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La memoria della natura, “Respiro” di Francesco Pennisi

Da sabato 25 marzo, presso lo spazio espositivo di Palazzo Scammacca, a Catania – un possente edificio in muratura portante in pietra lavica e ricorsi in mattoni pieni del XVII secolo – nel cuore del centro storico della città, tra Piazza Duomo, piazza Università e il teatro Massimo Bellini, ha aperto al pubblico la mostra “Respiro” di Francesco Pennisi; un’inaugurazione che si presenta come doppio appuntamento tra la fotografia e l’editoria, in quanto, contemporaneamente all’inizio della mostra è stata presentata la pubblicazione cartacea dello stesso progetto esposto. Mostra e pubblicazione sono curate da Carmelo Stompo, per 2LAB, un archivio del territorio nato nel 2013 da un’idea dello stesso Stompo, che ne è il direttore artistico, e pensato come un’enorme scatola dentro la quale convivono scambio, condivisione, creatività e originalità.

Francesco Pennisi, Respiro, 2021. Stampa giclée, 100 x 150 cm. Courtesy dell’artista

In Francesco Pennisi, fotografo catanese, classe 1952, la passione per la fotografia nasce da giovanissimo, quando da ragazzo riceve in regalo dal padre la prima macchina fotografica, una Kodak Instamatic, momento di inizio della sua avventura da autodidatta. Per un periodo, grazie anche al suo lavoro di dirigente al Parco dell’Etna, si concentrerà sulla fotografia naturalistica e paesaggistica, dalle quali verranno fuori diverse pubblicazioni. Da qualche anno, tuttavia, la sua ricerca fotografica si sposta oltre l’evidenza della raffigurazione. A partire da tale riflessione, sempre sul tema naturalistico, il suo studio ricade sui giochi di luci e ombre, su particolari e astrazioni, in quanto, secondo Pennisi, la fotografia non può essere considerata un linguaggio assoluto, bensì uno strumento che va oltre il rappresentato, capace di cogliere le emozioni.

Fancesco Pennisi, Respiro, 2008. Stampa giclée, 70 x 100 cm. Courtesy dell’artista

Nel progetto a Catania, Pennisi espone un chiaro omaggio alla sua terra d’origine, alla sua adolescenza trascorsa tra i boschi etnei e ai ricordi legati alla madre, sebbene anche la natura e i ricordi della casa sulla montagna siano elementi chiave del suo linguaggio. L’autore, attraverso il suo sguardo, conduce in un mondo in cui il tempo sembra scorrere lentamente, se non addirittura fermarsi, e dove la luce si svela gradualmente. Scatti, la cui profondità sembra regalarci brevi e concise poesie, capaci con la loro intensità e intimità di trasmetterci l’essenza stessa della natura e quella del tempo, inteso, quest’ultimo, come memoria e traccia del passato. La natura di Pennisi è concreta: la luce, componente essenziale, non si svela subito nella sua forma, ma si scopre gradualmente. Così, allora, che nello stesso luogo, più volte visitato, si ha modo di scoprire e trovare ciò che nell’esperienza precedente si era solo intuito o intravisto, e camminando possono emergere, o ri-emergere, ricordi, memorie e legami, soprattutto grazie al silenzio e ai suoni della natura.

Francesco Pennisi, Respiro, 2015. Stampa giclée, 70 x 100 cm. Courtesy dell’artista

Nel progetto editoriale della mostra, il libro fotografico, ci presenta immagini capaci di catturare la bellezza e la maestosità degli alberi e dell’Etna, simboli, da sempre, della città catanese, ma anche della forza e della bellezza della natura.

Mery Scalisi

Info:

Francesco Pennisi, Respiro
a cura di Carmelo Stompo
25/03/2023 – 23/04/2023
Palazzo Scammacca
Piazza Scammacca 1, Catania


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