La Galleria Campari, diretta e fondata da Paolo Cavallo, nel 2010, si presenta rinnovata grazie al progetto architettonico di Mario Botta, Dopo 13 anni dalla sua apertura l’innovazione evidente è stata la ristrutturazione e il riallestimento della zona museale. Nella sede di Sesto San Giovanni, l’esposizione è ora composta da nuovo materiale d’archivio, rappresentato da numerose stampe di Fortunato Depero, oggettistica, bozzetti, opere e manifesti originali che non figuravano nell’allestimento precedente, e che nell’allestimento illustra i diversi volti che l’azienda ha assunto dalla sua nascita fino agli ultimi anni.
Attraverso nuovi strumenti di fruizione del percorso espositivo (tra i quali figurano una app e percorsi interattivi sempre consultabili) la realtà didattica è ancora più coinvolgente con l’aggiunta di una sala polifunzionale con cinquanta posti a sedere. La novità nella parte museale è quella di tre percorsi guidati e prenotabili a seconda degli interessi dei visitatori: CAMPARI TOUR della durata di 45 minuti, con trenta punti di interesse che raccontano la storia del brand attraverso un viaggio evocativo tra l’architettura, l’arte e il design; CAMPARI ARTE E MIXOLOGY TOUR di un’ora e 15 minuti, con trenta punti di interesse più una scelta di diciassette punti tematici dedicati all’arte della mixologia cioè l’arte di miscelare i sapori dei liquori; TOUR CAMPARI SMART della durata di 20 minuti con quindici punti chiave di interesse dedicati alle opere d’arte della collezione, ideale per chi ha poco tempo ma vuole apprendere il meglio della realtà esposta.
La nuova presentazione del programma ha permesso la proroga fino al 16 aprile della mostra “Depero Campari: il bianco e nero a colori” mostra che presenta i lavori di Depero in ambito advertising, curata in onore del suo 130° anniversario. Il titolo scelto per la mostra definisce al meglio la tecnica di stampa utilizzata. I disegni e i progetti di Depero avevano una grafica talmente comunicativa che permetteva una tridimensionalità nonostante l’assenza di colori. Notevole anche l’utilizzo delle parole pubblicitarie progettate da Depero, in pieno stile futurista, vivaci e irriverenti. L’artista ha collaborato con la realtà Campari nel decennio del 1926-1936.
Dalla storia della nascita dell’azienda, all’invenzione del liquore da parte di Gaspare Campari del 1860, innovatore della bevanda da aperitivo e primo produttore del Campari il percorso museale ospita al piano terra la storia della grafica e della pubblicità progettata per l’azienda dal Novecento fino a oggi. Ad esempio vi è esposta la parte creativa di advertising che coinvolge gli ultimi spot pubblicitari svolti da registi dal calibro di Matteo Garrone, Federico Fellini, Stefano Sollima, Paolo Sorrentino e Tarsem Singh. Il primo piano è stato invece rinnovato con un allestimento immersivo e dedicato al merchandising, indicando le trasformazioni e le innovazioni presentate dall’azienda negli anni.
Altro appuntamento presentato dalla galleria è la collezione Beyond Depero – the 3d art collection, una collezione ispirata all’artista Depero realizzata collaborando con l’azienda Caracol, azienda leader nel mondo manifacturing. Utilizzando l’innovativa tecnica della stampa in 3d sono stati prodotti oggetti tridimensionali che possono essere acquistati presso lo store di Galleria Campari e nello store del Camparino in Galleria, in piazza Duomo a Milano per testimoniare il legame tra l’azienda, l’innovazione creativa e tecnologica.
In definitiva si può parlare di nuove modalità imperdibili per conoscere la realtà aziendale di Campari in ogni sfaccettatura, dal lato culturale e artistico al lato di intrattenimento per un pubblico sempre più ampio.
Giulia Elisa Bianchi
Info:
Galleria Campari
viale Antonio Gramsci 161
Sesto San Giovanni (MI)
apertura: tutti i week end
h 10.30 – 18.30
www.campari.com
www.camparigroup.com
https://www.campari.com/it/inside-campari/campari-gallery
Giulia Elisa Bianchi (Varese, 1998) è una curatrice e autrice emergente. Dopo il diploma accademico di Primo Livello in Discipline della Valorizzazione dei Beni Culturali presso l’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano ha deciso di seguire il suo interesse per l’arte contemporanea presso il Biennio Specialistico di Arti Visive e Studi Curatoriali alla Nuova Accademia di Belle Arti Naba. Considera la curatela “una scrittura di spazi e una modalità di valorizzazione delle esigenze espressive dell’artista”.
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