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Piccola Galleria: una vetrina sulla quotidianità

Piccola Galleria: una vetrina sulla quotidianità

Piccola Galleria si trova in via Marsala 31/d, a Bologna, appendice dello storico Caffè Rubik. Il progetto è nato circa tre anni fa da una serie di ragazzi coinvolti nel mondo artistico. Quella che all’apparenza può sembrare una normale vetrina si è trasformata nel giro di poco in un centro espositivo. Da quel giorno ad oggi la notorietà della galleria è aumentata e così gli affezionati al progetto, me compresa.

Piccola Galleria, esposizione di Federico Falanga, “Sunset n.1. F. F. 2023-12V”, dicembre 2023, foto di Sara Sani, courtesy Piccola Galleria

L’organizzazione dello spazio è così strutturata: di anno in anno la curatela viene passata come in una staffetta da un curatore all’altro. Quest’anno, da dicembre 2023, il tutto è gestito da Sara Sani e Olivia Teglia. Sara Sani, classe 1984, è anche artista visiva e art advisor. Ha vissuto e girato in molti luoghi del mondo dal lontano 2008 anno in cui si è trasferita a Barcellona e ha iniziato a lavorare come fotografa. Ha lavorato per molte riviste e marchi di moda streetwear e come freelance tra Parigi, Los Angeles, New York e Parigi. Olivia Teglia, invece, nasce nel 1995, ed è una curatrice indipendente. Si è diplomata al biennio specialistico di Arti Visive presso l’Accademia di Belle Arti di Bologna e dal 2017 è parte del duo curatoriale Exit. Dal 2022 è presidente e membro dell’associazione culturale e collettivo artistico multidisciplinare Asap. È assistente del corso di Arti Visive dell’Accademia di Belle Arti di Bologna. Per saperne di più ho deciso di incontrarle, chiaramente davanti a un caffè aromatico sorseggiato al Rubik.

Da sinistra: Olivia Teglia, foto di Stefano Maniero; Sara Sani, courtesy Piccola Galleria

Sara Papini: Come è nato il vostro percorso come curatrici di questo spazio?
Sara Sani: Il mio percorso è iniziato circa due anni fa, quando ancora la curatela era gestita da un altro ragazzo, poi ha passato il testimone a un’altra ragazza e quando lei ha finito il suo anno ha chiesto a me di gestirlo. Così ho subito pensato di creare una doppia curatela e di condividerla con Olivia. Quello che vorremmo fare è proporre un’artista ogni mese, soprattutto per tenerla attiva, dato che è una galleria aperta 24h su 24h, sette giorni su sette quindi c’è sempre passaggio.
Olivia Teglia: Cerchiamo, inoltre, mese per mese di collegarci a ciò che accade in città, come è successo con Art City, per esempio. Piccola Galleria è una situazione davvero particolare: ti permette di sperimentare molto, soprattutto con il pubblico che spesso non è consapevole di trovarsi a bere un caffè accanto a opere messe in mostra.

Piccola Galleria, esposizione di Orecchie d’asino, foto di Sara Sani, febbraio 2024, courtesy Piccola Galleria

Che cosa significa intervenire su uno spazio di questo tipo e quale è stato il primo artista che avete proposto?
Olivia: Abbiamo iniziato sotto il periodo natalizio. In quell’occasione abbiamo esposto il lavoro di Federico Falanga, il quale ha esposto un’opera con luce al neon. Si è trattato di un’installazione che ha chiaramente dialogato con le luci natalizie parse per la città. Ovviamente il gioco è stato stupendo. Spesso non sai neanche se stai guardando un’opera oppure no. Il secondo progetto proposto ha riguardato Orecchie d’Asino (un dueduo composto da Ornella De Carlo e Federica Porro), in un doppio dialogo con Arte Fiera, dato che erano in esposizione anche lì.
Sara: Abbiamo molte idee in comune, ma non abbiamo ancora prefissato la programmazione fino a dicembre: ci lasciamo aperte anche la possibilità di qualcosa di improvvisato, proprio perché non vogliamo essere troppo rigide.

Piccola Galleria, esposizione di Piss them off, foto di Sara Sani, marzo 2024, courtesy Piccola Galleria

Per l’8 marzo chi avete ospitato?
Olivia: Abbiamo chiamato un duo che fa parte della mia associazione. Lavorano anche individualmente, una è una danzatrice e l’altra è una performer e artista visiva: Lucia Fontanelli e Bianca Zueneli. In realtà questo è un lavoro iniziato anni fa e che è nato da un viaggio che le due autrici hanno fatto insieme. Si sono semplicemente scattate delle foto in un momento molto semplice: urinare in mare, sugli scogli. Questo gesto iper-animalesco e liberatorio inserito in questo contesto oggi, sotto questo portico, ci sembrava la cosa più giusta da fare. Non nascondere il corpo è un atto politico, è un gesto metaforico e liberatorio. Di tutte le foto ne abbiamo scelte due e le abbiamo poste in dialogo tra loro.
Sara: Per questo mese, abbiamo inoltre deciso di fare un live, dato che siamo entrambe dj. Abbiamo quindi composto un mixtape che, dopo il vernissage al Rubik passerà in sottofondo per l’intero mese. I nostri dj set arrivano dal reggae e dalla cumbia. Le tracce che abbiamo selezionato sono tutte di artiste donne o di persone no-binary e sono dei veri e propri manifesti femministi.

Info:

Piccola Galleria
via Marsala 31/d, Bologna
Instagram: https://www.instagram.com/piccola_galleria/
Facebook: https://www.facebook.com/piccolagalleriapiccolabologna/


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