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L’equilibrio dei legami. A Ca’ la Ghironda la personale di Sara Berti

Fino a domenica 24 ottobre 2021 presso l’area museale Ca’ la Ghironda – Sala delle Colonne di Ponte Ronca di Zola Predosa (Bologna) troviamo la personale dell’artista bolognese Sara Berti, curata da Laura Martinelli e Aurelia Nicolosi e organizzata, in collaborazione con Fund4Art con il patrocinio del Comune di Zola Predosa Assessorato alla Cultura, da Associazione Culturale –FM e da Ca’ la Ghironda ModernArtMuseum, dal Consolato Ungherese a Bologna e dall’ACIUER (Associazione Culturale Italo Ungherese Emilia Romagna).

Sara Berti, classe 1982, nasce e si forma a Bologna, dove studia prima al liceo artistico Arcangeli e successivamente scultura all’Accademia di Belle Arti; dal 2008 inizia a viaggiare in diverse città del mondo, per stabilirsi in Ungheria. L’artista nel 2011 rappresenta l’arte italiana al Padiglione Italia nel Mondo della 54esima Biennale di Venezia, uno dei tanti traguardi raggiunti precocemente.

Le opere di Berti, presenti in varie istituzioni museali private e pubbliche internazionali, sono frutto di un’incessante ricerca e crescita in campo creativo, espressivo e culturale: i lavori spaziano dalla classicità alla sperimentazione, con una variazione di materiali che rendono le sculture delle opere vive e capaci di dialogare col pubblico attento nell’ascoltarne il messaggio silenzioso alle orecchie, ma rumoroso per l’anima.

Nel corso degli anni, grazie a numerosi viaggi in Germania, Ungheria, Turchia e negli Emirati Arabi, l’artista riesce a sviluppare la propria ricerca stilistica affrontando legami tanto lontani quanto vicini a quell’essenza che in fondo sembra unirli: dal corpo alla mente, dal visibile all’invisibile, dall’arte antica all’arte contemporanea.

L’artista ci invita a prestare uno sguardo attento verso quelle che, nel nostro quotidiano, sembrano solo differenze; in realtà, in qualunque differenza possiamo trovare legami fatti di storie e trascorsi, capaci di creare un equilibrio. È importante, quindi, leggere fra le righe il messaggio che si cela nelle sculture, nelle pitture o nei lavori a tecnica mista, in cui la scelta dei materiali non è mai casuale, ma legata alla tradizione e alla cultura di un dato luogo, dall’artista stessa visitato e soprattutto vissuto.

Grazie a questo invito è importante allora per il visitatore trarre, dopo un’accurata lettura-indagine, simboli e rimandi legati alla storia che l’artista racconta: in ogni opera c’è un vissuto, un richiamo legato al passato e al presente e attraverso ogni dettaglio e allusione l’artista crea un equilibrio che coniuga suggestioni artistiche del passato con la contemporaneità e che rende le opere firmate Berti uno specchio sul quale è evidente il riflesso stesso dell’artista.

In questo modo è come se Berti volesse parlarci di esperienze, di vissuti e di cose viste, percepite e sentite che fanno sì che la sensibilità dell’artista si unisca all’uso sapiente delle tecniche scelte, accuratamente, per lanciare messaggi, alle volte, in codice.

Nelle opere più recenti, poi, Berti osa: disorienta l’osservatore confondendo la linea che individua un corpo con lo sfondo, così da creare un tutt’uno tra soggetto rappresentato e sfondo, un gioco capace di creare nuove geometrie, mai pesanti o troppo difficili da comprendere, poiché leggerezza e libertà di lettura e interpretazione sono alla base di ogni opera presentata.

Info:

Sara Berti
3/10/2021 – 24/10/201
a cura di Laura Martinelli e Aurelia Nicolosi
Ca’ la Ghironda – Sala delle Colonne
Via Leonardo da Vinci 19, 40069 – Ponte Ronca di Zola Predosa (Bo)

Sara Berti, Ispirazione turca, 2014, 29 x 40 cm, tecnica mista su carta, courtesy l’artista

Sara Berti, Compianto, 2004, legno, terracotta policroma e cenere 170 x 30 x 170 cm, courtesy l’artista


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