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Backstage: Mimmo Cattarinich e la magia del fotografo di scena

Mimmo Cattarinich, fotografo di scena per molti grandi registi, ha catturato i momenti più vivi dei set cinematografici italiani e internazionali a partire dagli anni Sessanta, immortalando quadri visivi che sembrano parlare ancora oggi allo spettatore. Nato a Roma nel 1937, ha iniziato la sua carriera negli studi cinematografici De Laurentiis, cuore pulsante della commedia all’italiana. Nella sua lunga carriera ha lavorato sia in Italia sia all’estero, scattando per alcuni periodici come fotoreporter. Nell’ambito cinematografico ha sperimentato anche il ruolo di sceneggiatore e regista, esperienze rimaste in posizione secondaria rispetto al suo imponente lavoro come fotografo di scena. Scomparso nel 2017, l’eredità del suo lavoro è stata raccolta dal figlio Armando, anche lui fotografo, presidente dell’Associazione Culturale Mimmo Cattarinich, dal cui archivio sono state tratte le fotografie esposte nella mostra “Backstage: Mimmo Cattarinich e la magia del fotografo di scena”.

“BACKSTAGE: Mimmo Cattarinich e la magia del fotografo di scena”, installation view at Villa Bassi Rathgeb, Abano Terme (PD), photo Marco De Scalzi, courtesy Associazione Culturale Mimmo Cattarinich

Nella suggestiva cornice del Museo Villa Bassi Rathgeb di Abano Terme (PD), attraverso una mostra composta da circa cento fotografie, è possibile ripercorrere l’attività di Mimmo Cattarinich, acuto osservatore dell’ecosistema che si crea attorno al set di un film. L’esposizione si sviluppa su due piani della villa, il piano interrato e il piano terra, le cui sale da ricevimento sono riccamente affrescate. Gli scatti più belli, forse, non sono quelli ufficiali, con attori e registi in posa, ma quelli “rubati”, in momenti di pausa o di gioco, che riescono a raccontare la vita quotidiana sul set. Vediamo così Franco Zeffirelli impegnato nel tagliare i capelli agli attori durante le riprese di “Fratello sole, sorella luna”, del 1972, oppure una stupenda fotografia di Pierpaolo Pasolini, con indosso un cappotto con bavero in pelliccia e gli immancabili occhiali da sole fumé, circondato dalle comparse del film “I racconti di Canterbury” (1972) vestite con abiti medievali di un rosso sgargiante (visibile nel catalogo).

Mimmo Cattarinich, Il regista Pedro Almodovar dirige Victoria Abril sul set di “Legami!”, 1989, courtesy Associazione Culturale Mimmo Cattarinich

Gli scatti esposti hanno un grande valore storico, oltre che artistico, perché Mimmo Cattarinich è un artista capace di restituire l’atmosfera di un set cinematografico, anche dopo cinquant’anni. Faccia a faccia con i soggetti fotografati, sembra di poter dialogare con loro: il suo sguardo ha saputo cogliere la passione e l’intensità dei momenti immortalati, senza perdere il gusto per il buonumore e l’ironia. La mostra dialoga, in efficace sinergia, con la collezione di dipinti presente ai piani superiori. Un bell’autoritratto in veste di mendicante di Giacomo Ceruti, detto il Pitocchetto (Milano, 13 ottobre 1698 – Milano, 28 agosto 1767), presente nella collezione, potrebbe inserirsi facilmente tra gli scatti di Mimmo Cattarinich. I ritratti fotografici presenti nella mostra hanno in effetti un gusto pittorico dal punto di vista compositivo. Gli scatti in posa dei registi, immortalati in tre quarti, recuperano le tradizioni formali del ritratto rinascimentale. In ogni caso, le fotografie di Cattarinich riescono tutte a portare alla luce un’espressione emotiva improvvisa e imprevista. Forse è proprio questo il segreto del fotografo: scattare nel momento esatto in cui il soggetto è disattento e indifeso di fronte allo sguardo indagatore dell’artista.

Mimmo Cattarinich, Alberto Sordi nell’episodio “L’Uccellino” diretto da Tinto Brass in un film collettivo intitolato “La Mia Signora” interpretato assieme a Silvana Mangano, 1964, courtesy Associazione Culturale Mimmo Cattarinich

In occasione dell’inaugurazione della mostra la presenza della moglie di Mimmo Cattarinich e di suo figlio Armando ha permesso un approfondimento maggiore sul suo lavoro, anche attraverso il racconto di aneddoti sui set dove ha lavorato, fornendo testimonianze dirette sul mondo cinematografico di allora, che spesso appare così lontano e difficile da immaginare. La mostra è curata da Dominique Lora e promossa dal Comune di Abano Terme e dal Museo Villa Bassi Rathgeb. È stato pubblicato un ricco catalogo, edito da Sagep Editori di Genova, che ripercorre la carriera del fotografo con ulteriori immagini presenti nell’archivio dell’Associazione Culturale Mimmo Cattarinich, un’introduzione del figlio Armando Cattarinich e testi critici di Dominque Lora, curatrice della mostra, e di Gianfranco Angelucci, sceneggiatore.

Giovanni Beta

Info:

BACKSTAGE Mimmo Cattarinich e la magia del fotografo di scena
9/02 – 16/06/2024
Villa Bassi Rathgeb
Via Appia Monterosso, 52, 35031 Abano Terme PD
www.museovillabassiabano.it


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