Danilo Stojanović. Midnight Blossom

Quando si deve parlare di qualcosa che colpisce, uno dei modi più abituali è rifarsi a precedenti più noti per richiamarne le possibili prossimità, indugiando però su quello scarto che sancisce la misteriosa singolarità del “qualcosa” in questione. Sto parlando dell’opera di Danilo Stojanović (1989, Pola, Croazia, vive e lavora a Venezia) a cui CAR DRDE dedica la personale Midnight Blossom, che inaugura la collaborazione dell’artista con la galleria bolognese. Volendo scomodare i numi tutelari della pittura moderna si potrebbe forse sostenere che il suo pantheon di riferimento annovera nomi come Cézanne, Chagall, Modigliani, Picasso periodo blu e (perché no?) Goya, purché si precisi subito che nel nostro c’è una precisa cifra che non permette di situarlo rispetto a nessun precedente, per quanto illustre.

Il formato quasi “tascabile” dei suoi quadri fa subito intuire che questa cifra è all’insegna del minimalismo. Ma di un minimalismo che è soprattutto di sostanza estetica. Ciò che fiorisce nella mezzanotte di Danilo Stojanović sono in effetti dei boccioli di un lessico cromatico e immaginifico ancestrale. Quel che qui si vede è come un frammento fuggente e perentorio di un istante senza tempo, di un esserci senza contesto, ma tutto proteso a un’eventuale contestualizzazione, nella quale l’osservatore è invitato a esercitarsi. La fantasia è così la prima risorsa emotiva convocata.

Opportunamente, nel testo critico che accompagna la mostra, Laura Rositani ricorda le origini dalmate dell’artista. E a queste origini vengono fatte risalire le fonti ispiratrici dell’atmosfera decisamente favolistica, da saga tra il lirico, il grottesco e l’inquietante, che satura tutta l’opera di Danilo Stojanović. Ma, vale la pena di rimarcarlo, il giovane pittore è ben lontano da una qualche pur sublimata nostalgia per il folklore o l’arte popolare. L’evocazione del fiabesco cui Danilo Stojanović ricorre punta in tutta un’altra direzione: nel far vedere e sentire che l’immagine rappresentata trae la sua forza espressiva non da ciò che rappresenta, ma da una assenza enigmaticamente sospesa, aleggiante, percepibile solo per sintomi, quasi come in un sortilegio in corso d’opera.

Così, le contorsioni di un acrobata dal pigmento verdastro abbigliato di una tuta fragorosamente vermiglia (tema di due dipinti, entrambi del 2022, intitolati Contort) forza l’osservatore a immaginare un dove e un come tale performance solitaria abbia luogo. Allo stesso modo, la conturbante mano dalle dita affusolate e le unghie puntute (degne di una Crudelia Demon o della strega persecutrice di Biancaneve di disneyana memoria), motivo ricorrente in alcuni dei quadri esposti (ad esempio Root and Stem, 2022, o lo stesso Midnight Blossom, 2022, da cui deriva il titolo della mostra) fa pensare a un gesto magico dagli esiti imprevedibili. Tra i vari ritratti di personaggi improbabili, che paiono strappati da una favola per impaurire i bimbi, ne emerge poi uno (Senza titolo, 2022) quanto mai equivoco, immerso in una nebulosa atmosfera rossastra.

In effetti, protagonisti assoluti del tutto restano comunque i colori, che declinandosi dai verdi bluastri, ai rossi accesi, alle loro varie gradazioni sfumate fino sconfinare in un inatteso celestino evanescente (The everlasting question, 2021) fanno da catalizzatori degli incantamenti di cui l’opera di Danilo Stojanović è prodiga.

Info:

Danilo Stojanović. Midnight Blossom
23.09.2022 – 12.11.2022
CAR DRDE
via Azzo Gardino 14/A, Bologna

Danilo Stojanović. Midnight BlossomDanilo Stojanović, Midnight Blossom, installation view at CAR DRDE Bologna, courtesy CAR DRDE

Danilo Stojanović, Root and Stem, 2022, courtesy CAR DRDE

Danilo Stojanović, Contort I, 2022 (left) and Contort II, 2022 (right), courtesy CAR DRDE


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