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Daniela Comani in mostra a Roma con YOU ARE MINE

Daniela Comani in mostra a Roma con YOU ARE MINE

Le statistiche riconducibili alle violenze di genere dimostrano altalenanti aumenti e decrementi del numero delle vittime. Generalmente il numero in crescita riguarda le donne, spesso uccise in ambito familiare da partner o ex compagni per possessività, vendetta e vari altri motivi influenzati da diverse circostanze, che tuttavia non valgono come giustificazioni. Ancora con enorme difficoltà, le donne iniziano a opporsi e denunciare i loro carnefici, ma spesso questi enormi sforzi non bastano per impedire il peggio e per un elevato numero di casi, non bastano neanche a sensibilizzare l’attenzione comune. La superiore forza fisica del genere maschile e i fatti che realmente accadono inquadrano sempre gli uomini nel ruolo dei responsabili e le donne come parte lesa. Ma se questa realtà fosse capovolta?

Daniela Comani, “YOU ARE MINE”, installation view. Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea, ph. Adriano Mura, courtesy the artist

L’artista Daniela Comani (Bologna, 1965), il cui lavoro riflette sull’identità, affronta la difficile e dolorosa questione del femminicidio alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma nell’installazione site-specific YOU ARE MINE, ubicata nel Corridoio Bazzani e visitabile fino al 29 gennaio 2023. Con la curatela di Miriam Schoofs, l’artista propone una serie di articoli di giornale, riprodotti e manipolati, che riportano fatti di cronaca legati a storie di omicidi subiti ai danni degli uomini: il ruolo del colpevole in queste storie viene invertito e ricoperto da donne che per motivazioni assurde quanto purtroppo reali, infliggono ai propri compagni violenze di ogni genere. Un’operazione artistica sottilmente coraggiosa che ribalta i ruoli e ci spinge a riflettere sulla drammatica situazione delle violenze di genere, costringendoci anche a immaginare scene surreali e terrificanti che inorridiscono.

Daniela Comani, “YOU ARE MINE”, 2022. Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea. Courtesy l’artista

L’effetto di questo rovesciamento sovversivo è sorprendente, proprio perché siamo abituati a individuare il colpevole nella figura maschile”, scrive la curatrice Miriam Schoofs. Ma ci fa rabbrividire la violenza in sé o il fatto che siano delle donne ad attuarla? Questa è una domanda che con paura mi sono posta, perché è vero che l’aggressività degli uomini, quando si traduce in sopraffazione, viene considerata entro un certo limite una caratteristica del genere maschile, ma forse siamo così tanto abituati e rassegnati al fatto che siano le donne a subire che l’idea che anche nel genere femminile alberghi tanto odio ci sconvolge. Con questo ribaltamento Comani mette in scena un’azione davvero sorprendente, che ci invita a riflettere sulle assurdità legate al femminicidio, che ancora forse non colpiscono abbastanza.

Daniela Comani, “YOU ARE MINE”, 2022. Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea. Courtesy l’artista

Le quindici grandi stampe, realizzate su un supporto di cotone e alluminio, sono state sottoposte a un processo di alterazione da parte dell’artista, che le ha accartocciate e poi appese sul muro. Camminando lungo il corridoio, la sensazione che si prova è sicuramente d’effetto: questi ritagli di giornale, che sono privi di struttura portante, sembrano volersi sganciare dalla parete e colpire frontalmente l’osservatore senza mediazioni di alcun genere, accentuando la dimensione plastica dell’opera e accelerando la comunicazione di fatti così forti. La sensazione di straniamento che provoca la lettura degli articoli si fa interprete di una cultura ancora drogata dalla paura e dalla diseducazione ed evidenzia l’importanza dell’arte come strumento culturale di denuncia sociale.

Info:

Daniela Comani, YOU ARE MINE
A cura di Miriam Schoofs
18/10/2022-29/01/2023
Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea
Viale delle Belle Arti 131, 00197 Roma


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