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IO SEGNO: Ruben Montini torna a dar voce alla comunità queer

Ruben Montini sbarca nuovamente a Bologna, alla galleria CAR di via Azzo Gardino, e mostra per la prima volta i disegni preparatori delle sue azioni performative, dal 2007 a oggi. L’artista, infatti, nonostante il suo background pittorico, fin dall’inizio della sua carriera ha focalizzato la sua ricerca artistica sulla performance art, pratica con la quale riesce a far emergere e raccontare le criticità più vivide della nostra società.

Ruben Montini, “Io segno”, exhibition view, 2024, courtesy CAR gallery, Bologna

Come suggerisce il testo di sala: «Ruben usa il proprio corpo come strumento politico radicale e lo impiega in azioni performative, spesso estreme, come quella di tatuarsi “FROCIO” sulla gamba sinistra per poi continuare a decorare permanentemente la propria pelle nel tempo con scritte omofobe e insulti. La linfa da cui trae la sua forza dirompente è esattamente la coincidenza arte-vita nel suo approccio, in cui si fondono due componenti altrettanto forti: da un lato, la denuncia della violenza generata dal pregiudizio attraverso azioni in cui il suo corpo diventa un vivido catalizzatore della sofferenza, dall’altro una vena tenera e sensibile che rileva le ricadute emotive della brutalità sociale».

Ruben Montini, “Io segno”, exhibition view, 2024, courtesy CAR gallery, Bologna

Nella mostra, IO SEGNO, Montini svela al pubblico anche la sua vena più intimistica (oltre che quella politica): ovvero i suoi disegni e tutte quelle le creazioni che avvengono prima di poter mettere in scena azioni performative di grande impatto fisico e sociale come le sue. Un viaggio politico e intimo, forte e perturbante. Nel percorrere con lo sguardo le pareti della galleria CAR, possiamo dunque notare le bozze preparatorie di moltissime performance più che note dell’artista; come ad esempio Carne da Macello del 2023, performance creata ad hoc proprio a Bologna negli spazi del Dumbo e che ha visto anche la partecipazione di Porpora Marcasciano. In mostra a CAR Montini presenta anche la sua ultima video performance, intitolata Le mura del manicomio e realizzata assieme al suo assistente, l’artista writer Mattia Ozzy B. Nelle riprese, effettuate all’interno del suo studio di Torino, Montini è il protagonista di cinque situazioni emblematiche della libertà da discriminazioni di genere in cui l’azione dell’artista è completata da un disegno murale realizzato in tempo reale dal suo assistente.

Ruben Montini feat Mattia Ozzy B., “Le mura del manicomio”, 2024, video performance, courtesy CAR gallery, Bologna

«È stata una bella sfida» spiega Mattia «Una performance mai provata, fatta in freestyle, immaginata e ideata in studio per circa un mese. Abbiamo pensato di metterla in pratica nell’anticamera dello studio di Ruben, in cui di solito facciamo mostre. Abbiamo deciso di sfruttarla in tutta la sua architettura per creare le cinque diverse sequenze di immagini da cui è composta. La novità di questa performance è il fatto che non è stata progettata per essere eseguita dal vivo, di fronte al pubblico, bensì in video. Le riprese sono di Giulia Lenzi, videomaker che ci segue da anni. Le cinque scene mostrano altrettante situazioni che Ruben vorrebbe vivere, ma che la società italiana continua ancora a impedire e per questo un getto di pittura nera “fuori campo” cancella violentemente il suo corpo e il mio disegno al termine di ogni scena. Inoltre, le cinque stazioni sono un’escalation, partiamo da scene più quotidiane arrivando ad altre più complicate e colorate!».

Ruben Montini, “Vorrei che questo fosse una canzone d’amore”, 2021-2024, embroidery on fabric, Sardinian brocade, jeans, metallic threads. Acrylic and markers on plexiglass, 72x72x4 cm, courtesy CAR gallery, Bologna

Ruben Montini si dimostra un grande artista, in grado di fare della sua arte della vera e propria politica nella maniera più transfemminista possibile. Con le sue performance, finalmente, possiamo tornare a parlare di problematicità che devastano la nostra società etero normata e omofobica dalla nascita. Le performance di Ruben, liberatorie e disturbanti, portano dentro di sé istanze politiche, parole e dolori di moltissima militanza storica, dalle Nemesiache di Napoli, arrivando a Mario Mieli. Grazie Ruben, da parte di una frocia amante dell’arte.

Info:

Ruben Montini. IO SEGNO
6/05/2024 – 11/05/2024
CAR gallery
Via Azzo Gardino 14/A, Bologna
www.cardrde.com


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