte queste sono in bronzo e riprendono il tema della natura, nello specifico si avvistano piccoli esserini accartocciati a delle foglie, o per qualcuno semplicemente foglie che si tramutano in esseri umani.

Entrando in galleria troviamo subito esili personaggi, sospesi ed instabili, fatti di corda annodata, che l’artista ha chiamato “Alias”; nonostante l’apparente instabilità, Pinna crea un equilibrio con tutto ciò che vi è attorno, dove il prolungamento della corda dal corpo è base dove poter far danzare e camminare i personaggi stessi.

Sulla sinistra, ancorate a parete, troviamo delle piccole sculture dai soggetti magrissimi, ma continuando ciò che colpisce particolarmente è l’opera “heroes M”, scultura in bronzo dalle dimensioni umane: un personaggio quasi in punta di piedi, con il corpo inclinato, la testa bassa e la mano destra poggiata a parete. La colonna vertebrale e le scapole appaiono ben definite, questo per alimentarne sofferenza e solitudine, già in evidenza dalla posa contro il muro. Credo che questo sia personalmente il lavoro più identificativo dell’artista in questo spazio. Si alternano in tutto il percorso, altre piccole e grandi opere, tra queste salta fuori dalla parete “mi arrotolo e sparisco” del 2018  (in corda e tela), che considero un’opera graffiante e angosciante; il titolo appare grottesco, mentre il soggetto quasi in posa di “crocifissione”, vuole staccarsi dalla realtà, allontanarsi da ciò che vede e vive, aspettando così di esistere in un’altra vita.

In un’altra sala troviamo il dialogo diretto tra i due artisti: l’opera “keep go on” di Pinna, di quasi 3 metri, emerge al centro quasi a voler toccare il tetto, mentre l’opera di Ferrise “Coccineolia” si adagia ai suoi piedi: una vera e propria conversazione tra cielo e terra, una comunicazione diretta tra divino e terreno.

Scendendo nel piano sottostante, nel basement, troviamo le opere dell’esordiente artista calabrese Giuseppe Ferrise. Sulla stessa linea di Pinna, materiali come pietre, rafia, corteccia e foglie, si intrecciano per creare personaggi legati spesso alla natura, essi sono ironici, fiabeschi, giocosi e a tratti inquietanti; questi materiali fanno parte proprio della sua storia, della sua vita, infatti Ferrise vive fin dalla nascita in una casa di campagna circondata da un folto bosco; i suoi boschi non sono solo posti dove poter estrapolare “materia prima” per le sue sculture, ma sono fonte di grande ispirazione per le sue stesse narrazioni e personaggi.

Alla base di tutti i suoi soggetti c’è un costante sarcasmo, e questo si nota anche dai nomi che dà ai suoi personaggi: Sauro Jr, Asdrubale, Sir Pente e anche un divertente e giocoso “Carletto”, famoso camaleonte testimonial di un noto prodotto italiano. Le opere di Ferrise, grazie ai materiali usati, sembrano fuoriuscire proprio dal terreno sottostante e dalle pareti, questo viene valorizzato anche dall’ottima scelta del gallerista di averle allestite nel basement, dove l’ambientazione è opposta ad un classico “white cube”.

Vale la pena percorrere questi due mondi, che sembrano non incontrarsi mai, ma che nonostante ciò dialogano tra loro in maniera impeccabile; vale la pena assaggiare e vivere la natura attraverso questi personaggi alienati e bizzarri.

Benedetta Spagnuolo

Info:

Alex Pinna Stories e Giuseppe Ferrise Woody Wildlife

23 febbraio – 24 marzo 2018
Dal martedì al sabato 10.00-12.30 / 16.00-19.00
Guidi&Schoen Arte Contemporanea
Genova | Centro Storico – Piazza dei Garibaldi, 18r

Alex Pinna, Stories, installation view at Guidi&Schoen Arte Contemporanea Ph. Francesco Arena ©2018

Alex Pinna, Mi arrotolo e sparisco, 2018, Rope, steel, canvas, cm 25x125x10 Ph. Francesco Arena ©2018

Alex Pinna, Stories, installation view at Guidi&Schoen Arte Contemporanea Ph. Francesco Arena ©2018

Giuseppe Ferrise,  Woody Wildlife, installation view at Guidi&Schoen Arte Contemporanea Ph. Francesco Arena ©2018

Giuseppe Ferrise,  Woody Wildlife, installation view at Guidi&Schoen Arte Contemporanea Ph. Francesco Arena ©2018


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