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Liquid Crystal allo Spazio C21 di Reggio Emilia: i...

Liquid Crystal allo Spazio C21 di Reggio Emilia: in conversazione con Moses & Taps

Moses & Taps è un collettivo di artisti tedeschi che dal 1994 dissemina interventi pubblici in giro per il mondo. Stazioni ferroviarie e spazi cittadini rappresentano l’ambiente ideale, i centri magnetici da cui s’irradia ogni azione: sui treni, scritte, segni e spruzzi diffondono codici che viaggiando raggiungono posti e luoghi imprevisti. Essenziali protagonisti della Street Art, sono riusciti nel tentativo di vaporizzare il writing in macchie colorate dando forma a quello che chiamano il “Corporate Identity”: è il colore, anziché le tag, a definire la riconoscibilità. Tutto confluisce nella mostra di Reggio Emilia, dove la ricerca personale presenta nuovi elementi in differenti rapporti tra forma e colore, tra gli splash esuberanti e i pattern regolari. Ne parliamo in questa intervista.

Moses & Taps, “Liquid Crystal”, installation view at Spazio C21 – Palazzo Brami, Reggio Emilia, photo Fabrizio Cicconi, courtesy Spazio C21

Domenico Russo: La mostra Liquid Crystal, allo Spazio C21 a Reggio Emilia, mette in scena una serie di lavori realizzati durante un periodo di residenza. Come si è articolato il percorso?
Moses & Taps: Alcuni lavori per la mostra sono stati preparati nei nostri studi ad Amburgo. Ma la nostra pittura nasce dai graffiti ed è quindi caratterizzata dalla spontaneità e dalla specificità del luogo. Per l’essenza di un dipinto l’ambiente in cui viene realizzato è immensamente importante. È molto differente lavorare all’aperto sotto il sole splendente, oppure sotto un cielo azzurro o in studio. L’uno o l’altro non rende l’immagine migliore, ma le conferisce un carattere diverso.

Moses & Taps, “Liquid Crystal”, installation view at Spazio C21 – Palazzo Brami, Reggio Emilia, photo Fabrizio Cicconi, courtesy Spazio C21

Come è avvenuta la scelta di porre in rapporto pattern geometrici, solitamente sul fondo, con le vostre macchie impetuose?
LIQUID CRYSTAL™ è una rivisitazione della nostra serie SPLASH™. Una delle nostre ispirazioni per questa serie sono stati i display LCD rotti o distrutti nelle stazioni ferroviarie e sui treni, in cui i cristalli liquidi si spargono senza tener conto di forma e colore. Abbiamo dipinto su tali display migliaia di volte senza vedere i parallelismi con SPLASH™. In effetti, la scintilla iniziale della serie “Splash” è stata anche quella di dissolvere lettere e quindi graffiti, simboleggiati anche dalle bombolette spray distrutte. Ciò che è emerso da SPLASH™ sono stati i graffiti senza le lettere. Solo gli ingredienti, senza ricetta. E i motivi geometrici nelle opere LIQUID CRYSTAL™ simboleggiano la stessa cosa: sono la griglia di base e i frammenti delle scritture digitali. Solo gli ingredienti, senza ricetta. Ciò che accade quando i due livelli vengono combinati è apparentemente un’interazione tra caos e ordine, tra digitale e analogico, ma in realtà, nonostante le differenze visive, entrambi i livelli pittorici descrivono la stessa cosa.

Moses & Taps, “Liquid Crystal”, installation view at Spazio C21 – Palazzo Brami, Reggio Emilia, photo Fabrizio Cicconi, courtesy Spazio C21

Avete avuto modo, durante la permanenza a Reggio Emilia, di addentrarvi nel territorio e lavorare su treni o altro?
Come si suol dire, un’immagine vale più di mille parole. Allora lasciamo parlare il catalogo della mostra e speriamo che non finisca negli atti di un’indagine.

Alcuni progetti emblematici, quali INTERNATIONAL TOPSPRAYER™, che vi ha visto dipingere 1000 treni in 1000 giorni, e SPLASH™, hanno continuamente messo in dubbio e stravolto il rapporto con le tag, fino al punto finale di un’esplosione definitiva, fino a spiaccicarle, espandendole, in grandi coloratissime chiazze astratte. Dove si situano, all’interno di questo processo metodico di cambiamento profondamente radicale, gli ultimi lavori?
In Via Emilia San Pietro 21 a Reggio Emilia.

Moses & Taps, “Liquid Crystal”, installation view at Spazio C21 – Palazzo Brami, Reggio Emilia, photo Fabrizio Cicconi, courtesy Spazio C21

Cosa rimane del tutto, una volta fatte saltare le lettere, eliminate le scritte, fatta vacillare l’idea stessa di rappresentazione?
Tutto! La libertà per noi e per lo spettatore, la libertà di vedere in un’immagine qualcosa di più di un messaggio ovvio e piatto e di usare, invece, la propria immaginazione, creatività e intelletto.

In quale misura i vostri interventi si pongono in rapporto con le persone che entrano in contatto con essi?
Nella misura in cui le persone si relazionano con gli interventi con cui entrano in contatto.

Moses & Taps, “Liquid Crystal”, installation view at Spazio C21 – Palazzo Brami, Reggio Emilia, photo Fabrizio Cicconi, courtesy Spazio C21

Pensate che il tempo dei graffiti sia finito?
Che il graffitismo sia un’arte consolidata è probabilmente più un’opinione che nemmeno noi condivideremmo così incondizionatamente. Ma, almeno, l’entusiasmante arte dei graffiti ha dimostrato più volte negli ultimi cinquant’anni che può rimanere fedele a sé stessa e tuttavia reinventarsi ancora e ancora. Quindi, finché continuerà ad avere successo, non finirà mai. E, se così non fosse, non sarà una perdita.

Info:

Moses & Taps. Liquid Crystal
30/09/2023 – 09/12/2023
Spazio C21 – Palazzo Brami
Via Emilia San Pietro 21, 42121 Reggio Emilia
https://www.spazioc21.com/liquid-crystal-moses-taps/


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