Andrea Tonellotto da Glenda Cinquegrana

A Milano, fino al 25 marzo la galleria Glenda Cinquegrana ospita This Must Be the Place, mostra del fotografo Andrea Tonellotto, artista padovano, classe 1978. L’artista e fotografo è vincitore di numerosi premi. Celebre è soprattutto il suo lavoro Rationalism-Tresigallo premiato al Mia Photo Fair 2019, con una Menzione d’Onore per la Fotografia di Architettura.

Veduta parziale della mostra This Must Be The Place di Andrea Tonellotto, a cura di G. Cinquegrana con testi di R. Delmenico presso Glenda Cinquegrana Art Consulting. Foto © Michele de Filippis / courtesy Glenda Cinquegrana Art Consulting

Artista con una metodologia di lavoro particolare, la sua serie di mosaici, composta dal formato fotografico della polaroid, indica un interesse persistente rispetto a quello che è il dettaglio e il colore. Se per altri artisti il formato polaroid è uno strumento più che altro di ricerca e di tipo progettuale, utilizzato per esempio sui taccuini degli artisti, per Tonellotto è un elemento che produce un linguaggio immediato, frammentato e statico.

Andrea Tonellotto, London Pride, 2019, composizione di 12 Polaroid, cm 31,5 x 36, pezzo unico, © Andrea Tonellotto / courtesy Glenda Cinquegrana Art Consulting

La galleria espone i primi esperimenti di Tonellotto quando, rispondendo a una forte esigenza di sperimentazione, realizza delle foto con delle pellicole di polaroid scadute visibili nella mostra nell’opera Stadio del 2011, composta da tre polaroid, dove si evince un interesse per la forma, il dettaglio geometrico e il colore. Da questi due elementi fortemente analitici si arriva alla serie citata prima delle architetture razionaliste di Tresigallo, dove l’artista rappresenta queste architetture vuote, prive di presenza umana in un tempo sospeso, con rimandi alla pittura metafisica. È l’elemento del colore che accentua la dimensione di ricerca pittorica, e Tonellotto è fortemente meticoloso nel ricercare e interessarsi a questo soggetto, tanto che si ripresenta e ritorna negli stessi posti per avere una tonalità specifica all’interno delle fotografie.

Andrea Tonellotto, Composizione Papers & Sky, 2017, composizione di 16 Polaroid, cm 42 x 36, pezzo unico, © Andrea Tonellotto / courtesy Glenda Cinquegrana Art Consulting

Un esito complesso da raggiungere dovuta alla sensibilità delle stampe Polaroid, fortemente condizionabili dalle condizioni atmosferiche esterne. Se nell’architettura razionalista è interessato a elementi geometrici, che portano a una dimensione altra, sospesa e metafisica, l’artista evidenzia questo interesse di traccia umana nelle composizioni da lui realizzate nella serie Silent Movie, dove riproduce degli elementi architettonici nel suo studio interessandosi alle ombre che proiettano questi elementi di carta.

Andrea Tonellotto, Casa Della Cultura #1, 2018, composizione di 9 Polaroid, cm 31,5 x 27, pezzo unico, © Andrea Tonellotto / courtesy Glenda Cinquegrana Art Consulting

Più recente è invece la serie dei graffiti urbani, London, dove l’artista si avventura nella dimensione urbana riprendendo una serie di graffiti presenti all’interno della città. Fotografando il particolare e giocando di nuovo con la dimensione del colore e con le tracce urbane umane del graffito. Il fotografo ripercorre principalmente le stesse zone, quali King Cross e Shoreditch, e ritornandoci più volte per cinque anni le fotografie paiono scattate nello stesso momento, come bloccate, evidenziando anche un rimando alla pop art e proponendo una tipologia di colori più brillante.

Andrea Tonellotto, Sogni #1, 2018, composizione di 12 Polaroid, cm 31,5 x 36, pezzo unico, © Andrea Tonellotto / courtesy Glenda Cinquegrana Art Consulting

Nel testo critico di Rebecca Delmenico, curatrice e autrice indipendente da sempre interessata ai nuovi linguaggi, viene descritta la metodologia dell’artista, una metodologia che per quanto sia precisa e razionale in realtà segue un proprio sentire, ricercando una continuità che cerca di comporre, trasformando i dettagli in attimi immutabili. Oltretutto, una ulteriore considerazione di Glenda Cinquegrana (curatrice della mostra) sottolinea che l’interesse e la particolarità del lavoro fotografico di Tonellotto è il colore, che ha una vera e propria grammatica emozionale, e per questo motivo ha trovato necessario e fondamentale esporre un suo primo lavoro fotografico, datato 2015: “#1”.

Andrea Tonellotto, Image Composition, 2011 – 2016, composizione di 9 Polaroid, cm 31 x 31, pezzo unico, © Andrea Tonellotto / courtesy Glenda Cinquegrana Art Consulting

Con una narrazione quasi cinematografica, la mostra This Must Be the Place propone le composizioni denominate “i mosaici”, che evidenziano come questo insieme/giustapposizione di immagini siano uno strumento linguistico che permette di espandere la forma, composta da un’ampia frammentazione di dettagli. Non mancano però le serie singole di fotografie, che permettono di evidenziare ancora di più l’immaginario dell’artista. Da questi frammenti singoli si evince l’interesse per il dettaglio che non è solo fascino per una forma pura ma è indagine di una ricerca pedissequa e precisa, volta a collezionare un immaginario, una traccia all’interno delle installazioni fotografiche. Per citare la critica di Delmenico, queste fotografie “sono in grado di rievocare sinfonie emozionali perché è in quella dimensione, in cui un istante si dilata e il tempo come categoria cessa di esistere, che abita l’anima dei luoghi in assonanza con quella dello stesso artista”.

Veduta parziale della mostra This Must Be The Place di Andrea Tonellotto, a cura di G. Cinquegrana con testi di R. Delmenico presso Glenda Cinquegrana Art Consulting. Foto © Michele de Filippis / courtesy Glenda Cinquegrana Art Consulting

Infine, va detto che la mostra, nel raccogliere più di quaranta fotografie/composizione Polaroid, cerca di trasmettere soprattutto la parte emozionale della poetica artistica di Tonellotto, invitando a non soffermarsi solo sulla geometria ma a lasciarsi coinvolgere dall’emozionalità del colore.

Giulia Elisa Bianchi 

Info:

Andrea Tonellotto, This Must Be the Place
13/01/2023 – 25/03/2023
Glenda Cinquegrana Art Consulting
via Settembrini 17, Milano
+39 02 49429 104
www.glendacinquegrana.com
www.artsy.net/glenda-cinquegrana/


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